“Usabilità mobile” di Jakob Nielsen e Raluca Budiu

usabilità mobile jakob nielsenCon colpevole ritardo, mi accorgo solo adesso di non aver ancora scritto la recensione di Usabilità mobile di Jakob Nielsen e Raluca Budiu (puoi acquistare il libro su Amazon). Avevo accennato in un mio post al fatto che stavo leggendo il testo, ma poi non ne avevo più parlato nel blog.

È ora di rimediare, e lo farò oggi. Lasciando da parte per un momento il fatto che sono un fan di Jakob Nielsen, Usabilità mobile è proprio una guida utilissima. Ma utile a chi? Innanzitutto ai progettisti, poiché i device mobili stanno addirittura sopravanzando l’uso di quelli desktop. D’altro canto, il 21 aprile scorso, Google ha iniziato a penalizzare i siti web che non sono mobile friendly: questi ultimi perderanno posizioni nelle SERP di Google per le ricerche fatte da mobile. Dunque, avere un sito web mobile friendly è oramai fondamentale anche per ragioni legate alla SEO.

Il libro è utile in generale a qualsiasi professionista che lavori sul web, poiché la web usability è una disciplina che non ci si può permettere il lusso di ignorare. E lo stesso vale, in particolare, per l’usabilità mobile.

Veniamo ora ai contenuti del testo, che proverò a riassumere capitolo per capitolo. Dopo i primi due capitoli, che sono sostanzialmente introduttivi e che servono a comprendere quali saranno gli elementi analizzati nelle duecento pagine del volume, si entra nel vivo della trattazione. Infatti, il terzo capitolo ci spiega che cosa voglia dire progettare per uno schermo piccolo, con particolare riferimento ai telefonini touch screen. Nielsen ci illustra quali sono le diverse difficoltà che i progettisti incontrano, e ci indica numerosi esempi e case study.

Ecco, una cosa davvero bella del libro di Nielsen – e che prosegue un’abitudine che questo esperto aveva inaugurato già con il suo Web usability – è il suo citare esempi in continuazione. L’usabilità è una disciplina che poggia su basi tecnico scientifiche, ma i suoi risultati finali devono essere molto pratici. Non ha perciò alcun senso mantenere il discorso su un piano puramente teorico. Questo Nielsen lo sa molto bene, e quindi ci regala esempi pratici ogni volta che può.

Il quarto capitolo di Usabilità mobile è dedicato a un argomento che mi interessa particolarmente: la scrittura. Qui Nielsen ci dà tutta una serie di indicazioni su come scrivere con efficacia per i dispositivi mobili. Il mantra da seguire è: limitarsi a scrivere l’essenziale. Si sa: le dimensioni dello schermo ridotte impongono al web writer di adeguarsi al mezzo. Il che significa andare alla ricerca della massima sintesi. Leggere in mobilità è infatti molto più impegnativo che leggere su desktop: impossibile ignorare questo dato di fatto, che deve quindi spingerci a focalizzarci solo sull’informazione che conta davvero. “Superfluo = negativo” ci dice schiettamente Nielsen.

Se la scrittura su mobile si scontra con i limiti spaziali degli schermi, allora è bene fare un uso abbondante dei link. Per quale motivo? È semplice: per spostare tutte le informazioni che non sono fondamentali in altre pagine. Se vogliamo dirla altrimenti: scrivere per il mobile significa riscoprire il buon vecchio ipertesto e tutte le sue magiche proprietà. Lo capiamo anche dagli esempi dei menu di navigazione che Nielsen ci propone: massima sintesi e massima semplicità.

Dopo aver parlato di usabilità per gli smartphone, si entra nello specifico di altri device mobili: i tablet e gli e-reader. In particolare, Jakob Nielsen ci racconta tutto quello che dobbiamo conoscere per essere efficaci nel progettare contenuti e strutture di navigazione per l’iPad, per il Kindle Fire e per l’e-reader Kindle.

Il sesto e ultimo capitolo di Usabilità Mobile è dedicato ad alcune previsioni sul futuro dell’usabilità per questa particolare tipologia di apparecchi. Se non ricordo male, ogni libro di Jakob Nielsen si chiude con le previsioni per gli anni a venire, e anche stavolta è così. Ovviamente interessanti le osservazioni che ci sono proposte da questo guru mondiale. Una su tutte: i pc non spariranno dalle nostre case, ma resteranno comunque importanti. Questo perché hanno due vantaggi nei confronti dei device mobili: “Gli schermi più grandi permettono agli utenti di avere a prima vista più informazioni” e “i dispositivi di input sono migliori, con una testiera grande e un mouse vero”.

Vi è infine una gustosa appendice che riporta il primo studio di usabilità, fatto su un telefono WAP. Sono passati solo quindici anni da allora, ma sembra già la Preistoria!  🙂

Che dire in conclusione su Usabilità mobile? Si sa: Jakob Nielsen è un personaggio che divide, c’è chi lo ama alla follia e c’è chi lo considera invece sopravvalutato. A qualunque categoria di persone voi apparteniate, penso che i suoi testi non si possano ignorare. Ed è per questo che vi consiglio la lettura anche di questa sua guida (che puoi trovare su Amazon) dedicata all’usabilità dei dispositivi mobili. Non ve ne pentirete.

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