Scrivere, linkare, comunicare per il web (lo puoi trovare anche su Amazon.it) è un ottimo libro, pieno di esempi concreti, che ci parla del web writing, cioè della scrittura per il web.
Nelle pagine del suo manuale sulla scrittura online, Pulcini ci spiega che i lettori su Internet non leggono parola per parola, come succede invece quando si legge un testo stampato sulla carta. I lettori in Rete scorrono anzi la pagina web in modo veloce, per capire se c’è qualcosa che li interessa. Questo perché leggere su schermo è più lento e faticoso che leggere su carta. Insomma: i lettori del web vogliono trovare qualcosa d’interessante senza far fatica. Perciò, solo chi attira la loro attenzione in pochi secondi li trattiene sul proprio sito.
Quindi, i testi per il web devono essere brevi e chiari. E devono avere titoli significativi, cioè dei titoli che facciano capire subito di che cosa parla il testo a cui si riferiscono.
Ma come fa ad attirare l’attenzione dei lettori della Rete? Prima di tutto, dobbiamo capire chi sono quei nostri lettori. Infatti, ogni volta che scriviamo qualcosa, lo facciamo per una categoria precisa di persone (il nostro target) e non certo per tutti.
Una volta capito chi è il nostro pubblico, mettiamoci nei suoi panni. Cioè: scriviamo in modo che i nostri lettori leggano senza fare fatica. Solo così comunicheremo con loro in modo davvero efficace, riuscendo a creare contenuti di qualità.
Pulcini ci spiega anche come costruire ipertesti. Perché scrivere per il web significa costruire ipertesti. Un ipertesto è cioè un testo diviso in blocchi. I blocchi si trovano in punti diversi di una o più pagine web e sono collegati tra loro da link. La scrittura per il web è perciò molto diversa da quella per la carta. Infatti, chi legge sulla carta segue per forza un percorso sequenziale (vale a dire che c’è un inizio e una fine, e il percorso tra i due è obbligato), mentre chi legge un ipertesto può saltare a piacere da un punto all’altro dell’ipertesto stesso.
Pulcini ci dà anche consigli di web usability. La web usability è la materia che studia come progettare e creare un sito web facile da consultare. Così, per esempio, Pulcini ci spiega come progettare i link, vale a dire gli elementi che servono a collegare tra loro gli ipertesti. E ci ricorda che la grafica online dev’essere sempre leggera, altrimenti distrae il lettore.
Un capitolo importante è dedicato alla comunicazione multimediale sul web. Cioè alla comunicazione che usa insieme la grafica, i testi, i suoni e i video (cioè le immagini registrate).
In conclusione, che cosa si può dire di un manuale come Scrivere, linkare, comunicare per il web (lo puoi comperare anche su Amazon.it)? Il libro è adatto ai web writer alle prime armi. Ma si rivela utile anche per tutti coloro che vogliono migliorare le proprie competenze di comunicazione su Internet. In effetti, il web è un mezzo completamente diverso dai media tradizionali: puoi padroneggiarlo ed essere efficace solo se ne conosci a fondo la grammatica.
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Questo articolo che è una recensione del libro Scrivere, linkare e comunicare per il web è stato scritto da Alessandro Scuratti, consulente di marketing e comunicazione.
Da più di 20 anni aiuto le piccole e medie imprese a vendere di più. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono l’autore del libro Scrivere per il web 2.0, adottato da due università.
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