Sul web si comincia a leggere un po’ di più rispetto al passato, parola di Jakob Nielsen. Grazie al blog de Il mestiere di scrivere, mi accorgo di questo interessante articolo del famoso guru dell’usabilità, che riporta i risultati delle sue ricerche su come le persone leggono i testi dei contenuti presenti sul web.
Fino a poco tempo fa, molti studiosi di usabilità dei siti sostenevano che praticamente nessuno o quasi leggesse i testi delle pagine web. In effetti, varie indagini – alcune delle quali fatte proprio da Nielsen – evidenziano che gli occhi degli utenti non leggono parola per parola e nemmeno riga per riga. Vagano piuttosto lungo la superficie della pagina web, in un percorso di scansione a zig-zag, alla ricerca di qualche indizio che faccia capir loro se i contenuti della pagina valgono la fatica della lettura oppure no.
Da tempo, la sensazione era che, in realtà, la gente avesse iniziato a leggere di più. Nel suo articolo, Jakob Nielsen dà un’autorevolissima conferma a questa nuova supposizione. Gli utenti web leggono effettivamente di più, ma sono ancora molto selettivi nel decidere a chi concedere il loro prezioso tempo. Questo significa che, come ho detto, leggono più testo rispetto agli anni scorsi, ma che leggono solo quei contenuti che rispettano determinate caratteristiche.
In sostanza, Nielsen indica alcuni fattori che, più di altri, predispongono le persone alla lettura dei contenuti in una pagina web. Il tutto si riassume in queste sue parole: “Quando i contenuti aiutano le persone a focalizzarsi sulle parti di testo che possono essere di loro interesse, le persone smettono di scansionare la pagina e iniziano a leggere”. Vediamo in pratica che cosa intende dire Nielsen.
Ecco che cosa spinge gli utenti online a leggere i contenuti, secondo le indagini condotte da Jakob Nielsen:
- Un’architettura delle informazioni ben curata. Insomma: un sito web deve essere usabile, deve essere navigabile facilmente, deve permetterci di trovare ciò che cerchiamo in modo semplice. In poche parole: un sito web non deve farci perdere la pazienza! Se il sito è usabile, ciò si traduce in una permanenza più lunga dei visitatori su di esso, e in una loro aumentata predisposizione a leggerne i contenuti.
- Un layout della pagina web chiaro. Cioè: un layout che, a colpo d’occhio, ci permetta di individuare subito dove stanno le informazioni che ci possono interessare. Il che si traduce anche nella presenza di titoli, sottotitoli, blocchi di testo ben spaziati ecc. Per chi scrive, si tratta quindi di usare le vecchie ma ancora efficaci regole del web writing. Un layout ordinato e adeguato alla lettura online diminuisce notevolmente i carichi cognitivi del visitatore. E ciò a tutto vantaggio della predisposizione alla lettura di chi visita la pagina web.
- Un’elevata qualità della scrittura. Il che significa una cosa sola: i lettori online premiano la presenza di contenuti di qualità nei siti web o blog che visitano.
L’articolo di Nielsen è davvero interessante. Perché ci dice che, prima di leggere un contenuto, gli utenti devono poter trovare convincenti l’architettura e il layout della pagina web che lo ospita. Per la serie: architettura e layout della pagina web sono penosi? Non leggo. L’architettura e il layout della pagina web sono invece intelligenti e il menu di navigazione è intuitivo? Bene, allora leggo. Insomma: sul web la forma è importante almeno quanto la sostanza. E, se consideriamo i primi secondi di navigazione, è anche più importante!
Un altro paio di altre informazioni interessanti contenute nell’articolo di Jakob Nielsen. Come si sapeva oramai da tempo, gli utenti prestano maggior attenzione alle informazioni dislocate nella parte superiore della pagina web. Ecco perché ancor oggi, nel 2013, usare il metodo della piramide rovesciata è una scelta vincente per progettare i propri contenuti online.
E ancora: le considerazioni circa l’importanza dello stare in alto valgono tali e quali anche per i risultati delle SERP nei motori di ricerca. In effetti, gli utenti web si concentrano quasi esclusivamente su quelli che stanno in cima alla pagina. I conti tornano: questo è assolutamente coerente col fatto che i primi tre risultati di una SERP sono quelli che ricevono il numero maggiore di clic.
In sostanza, Jakob Nielsen ci dà un’ulteriore prova che i testi sul web smettono di essere semplici testi, ma diventano anche strutture, elementi grafici, elementi visivi costituiti dalla fusione di parole, immagini, video. E che, oggi, c’è una maggiore tendenza da parte degli utenti alla lettura online. A patto che i web writer rispettino le tre regole di cui si è scritto sopra.
E tu come la vedi? Hai notato anche tu che i visitatori sul tuo sito o blog leggono di più rispetto agli anni passati? Hai trovato altre ricerche sul web che avvalorano questa tesi? Lascia un commento e condividi con noi le tue sensazioni su come gli utenti del web leggono i contenuti online nel 2013!
Dai commenti che ricevo si capisce che leggono. Dai commenti, però, non dalle condivisioni, che il più delle volte sono fatte senza leggere.
Forse è un sintomo dell’importanza maggiore che sta assumendo il web, forse è anche merito dei social media, che diffondono informazioni e gli utenti quindi leggono.
Il tuo blog si legge volentieri perché rispetta alla grande tutti i requisiti che elenca Nielsen. 🙂
In quanto alle condivisioni sui social media, anch’io ho l’impressione che nessuno legga: ci si fida del titolo del post o dell’articolo. 🙂