Ecco un libro (lo puoi trovare su Amazon.it) che ci parla di net semiology, cioè di quella disciplina che riunisce la semiotica e lo studio degli aspetti linguistici, pragmatici, visivi e relazionali di un sito web.
In particolare, la semiotica è la materia che studia i segni, cioè che analizza qualsiasi espressione che faccia parte di un codice di comunicazione. Per esempio, sono segni una parola, un gesto o un cartello stradale. Perché ci danno un messaggio costruito secondo le regole di un preciso codice di comunicazione (questo codice è il linguaggio per la parola, il linguaggio dei gesti per il gesto, il codice stradale per il cartello stradale ecc.).
Con l’aiuto della semiotica e dello studio dei vari aspetti web citati sopra, il libro ci spiega qual è il modo più efficace di comunicare online. Nello specifico, ci dice quali sono i segni più adatti alla comunicazione sul web per il testo, per la grafica, per la navigazione, per i suoni, per le animazioni.
Insomma: la net semiology ci dice se i colori, le forme, le parole e gli strumenti di navigazione del nostro sito sono tra loro coerenti. E se hanno davvero il significato che volevamo dargli. Perché i nostri utenti web devono ricevere da parte nostra un messaggio chiaro e preciso.
Il libro è rivolto a chi progetta siti web. Ma è adatto a tutti. Perché la net semiology è una materia di per sé molto interessante. Infatti, ci aiuta a comprendere i meccanismi della comunicazione in un ambiante oramai familiare ai più come quello del web. Inoltre, il testo è adatto a tutti anche perché gli autori scrivono in modo semplice e chiaro.
Ho riscontrato un unico difetto. Gli autori dicono d’aver dato vita a una nuova disciplina: la net semiology, appunto. Però, in sostanza, la net semiology non è altro che un insieme di semiotica, web usability e web writing. Tutte discipline già ampiamente note dagli albori di Internet, e che con il passare del tempo si sono evolute.
Ciao, a dire la verità la Netsemiology non è semiotica applicata al web. Leggendo proprio il primo capitolo, a pagina 3, questo è scritto chiaramente. Ciao!
Ciao Veronica e grazie per la tua osservazione!
In effetti, a pagina 3 si dice: “La Net Semiology non è solo semiotica applicata al Web”. Ho perciò modificato la mia recensione, rendendola più adeguata a quanto espresso dagli autori del testo.
Grazie e ciao!