La home page di un sito web è una pagina del tutto particolare. Se facciamo un’analogia con il mondo offline, la home page sta a un sito web come la vetrina sta a un negozio.
Questo indica che la home page dev’essere progettata in modo completamente diverso dalle altre pagine del sito. Di conseguenza, anche i suoi contenuti richiedono un’attenzione diversa rispetto a quelli delle altre pagine del progetto.
Nello specifico, la home page deve assolutamente contenere un testo che spieghi che cosa offre il sito web. Come mai? Perché i navigatori che arrivano su una home page si fanno sempre due domande, a livello più o meno conscio. La prima: “Dove sono capitato?”. La seconda: “A che cosa serve questo sito web?”. Ed ecco appunto la necessità di presentare un testo introduttivo – detto anche di accoglienza – che risponda alle due domande.
Ma come scrivere il testo introduttivo per una home page? La risposta è legata a un dato che Jakob Nielsen riporta nel suo Web usability 2.0. Secondo Nielsen, un visitatore che giunge per la prima volta sulla home page di un sito web ci rimane circa 30 secondi se è un utente inesperto, meno se è un utente esperto. (In realtà, alcuni studi recenti indicano che, se un utente non riceve informazioni chiare e precise da una pagina web entro 10 secondi, la abbandona senza pensarci su due volte).
Dunque, il tempo a nostra disposizione per spiegare ai visitatori chi siamo e che cosa facciamo è scarso. Su queste basi, ecco allora le caratteristiche che deve avere un buon testo di accoglienza di una home page:
1. Il testo dev’essere breve
Va’ subito al punto, come quando usi il metodo della piramide rovesciata. Non scrivere paragrafi ariosi, tanto nessuno li leggerà volentieri. Condensa tutto quello che c’è da dire in 10 o 20 parole al massimo. Ciò significa scrivere 2 o 3 frasi, non di più.
2 Il testo dev’essere semplice e chiaro
Rendi ovvio lo scopo del tuo sito web. Ricorda che stai parlando a chi non ti conosce. Non usare il gergo del tuo settore che sarà incomprensibile ai più. Usa invece il Vocabolario di base della lingua italiana.
3. Il testo deve terminare con una call to action
Le tue 10-20 parole di accoglienza dovranno sempre terminare con una call to action, grafica o testuale. La call to action serve a canalizzare i visitatori verso l’interno del sito, per fargli compiere le azioni che costituiscono il tuo obiettivo. Attento a come scrivi la call to action! Scrivi un invito allettante e deciso, ma non esagerare con il marketing per non sembrare un imbonitore da strapazzo!
4. Il testo deve esprimere la personalità del sito web
Non è facile, considerando i limiti di spazio e di tempo a disposizione, ma il testo di accoglienza della home page deve esprimere la personalità del suo autore, che sia una persona fisica o un’azienda. Come si può fare? Beh, per esempio, attraverso la scelta delle parole che compongono il testo stesso. Poi, attraverso la scelta del font e del colore del carattere. Anche la grafica della home page e le immagini in essa contenute – che il lettore coglie a colpo d’occhio – delineano un contesto personale.
5. Il testo deve stare in alto a sinistra o al centro
Ora che hai creato il testo di accoglienza della tua home page, vorrai che i tuoi visitatori lo leggano, vero? Perché ciò succeda, inseriscilo nella parte della pagina che più attira l’attenzione degli utenti del web: quella alta. Solitamente, si tratta della porzione di pagina sotto il logo o il banner di intestazione. In genere, oltre che in alto, il testo si mette nella parte sinistra della home page, anche se molti preferiscono regalargli una posizione più centrale.
Ecco, questi erano i miei consigli per scrivere il testo di una home page, aiutando così i visitatori a capire quali sono gli obiettivi del sito web su cui la navigazione li ha condotti. E tu, che cosa ne pensi? Hai creato un testo di accoglienza per la home page del tuo sito? È chiaro e comprensibile? Cioè funziona? Di’ la tua lasciando un commento qui sotto!
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Questo post su come le aziende di tutto il mondo fanno content marketing è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content creator. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, visitato da migliaia di persone ogni giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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