Le fonti sul web: quando una fonte è credibile?

credibilità delle fontiCome valutare la credibilità delle fonti sul web? Come capire se i contenuti che abbiamo trovato in Rete sono davvero autorevoli e affidabili oppure no? Spesso non è così facile distinguere i contenuti di qualità dalle informazioni invece incomplete, arbitrarie o addirittura false. Cercherò allora di darti qualche consiglio perché tu possa riconoscere quando una fonte online è credibile.

Il web è uno strumento utilissimo per fare mille cose. Una di queste è senz’altro reperire informazioni. Succede di averne bisogno per lavoro o per soddisfare una curiosità personale. Però, come ti dicevo, non sempre è facile capire se i contenuti che abbiamo trovato online sono affidabili. In effetti, sul web chiunque si può improvvisare autore e spacciare per verità delle informazioni arbitrarie o addirittura inventate. Da qui l’esigenza di alcune linee guida per valutare la credibilità delle informazioni scovate in Rete.

Un’osservazione preliminare. Spesso la qualità è soggettiva. Cioè: quello che per una persona rientra nella mediocrità per un’altra può rientrare nella qualità. Ma la qualità, quella vera, ha sempre un buon grado di obiettività. Ecco allora che i punti sottostanti ti aiuteranno a limitare il rischio di scambiare una fonte mediocre per una fonte autorevole. Rispondere alle domande sottostanti ti consentirà di farti un’idea della qualità e della cura dei contenuti web che hai trovato. Il tuo giudizio sarà perciò più accurato.

 

Controlla se l’autore ci mette la faccia

Si tratta banalmente di verificare se l’autore dei contenuti web è ben riconoscibile. Cioè: la pagina web e il sito indicano chiaramente chi ha creato quei contenuti? C’è un nome e un cognome? C’è una faccia? Oppure l’autore dei testi è misterioso, non compare?
Naturalmente, metterci la faccia significa avere il coraggio di sostenere le proprie opinioni e prendersi la responsabilità di quel che si scrive. Questo non dà alcuna garanzia che quelle opinioni e quei fatti siano veri – e perciò credibili –, ma è senz’altro vero che, in genere, il metterci la faccia è un elemento di affidabilità molto più forte dell’anonimato.

 

Valuta le intenzioni dell’autore

Se l’autore ha una biografia sul sito web o sul blog – la classica sezione “Chi sono” –, possiamo capire chi egli sia e quali siano i suoi obiettivi di comunicazione. Anche questo è un elemento importante per la valutazione delle informazioni che la fonte ci fornisce.

 

Valuta la reputazione online della fonte

In genere, il posizionamento sui motori di ricerca e un alto numero di link in entrata al sito o al blog indicano una buona qualità della fonte. In effetti, non si ottengono risultati considerevoli in questi àmbiti se non si ha una certa autorevolezza. In tal senso, ci si può chiedere: la fonte è un punto di riferimento per gli utenti della sua nicchia? Riesce a stimolare l’interazione degli altri utenti, a coinvolgerli? Che cosa ne dicono, appunto, gli altri utenti? Che tipo di commenti lasciano nelle pagine del sito web o del blog della fonte?

 

Valuta la pertinenza delle informazioni della fonte

Chiediti se i fatti e le informazioni che vengono riportati sono pertinenti con il tema trattato. Chi sono i destinatari della comunicazione dell’autore? In sostanza: per quale pubblico scrive l’autore? E poi: il livello di approfondimento dell’informazione è appropriato oppure è superficiale? Esistono altre fonti sul web che trattano lo stesso argomento? Come lo trattano?

 

Valuta l’oggettività della fonte

Qual è l’obiettivo dell’autore del sito web o del blog? Vuole convincere o informare? I contenuti web contengono fatti oppure opinioni personali? La fonte ammette di riportare le proprie opinioni personali – è cioè onesta – oppure spaccia per fatti le proprie opinioni? E ancora: le fonti citate nei contenuti sono a loro volta affidabili? Sono cioè state verificate? Le date degli avvenimenti sono citate?

 

Valuta l’accuratezza della scrittura della fonte

Qual è la qualità della scrittura della fonte? La pagina web è piena di refusi o di errori ortografici e di grammatica? La correttezza linguistica può essere un valido aiuto nel giudicare l’autorevolezza delle tue fonti. Di certo, una scrittura sciatta è una scrittura che con la qualità non c’entra granché. Ma attento a evitare l’errore opposto: non affidarti ciecamente a una “penna” solo perché scrive forbito. Il tuo senso critico deve sempre essere vigile.

Un altro parametro da valutare è la quantità della scrittura. In sostanza: il sito web o il blog viene aggiornato regolarmente? Se una fonte produce molti contenuti web, significa che investe molto in quel progetto online. E in linea di massima chi investe molto su un progetto online ne ha a cuore la qualità.

 

Misura l’influenza della fonte con Klout

Klout è uno strumento che misura l’influenza di una persona che è presente nei social media. Non è un servizio molto preciso, ma può dare delle indicazioni comunque utili. Più il punteggio Klout della fonte è alto, più alta è la sua popolarità sui social media.

 

Come capire se le fonti sono credibili: conclusioni

Spesso la credibilità e l’affidabilità sono requisiti tutt’altro che scontati sul web. Occorre perciò che stiamo attenti nel valutare la qualità delle nostre fonti. In effetti, sul web ognuno ha la sua verità. Anche il pubblico a cui l’autore si rivolge è un fattore che può influenzare la completezza e l’affidabilità di una informazione. Insomma: chi è in cerca di fonti affidabili deve tenere gli occhi aperti e mai dare per scontato che ciò che ha trovato è la verità assoluta o tutto quello che c’è da sapere su un argomento.

E tu, come capisci se una fonte è credibile o no? Controlli l’accuratezza, l’affidabilità delle tue fonti? Come? Condividi la tua esperienza e i tuoi consigli su come verificare l’autorevolezza delle fonti sul web!

 

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contenuti di valore e fontiQuesto post sulla credibilità e sulla conseguente autorevolezza delle fonti sul web è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content creator. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, visitato da migliaia di persone ogni giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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