I pregiudizi sono sempre deleteri. Perché ci bloccano la mente, impedendoci di crescere o di trovare soluzioni efficaci ai nostri problemi. Succede lo stesso nel business. Sono infatti tanti gli imprenditori o i manager che hanno dei pregiudizi verso qualcosa o qualcuno. E questo può finire con il danneggiare le loro aziende.
Una delle discipline verso cui imprenditori e manager hanno più pregiudizi è il marketing. L’ho constatato in tanti anni di attività: di rado si incontra più diffidenza in ambito aziendale di quella che circonda il marketing. Ed è un peccato. Perché in realtà il marketing (sia quello tradizionale che quello online) è fondamentale per qualsiasi azienda, attività commerciale, business.
Se sei un imprenditore o un manager e guardi al marketing con sospetto, è ora che tu cambi atteggiamento. Probabilmente non l’hai ancora capito, ma la tua azienda ha un enorme bisogno del marketing. Prima lo capirai e meglio sarà per i tuoi affari. Non è infatti possibile fare impresa al giorno d’oggi senza fare marketing. Altrimenti, condanni la tua società a una più o meno lenta agonia. Già, perché la tua concorrenza, nel frattempo, potrebbe aver già iniziato a fare marketing come si deve. Il che significa che ti butteranno fuori dal mercato in fretta, se non reagisci…
Ma quali sono i pregiudizi che gli imprenditori e i manager hanno solitamente nei confronti del marketing? Ne ho individuati otto. Te li propongo qui di seguito.
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Il marketing è inutile
Se davvero credi che il marketing sia inutile, ho una brutta notizia per te: arriverà un tempo in cui dovrai scacciare questo pregiudizio, perché ti accorgerai che sta facendo saltare in aria la tua azienda.
Le cose stanno così: fare marketing è una delle cose più utili in assoluto per il tuo business, indipendentemente da ciò che produci e vendi, dalle condizioni del mercato in cui operi, dalle dimensioni della tua impresa, dai professionisti che la compongono, dalla crisi che ha colpito i mercati ecc.
Il marketing è irrinunciabile. Tant’è vero che, nella maggioranza dei casi, le aziende che falliscono sono quelle che non avevano una chiara strategia di marketing. Le imprese che falliscono sono quelle che navigavano a vista, soggette agli umori dell’imprenditore che le guida. Un imprenditore che spesso era convinto che il marketing fosse un costo inutile anziché un investimento di valore. -
Le vendite contano più del marketing
Molti imprenditori sono convinti che la divisione vendite sia molto più importante della divisione marketing. Perché? È semplice: perché sono i venditori che portano in azienda i contratti firmati e non gli uomini del marketing!
Permettimi di dirlo: questa visione è miope. Non voglio sottovalutare il lavoro dei commerciali, perché è senz’altro fondamentale, ma il marketing deve avere almeno altrettanta importanza. Anzi: io sono convinto che è più importante.
In effetti, se una divisione vendite funziona, il merito più grande va al fatto che il marketing è riuscito a fornirle contatti “caldi” in target. Mi spiego meglio con un paragone calcistico: il marketing è il centrocampo della squadra, cioè fa il gioco, mentre la vendita è il centravanti, cioè il finalizzatore. Senza qualcuno che porti la palla in area, non si possono fare gol.
Perciò, il compito di un imprenditore è anche quello di dare spazio al marketing, lasciando che crei occasioni di vendita qualificate ai commerciali. -
Il marketing è fare cataloghi e brochure
Molti imprenditori stampano in continuazione cataloghi, opuscoli, presentazioni, brochure, dépliant ecc. Sono convinti che avere più materiale che parli dei loro prodotti e servizi li possa far vendere di più. Ma questo è sbagliato, perché stampare cataloghi non è una tattica efficace di marketing. Paradossalmente, un’azienda potrebbe fare marketing addirittura con un solo catalogo. O forse senza nemmeno averne uno!
Il marketing non va confuso con la stampa di materiale che documenta i prodotti o servizi aziendali. Il marketing è ben altro da questo. Confondere le due cose è profondamente sbagliato. -
Il marketing online non serve
Ecco un pregiudizio che è figlio del primo pregiudizio di questo elenco. In altre parole: così come esistono imprenditori convinti che il marketing non serva alle loro aziende, allo stesso modo esistono imprenditori che non hanno ancora capito l’importanza del web marketing.
La Rete è uno strumento meraviglioso, che ci ha cambiato la vita. Pensa a quante cose fai in modo diverso da quando esiste Internet. Una di queste è anche il marketing. E il marketing fatto sul web è particolarmente potente, perché ha il vantaggio di essere misurabile: puoi conoscere il ROI associato a ogni centesimo che investi in web marketing.
Pertanto, se anche tu hai una forte diffidenza verso il marketing che si fa online, cambia idea più in fretta che puoi. La Rete non è un luogo prettamente ludico: serve anche a farci business. E i risultati delle azioni imprenditoriali che si appoggiano al web sono spesso decisivi per la salute di un’azienda. -
Il marketing può farlo chiunque
Ecco uno dei miei pregiudizi preferiti. Purtroppo, diversi imprenditori sono convinti che il marketing sia una materia semplice, se non addirittura banale. Di conseguenza, ritengono che chiunque in azienda possa accostarsi al marketing e progettare azioni strategiche che daranno profitto e prosperità al business. Perché dunque investire in una consulenza esterna se fare marketing (e web marketing) è così semplice?
Il problema è che il marketing, sia tradizionale che online, è una disciplina complessa, anche se all’apparenza può sembrare il contrario. E come tutte le discipline complesse va studiata, compresa, padroneggiata. Credere che fare marketing significhi applicare due o tre espedienti letti su un e-book gratuito o sul primo sito web che si è trovato è un’illusione. Il marketing non può farlo chiunque. Il marketing non si impara in mezza giornata. Il marketing ha bisogno di professionalità, competenza ed esperienza per dare frutti. -
Al marketing si possono destinare i ritagli di tempo
Se vuoi fare marketing in modo davvero profittevole, devi avere tempo per pensare alle strategie, alle tattiche e alle tecniche di marketing più utili per il tuo business. In effetti, il marketing richiede un accurato studio preliminare, un’attenta attuazione e una fase di verifica degli obiettivi raggiunti che dev’essere scrupolosa. In breve: il marketing richiede un investimento in termini temporali.
Non puoi pertanto pensare di fare marketing a corrente alternata, nei ritagli di tempo. Indipendentemente dalle dimensioni della tua azienda, il marketing ti richiede continuità, attenzione, perseveranza. -
Al marketing si possono destinare i ritagli di budget
Abbiamo parlato del marketing come di un investimento. E lo è. Un investimento che in parte va fatto in termini di tempo, ma che in parte va fatto anche a livello di denaro. Non è infatti pensabile di poter fare marketing a costo zero: non ci riescono nemmeno gli esperti della disciplina. Non è un caso che Al Ries e Jack Trout, i padri del marketing moderno, hanno passato la loro vita professionale a ribadire che la prima regola del marketing è avere i soldi da investire nel marketing!
Ciò implica che una parte del budget della tua attività va per l’appunto destinata alle attività di marketing. Tieni presente questo: il marketing è qualcosa che, se fatta con cura, ti darà sempre un ritorno. In altre parole: il marketing, se fatto con intelligenza, va sempre a impattare in modo positivo sul ROI del tuo business. Perciò, non credere a chi ti dice che è possibile fare marketing senza spendere un centesimo. Perché lo sai anche tu: nel mondo degli affari ottieni per quello che decidi di investire, sia in termini di tempo che di risorse e di denaro. -
Per fare marketing basta copiare ciò che fanno i grandi brand
Un altro dei miei errori preferiti. Il marketing delle grandi multinazionali è diverso dal marketing di una PMI. Perché i grandi brand fanno quello che si chiama mass marketing. E cioè? Comprano spazi pubblicitari in gran quantità, un po’ ovunque: giornali, riviste, spazi fisici in stazioni, metropolitane città ecc. Il loro marketing strategico è questo: occupare più spazi possibili per continuare a mettere sotto il naso dei clienti il brand.
Tu non puoi competere con quelle capacità di spesa. Anzi: nemmeno puoi pensare di fare un minimo di mass marketing, perché i budget in gioco sono multimilionari.
Che fare dunque? Smetti immediatamente di copiare quello che fanno le grandi aziende, perché ragionano su logiche di marketing diverse da quelle delle PMI. E poi perché si tratta di logiche che sono comunque fuori dalla portata delle tue tasche.
Ecco, per quella che è la mia esperienza sul campo di professionista della materia, questi sono i pregiudizi sul marketing che rischiano di mettere in grave difficoltà gli imprenditori e di far fallire i loro progetti di business.
Se per caso anche tu sei vittima di uno o più di questi preconcetti, il mio consiglio spassionato è quello di convincerti che devi cambiare prospettiva. Ne va della salute della tua azienda e della tua capacità di essere un imprenditore moderno, che sa vincere le sfide sul mercato e generare profitto.
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Questo post che illustra quali sono gli otto pregiudizi sul marketing (online e offline) che si rivelano fatali per gli imprenditori è stato scritto da Alessandro Scuratti, content marketing specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono anche l’autore di Scrivere per il web 2.0.
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