Qualsiasi strategia editoriale tu abbia per il tuo blog aziendale o per il tuo sito web, dovresti considerare la possibilità di pubblicare tipi di contenuti di qualità differenti. Per esempio, potresti valutare la pubblicazione di contenuti freddi e di contenuti caldi.
Ma che cosa si intende con le espressioni contenuti freddi e contenuti caldi? Ne parlo più sotto. Qui mi limito a premettere che ciascuno di questi due tipi di contenuto web ha il suo preciso scopo e ha le sue specifiche finalità nell’ambito di un inbound marketing efficace. Inoltre, la cosa davvero importante è ricordare che non ha senso creare un sito web o creare un blog se non si pone la massima attenzione alla strategia che sta alla base della pubblicazione dei contenuti online.
I contenuti freddi
I contenuti editoriali freddi sono composti da informazioni per così dire “stabili nel tempo”. Sono cioè contenuti che, nel breve e nel medio periodo, continueranno a indicare cose che si manterranno pienamente valide o che subiranno solo modifiche marginali. Un altro modo di definirli è l’espressione contenuti sempreverdi.
I contenuti freddi si possono usare proprio in qualsiasi sito web o blog di qualsiasi nicchia. Essi sono particolarmente utili per la generazione di traffico web attraverso la coda lunga.
La qualità editoriale di tali contenuti informativi dovrebbe essere piuttosto curata. Perché questi contenuti sono pubblicati per avere una lunga vita, cioè per essere validi durante un lasso di tempo lungo. Quindi, si può facilmente immaginare che i contenuti caldi contribuiranno notevolmente alla e-reputation del blogger o dell’autore del sito web. Insomma: la qualità delle informazioni che inserisci nei tuoi contenuti freddi può fare la differenza o meno nel rendere autorevole e credibile il tuo sito web o il tuo blog nella tua nicchia.
I contenuti caldi
I contenuti caldi sono quelli che forniscono informazioni legate più all’attualità del settore del sito o del blog, e che di solito trattano di eventi, di notizie dell’ultima ora, di commenti su fatti freschissimi.
Questo tipo di contenuto beneficia del suo essere tempestivo, del suo porsi in scia al fatto del giorno. È quindi in grado di generare un intenso e concentrato traffico web e di mettere sotto i riflettori il suo autore. Il fatto che tu sia veloce e puntuale nel rilanciare una news importante per il tuo pubblico indica al tuo target di lettori che sei un buon professionista, un blogger attento e, che se gli utenti web ti seguiranno fedelmente, tu potrai essere per loro un’autentica risorsa capace di generare valore.
I contenuti caldi sono ovviamente importanti quanto i contenuti freddi. Nello specifico, la loro peculiarità è quella di mantenere vivo l’interesse e l’attenzione dei lettori verso il tuo sito web o il tuo blog. Questi contenuti ti aiutano a fidelizzare il tuo pubblico, fornendogli informazioni tempestive e di grande impatto.
Tra l’altro, i contenuti caldi si prestano particolarmente bene a essere condivisi sui vari social network, come per esempio su Facebook, su Twitter e Google Plus, tutte piattaforme sociali che sono accessibili facilmente anche via smartphone e tablet. Invece, i contenuti freddi sono più adatti a una tranquilla ricerca seduti davanti al pc – anche se quest’ultima affermazione non è sempre del tutto vera.
Come costruire la tua strategia editoriale sul web?
Ammattiamo che tu sia un blogger che vuole aumentare le visite sul suo blog, con lo scopo di monetizzare meglio la pubblicità che ci ha inserito. Da qui l’idea di fare qualcosa che ti permetta di catturare e di trattenere nuovi visitatori. Perché più visitatori significa maggiori chance di guadagnare con un blog.
Per la scelta degli strumenti da usare, oggi non c’è alcun problema: in effetti, esistono CMS semplici da adoperare e che permettono di pubblicare e di modificare i contenuti velocemente.
D’altro canto, un bravo esperto di web design ti può rapidamente realizzare un layout grafico che sia usabile e gradevole per i visitatori del tuo blog.
Rimane dunque da stabilire la strategia editoriale. Che fare? Naturalmente, dovrai scrivere post che parlino degli argomenti legati alla tua nicchia. Questo è chiaro. Ma come, in che modo?
Decidere i contenuti freddi
L’idea è quella di individuare 4-5 aree di contenuto principali che non siano soggette alla temporalità. Vale a dire aree in cui si possa parlare in abbondanza di argomenti sempreverdi.
Per ogni area, puoi decidere un numero fisso di articoli da pubblicare, per esempio tre al mese. In questo modo, a fine mese, avrai scritto 12-15 articoli freddi.
Adesso veniamo alle note dolenti: quanto lunghi devono essere gli articoli freddi? Idealmente, dovrebbero essere lunghi circa 500 parole. Ma per avere vantaggi SEO, dovrebbero contenerne almeno 1.000. Personalmente, se voglio fare un buon lavoro, non creo mai contenuti freddi che abbiano meno di 1.500 parole. Giusto per fare un esempio, questo mio post conta circa 1.250 parole.
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I vantaggi dei contenuti freddi
A differenza dei contenuti caldi, che si ricollegano tempestivamente a una notizia importante, i contenuti freddi non diventano rapidamente obsoleti. Quindi, le informazioni in essi non sono mai datate – almeno nel breve e medio periodo –, e rimangono perciò valide a lungo.
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Gli svantaggi dei contenuti freddi
Il tema trattato nei contenuti freddi è spesso complesso. Perché non si tratta di dare semplicemente una notizia, arricchendola con qualche commento. Insomma: ci devi mettere maggiormente la faccia rispetto ai post o agli articoli in cui ti limiti a riportare una notizia importante così com’è.
Decidere i contenuti caldi
Come detto, una delle fonti di contenuti ideali per un blog è quella rappresentata dai contenuti caldi. È quindi indicato stabilire un calendario editoriale anche nel loro caso.
Allo stesso modo dei contenuti freddi, anche qui è utile individuare 4-5 aree di interesse per la nicchia e scovare due-tre news consistenti al mese per ognuna di tali aree. A fine mese, avrai così scritto una dozzina di post. Questi articoli, possono essere più brevi di quelli freddi, perché in genere dare la notizia e commentarla non porta via tanto spazio. Diciamo che, in questo tipo di articoli, scrivere 500 parole va abbastanza bene. Certo, se vuoi e se ne sei capace, puoi scrivere molto di più!
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I vantaggi dei contenuti caldi
Mantenere la frequenza di pubblicazione di nuovi contenuti freschi su una base regolare aiuta a mantenere il tuo sito web o il tuo blog in buona posizione nelle SERP di Google. La cosa comporta cioè un vantaggio SEO, che incide direttamente sul posizionamento in Google dei post o degli articoli. Inoltre, scrivere di news attuali che hanno grande rilevanza per la nicchia aumenta la tua autorevolezza nel tuo settore. Cioè dimostra ai tuoi lettori che sei uno che ne sa, e che sa mantenersi aggiornato su ciò che conta.
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Gli svantaggi dei contenuti caldi
Decidere di scrivere contenuti caldi ti espone all’obbligo di rimanere in costante allerta su ciò che accade nella tua nicchia, trascorrendo molto tempo a fare content curation e a scrivere articoli precisi e veloci come un giornalista. Questo, a lungo andare, può essere stressante.
Ecco quanto c’è da dire sulla strategia editoriale per un blog o per un sito web e sul relativo uso dei contenuti freddi e di quelli caldi. E tu, come la vedi? Anche nel tuo blog o nel tuo sito scrivi post o articoli che si dividono in contenuti freddi e caldi? Quali sono i pro e i contro di queste due differenti tipologie di contenuti, a tuo modo di valutare? Lascia un commento e condivi con noi le tue esperienze e i tuoi consigli per organizzare una strategia editoriale che porti un blog o un sito web al successo nella propria nicchia!
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Questo post sulla strategia editoriale online e sui contenuti web caldi e freddi è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content creator. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, visitato da migliaia di persone ogni giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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