Stai progettando un e-commerce e vorresti proporre ai tuoi potenziali clienti il miglior sito possibile? Oppure hai già realizzato il tuo shopping online, ma ti sei accorto che le vendite non raggiungono i volumi preventivati? In entrambi i casi, ti consiglio di dare un’occhiata all’infografica che trovi qui a destra (cliccaci sopra per ingrandirla).
VoucherCloud ha raggruppato nell’infografica una serie di dati riguardanti i comportamenti e le aspettative delle persone che fanno acquisti sul web. In pratica: le informazioni che leggerai (e che provengono da più studi) sono uno spaccato dei desideri e delle preferenze dei consumatori online. Creare un e-commerce senza tener conto dei potenziali clienti è pericoloso. Perché un e-commerce che non tiene conto di chi lo userà è destinato ad avere grossi problemi.
Come potrai notare, molti aspetti riguardano l’usabilità. Se i consumatori online si trovano alle prese con un e-commerce che non è usabile, fanno una cosa semplice: lo abbandonano. Altri aspetti, invece, riguardano questioni squisitamente di marketing. In tal senso, è importante che il tuo shopping online dia una percezione di qualità e affidabilità al potenziale cliente.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le preferenze dei consumatori che fanno acquisti sugli e-commerce.
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Un sito veloce
• Dopo 3 secondi di attesa nel caricamento di una pagina web, ben il 57% degli internauti chiude la pagina e se ne va.
• L’80% degli utenti web che abbandonano un sito perché sono stati delusi dalla lentezza di caricamento delle sue pagine non tornerà mai più su quel sito. -
Un sito usabile
• Il 92,6% dei consumatori online indica nel design dell’e-commerce e nei suoi visual content gli aspetti più importanti che lo spinge o meno all’acquisto dei prodotti o servizi che l’e-commerce vende.
• In media, un utente web valuta un prodotto entro 90 secondi. Quindi, non c’è molto tempo da perdere: occorre fornire le informazioni su di esso in modo chiaro e leggibile, correlandole a fotografie e, più in generale, a immagini di ottima qualità.
• Proporre più fotografie di un prodotto e da più angoli differenti (affinché venga mostrato il maggior numero di suoi dettagli) aumenta del 58% le probabilità che il prodotto venga venduto. Tant’è vero che il motivo per cui molti prodotti vengono restituiti è che non hanno corrisposto alle attese dei consumatori. Forse, con qualche foto in più e di migliore qualità, si sarebbero potuti evitare tutti quei resi?
• Il 31% dei consumatori online è stato persuaso all’acquisto dopo aver visto un video del prodotto o servizio. Perciò, largo al video marketing!
• Il 50% dei potenziali clienti si fida di più di un dato prodotto o servizio dopo aver visto un video che ne parla. Tra l’altro, la questione che i video danno ai prodotti e servizi venduti online una percezione di autorevolezza sta diventando sempre più rilevante con il passare degli anni. In altre parole: i video hanno visto crescere nel tempo la loro efficacia persuasiva, riuscendo a orientare le decisioni di acquisto di un numero sempre maggiore di persone. -
Le recensioni dei prodotti sono fondamentali
• L’85% dei consumatori online legge le recensioni e i giudizi dei prodotti o servizi di loro interesse prima di decidere o meno se acquistarli. Quelle recensioni e quei giudizi influenzano parecchio le loro decisioni di acquisto.
• Il 79% degli utenti web che legge recensioni e giudizi dei prodotti che vuole acquistare considera le opinioni dei precedenti compratori come vere e proprie raccomandazioni personali.
• Il 67% dei consumatori online legge almeno sei recensioni prima di decidersi a fare l’acquisto su un e-commerce del prodotto o servizio che gli interessa. -
L’abbandono del carrello è un pericolo costante
• Ventidue differenti studi sul tasso d’abbandono del carrello negli e-commerce hanno messo in evidenza un dato sconcertante: in media, viene abbandonato il 67,4% dei carrelli degli shopping online. C’è quindi ancora molto lavoro da fare in fatto di usabilità!
• Perché i potenziali clienti si perdono nel processo d’acquisto di un e-commerce? Uno studio citato dall’infografica dà risposte interessanti: il 41% non ha concluso l’acquisto online perché all’improvviso sono spuntati dei costi inaspettati (cioè che non erano stati spiegati in precedenza), il 29% perché durante il processo di acquisto gli si è dato l’obbligo di registrarsi all’e-commerce (è citato nell’infografica il case study di un e-commerce che ha raddoppiato le proprie vendite eliminando l’obbligo di registrazione!), l’11% perché le spese di spedizione non erano quantificate in modo chiaro, il 10% perché la procedura d’acquisto era troppo lunga (non dovrebbe mai superare i cinque step, dal momento che spesso gli e-commerce richiedono più volte gli stessi dati!), l’8% perché non era indicato alcun numero di telefono nell’e-commerce.
• Gli uomini hanno meno pazienza delle donne: abbandonano il carrello degli acquisti più facilmente.
• Il tasso di abbandono dei carrelli negli e-commerce è più frequente per la fascia di età 25-44 anni.
• Il 42% degli utenti web ha bisogno di essere rassicurato da recensioni positive per decidersi ad acquistare un prodotto o un servizio su un e-commerce. Un altro 42% è alla ricerca del prezzo più basso disponibile sul web. Infine, il 16% non ha alcuna reale intenzione di acquistare: sta semplicemente cazzeggiando online.
• Il 40% dei consumatori online non vuole ricevere la newsletter dell’e-commerce. D’altro canto, il 32% degli e-commerce non informa i clienti che, avendogli essi lasciato la propria e-mail, da quel momento riceveranno la newsletter dello shopping online. -
I codici sconto funzionano
• Limitatamente agli Stati Uniti, oltre la metà dei consumatori online maggiorenni ha fatto uso almeno una volta di codici sconto nell’ultimo anno.
• Il 57% di quanti hanno acquistato su un e-commerce con un codice sconto dichiara che non avrebbero mai comprato senza quell’offerta promozionale.
• I codici sconto aumentano la customer satisfaction del 4%. -
Le spese di consegna sono spesso decisive
• Il 59% degli utenti web valuta attentamente l’importo delle spese di consegna, che quindi possono influenzare la decisione d’acquisto. Tant’è vero che il 44% delle persone rinuncia ad acquistare online proprio perché giudica le spese di spedizione dell’e-commerce troppo alte, mentre il 53% degli intervistati spiega che delle spese di spedizione giudicate troppo alte sono un motivo sufficiente per andare a comperare su un altro shopping online.
• Che importanza ha la consegna veloce della merce acquistata? Sembrerebbe poca, visto che solo il 24% dei consumatori in Rete la valuta importante, mentre tutti gli altri dicono che non lo è. -
Pagamento e sicurezza: due elementi da non trascurare
• Oltre l’80% degli acquirenti online si sente rassicurato nel veder mostrati in un e-commerce i loghi delle più diffuse carte di credito.
• Il 40% degli utenti web si sente maggiormente rassicurato se l’e-commerce propone più modalità di pagamento.
• Il 59% dei consumatori online abbandona un carrello della spesa se il proprio metodo di pagamento preferito non è tra le opzioni fornite dall’e-commerce.
• I pagamenti via Paypal sono i più diffusi in Rete: rappresentano il 60% circa di tutte le transazioni su Internet.
Interessanti queste statistiche, vero? Penso che, nel leggerle, tutti dovremmo ricordarci che progettare un e-commerce è anche un atto di umiltà. In effetti, ci è richiesto un atteggiamento di ascolto verso le esigenze dei clienti, che sono i destinatari di tutta la nostra comunicazione, e che devono essere serviti come desiderano. Al contrario, pensare che gli utenti web si adegueranno alle nostre idee (fantasiose) è sempre un errore. I consumatori online sono particolarmente spietati: appena si trovano di fronte qualcosa che non comprendono, vanno ad acquistare dalla concorrenza!
Questo post dedicato a come i consumatori online desiderano che siano costruiti gli e-commerce è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer.
Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, che raccoglie diverse migliaia di visite al giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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