La punteggiatura sul web: quali differenze con quella sulla carta?

Punteggiatura sul webLa punteggiatura è un elemento fondamentale dello stile. Ciò vale sia per la scrittura su carta che per quella sul web.

Una premessa prima di continuare: quando parlo di scrittura sul web, intendo solo ciò che si trova scritto nelle pagine web. In quelle e basta. Quindi, escludo dal mio discorso per esempio i PDF. Perché? Il motivo è semplice: spesso, nei PDF vengono riversati documenti scritti per la carta. In effetti, se ci pensi, nei PDF trovi spesso articoli, brochure, relazioni ecc. Insomma: tutta roba scritta per la carta! Pertanto, con l’espressione scrittura per il web mi riferirò ai contenuti delle pagine, solo a quelli.

Ci sono differenze sostanziali nell’uso della punteggiatura sui due mezzi di comunicazione in esame. Per quanto riguarda le regole della punteggiatura sulla carta, trovate tutto in questo post. Piccola bugia: in realtà, per trovare tutto – ma proprio tutto! – quello che c’è da sapere sulla punteggiatura sulla carta, dovete leggete il Manuale di redazione.

Che dire dunque della punteggiatura sul web e delle due differenze con quella sulla carta?

In generale, i segni di punteggiatura usati sul web sono solo una piccola parte di quelli usati sulla carta. Chi scrive sul web è infatti solito limitare l’uso dei segni ai più comuni. Un esempio? Sul web quasi nessuno usa il punto e virgola: vuoi perché a monitor si legge male, vuoi perché anche sulla carta si usa oramai raramente.

Dunque, quali sono i segni di punteggiatura usati sul web? Ecco la mia personale lista, che si basa sulla mia esperienza di utente del web e di web writer:

  1. Il punto fermo. È un segno irrinunciabile: non ne possiamo fare proprio a meno, qualsiasi sia il mezzo di comunicazione che stiamo usando.
  2. La virgola. Vale quanto detto sopra per il punto fermo.
  3. Il punto esclamativo. Sul web se ne fa un uso troppo disinvolto. Personalmente, cerco di non abusarne, perché mi dà l’idea che spesso sia associato a una certa sciatteria comunicativa. Resta il fatto che è uno dei segni di punteggiatura più usati online.
  4. Il punto interrogativo. Il web è un posto in cui, di solito, cerchiamo risposte. Ma è un posto dove trovano spazio anche tante domande. Si tratta perciò di un segno indispensabile anche nella scrittura sul web.
  5. I due punti. Personalmente, questo è il segno di punteggiatura che preferisco. Serve a tagliar corto, ad andare subito al nocciolo, a non perder tempo. Insomma: lo adoro! 🙂
  6. Le virgolette alte. Sull’uso di questo segno – sul web come sulla carta – si potrebbe scrivere un libro. Online, le virgolette alte sono usate per i discorsi diretti. Questo uso è però improprio, poiché esse servono ad altro. Sul web, le virgolette alte sono spesso usate anche per indicare che la parola virgolettata ha un’accezione diversa da quella del dizionario. Anche questo uso è improprio: in questi casi, andrebbero infatti usate le virgolette caporali.

 

E tu come la vedi? Ti ritrovi nelle mie considerazioni? Secondo te, quali sono le più importanti differenze tra la punteggiatura per la carta e quella per il web? Lascia un commento qui sotto per dire la tua!

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