Portare online la tua azienda? 10 cose da considerare

portare online aziendaAlcune statistiche recenti indicano che vende online poco più del 10% delle aziende italiane. Il dato indica che le imprese nostrane hanno ancora molta strada da fare. In effetti, la presenza online delle nostre aziende si riduce di solito a questo: creare un sito web istituzionale che sarà poco (o addirittura mai) aggiornato nel tempo.

La notizia positiva sta invece qui: se hai finalmente deciso di portare online la tua azienda o il tuo business, sappi che, pur essendo in ritardo, la maggior parte dei competitor che ti hanno preceduto non ha saputo sfruttare il web. Anzi, molti hanno fatto pasticci. E questo ti lascia ampi margini per recuperare il terreno perduto, se sai però agire in modo corretto.

Già, ma come si può agire per massimizzare la propria visibilità online (e soprattutto le proprie vendite online)? Cioè: come si può portare un’impresa online con i passaggi giusti? Beh, una ricetta buona per tutti non c’è. Come mai dico così? Ma perché ogni società (o business) ha le proprie particolarità e i propri obiettivi. Occorre quindi studiare il singolo caso.

Esistono però dei punti su cui è bene che tutti gli imprenditori e i direttori marketing riflettano. Si tratta di argomenti di ordine generale, con cui deve fare i conti ogni azienda che sbarca online. In altre parole: alcune riflessioni sono obbligatorie per qualsiasi azienda che si accinga ad andare in Rete. Sono infatti tematiche su cui è bene confrontarsi da subito, per iniziare a fare web marketing con il piede giusto.

Ho selezionato dieci di questi punti, quelli che mi sono sembrati tra i più importanti nel processo di avvicinamento al web. Te li indico qui di seguito.

  1. Tieni presente che il web marketing è… marketing!

    Se la tua azienda ha un preciso posizionamento di marca sul mercato, allora potrà sfruttare questo vantaggio competitivo anche online. (Se non sai che cos’è un posizionamento di marca, ti consiglio per esempio di leggere questi due libri: Il posizionamento e Differenziarsi o perire). Troppo spesso ci dimentichiamo che il web marketing non è altro che una branca del marketing. L’online e l’offline non sono due ambienti scollegati, anzi. Perciò, se la tua azienda zoppica offline, il web potrebbe non rivelarsi la panacea sperata, cioè il rimedio miracoloso che fa schizzare in alto le vendite e che sistema i bilanci.
    Insomma: soprattutto se la tua azienda ha problemi di marketing, il web non farà altro che amplificare le tue difficoltà. Che fare allora? Prima sistema il tuo marketing offline. Solo dopo pensa a fare marketing online.

  2. Tieni presente che il sito o l’e-commerce, da soli, non bastano

    Molti pensano che fare il sito web e l’e-commerce sia sufficiente per avere visibilità online e vendere. Non è purtroppo così. Un sito web e un e-commerce sono né più né meno due scatoloni. Certo, sono strutture indispensabili per avere una presenza online, ma… poi bisogna portarci sopra il traffico! E non un traffico qualsiasi: serve del traffico web in target, cioè visite di potenziali clienti, perché solo quelle convertono.
    Insomma: il sito e l’e-commerce, presi da soli, sono semplicemente due scatoloni. Funzionano solo se sai intercettare i potenziali clienti e riesci a portarli sopra quegli scatoloni. E questa non è una cosa scontata: per intercettare un target e convogliarlo verso le tue offerte online occorre creare contenuti di valore, fare SEO, acquistare pubblicità.
    A dire il vero, c’è anche un altro aspetto da considerare: il sito e l’e-commerce devono essere progettati per convertire. Insomma: non basta indirizzare traffico in target su un progetto online. Occorre anche che quel progetto online sia studiato per agevolare la conversione. Dev’essere cioè studiato per agevolare le vendite.
    In sintesi, sono tre le cose su cui ti devi focalizzare. Non devi solo pensare a creare il sito, l’e-commerce, il corporate blog o una o più landing page. Devi fare in modo anche che i tuoi progetti online siano capaci di convertire il traffico web (in target) che gli manderai sopra.

  3.  Intercetta il target giusto

    Ne ho parlato anche al punto precedente, ma vale la pena di sottolinearlo ancora: ogni tua offerta commerciale si deve indirizzare a uno specifico target. Sai quali sono le caratteristiche specifiche di quel target? Una volta che il suo identikit ti è chiaro, sai qual è lo strumento più adeguato per intercettare quel pubblico?
    Non puoi ovviamente sparare nel mucchio, perché il mucchio non è un target specifico (interessato a una tua offerta altrettanto specifica). E non puoi nemmeno usare uno strumento a caso (e-mail, blog aziendale, Facebook Ads, Google AdWords ecc.), ma devi valutare con attenzione qual è il mezzo più efficace per andare a intercettare i tuoi potenziali clienti.

  4. Crea contenuti online

    Circa vent’anni fa, Bill Gates scrisse in un articolo che content is king. Oggi quella affermazione continua a essere vera (è anzi una delle poche affermazioni su uno strumento online o sul web stesso che non sono mai invecchiate, anche se la Rete brucia tutto in modo veloce). Creare contenuti, cioè fare content marketing, ti dà tutta una serie di grandi benefici. Perciò, dovresti iniziare prima possibile a pubblicare contenuti tuoi.
    Pubblicarli dove? Sul tuo sito istituzionale, ma soprattutto su un blog aziendale, su LinkedIn e anche sui social network (solo su quelli in cui sai per certo che è presente il tuo target di clienti).

  5. I like sono soltanto una vanity metric

    Ho appena detto che è bene creare contenuti, anche sui social network. Attenzione però a una cosa importante. Lo scopo della presenza sui social di un’azienda non è ricevere like. I like, da soli, non vendono alcunché. I like, da soli, non alzano il fatturato. La presenza di un’azienda sui social non deve avere per obiettivo ricevere più like possibile. I like, se considerati con attenzione, rappresentano solo un’inutile vanity metric. L’obiettivo aziendale sui social dev’essere invece quello di creare relazioni con il proprio pubblico, vale a dire con i propri clienti.
    Purtroppo, spesso le aziende fanno l’errore di considerare i like come un obiettivo e non come uno dei tanti parametri che ci danno un’indicazione su quanto siamo vicini al vero obiettivo. Che è appunto quello di intercettare e coinvolgere i nostri potenziali clienti.

  6. Investi denaro nel marketing online

    Prima di vendere, occorre sempre preoccuparsi di fare marketing. Perché è grazie al marketing che poi si riesce a vendere di più. Jack Trout, nel suo eccellente Differenziarsi o perire, lo dice chiaramente: per fare marketing occorrono i soldi. Quindi, è fondamentale investire denaro nel marketing per avere riscontri successivi nelle vendite.
    Questo vale anche per il marketing online. Come ho già detto, creare il sito o l’e-commerce è solo l’inizio. Poi bisogna intercettare il traffico costituito dai propri potenziali clienti e farlo convertire. E per ottenere questi risultati occorre disporre di un budget. Altrimenti nulla succede.

  7.  Automatizza tutto quello che puoi

    Tempo fa ho letto un libro che ti consiglio: Il cliente automatico. In sostanza, il testo spiega come rendere il proprio business simile a un abbonamento. Il vantaggio è quello di rendere i processi aziendali automatici, eliminando gran parte della gestione operativa.
    La stessa cosa si può fare anche online. In mille modi. Esistono sistemi di tracciamento che ci danno automaticamente una gran quantità di informazioni sui nostri clienti. Esistono software che spediscono in automatico e-mail al nostro database di potenziali clienti. Esistono tool che compiono diversi tipi di azioni online senza che noi ci dobbiamo preoccupare di farle in prima persona. Perché rinunciare a queste comodità? Perché rinunciare all’automazione, quando rende il nostro business online più efficiente ed efficace?

  8. Esternalizza ciò che non sai fare bene

    La situazione ideale è quella in cui tu controlli tutto il processo che conduce il tuo business a sbarcare online. Ma quanti imprenditori, amministratori delegati o direttori marketing possono dire di essere in questa condizione privilegiata? Quanti hanno le risorse interne per seguire in prima persona tutti i processi che conducono una società o un business ad andare in Rete? Ben pochi.
    Diventa allora indispensabile esternalizzare le attività che non si sanno svolgere. E in questo contesto è di importanza fondamentale saper scegliere i professionisti più adatti. Cioè quelli che possono accompagnare l’azienda online in modo proficuo.

  9. Misura sempre i risultati delle tue azioni online

    “Senza i dati sei solo un’altra persona con una opinione” ha scritto William Edwards Deming. E aveva perfettamente ragione. Che cosa significa questo? Il web è un mezzo meraviglioso perché (quasi) tutto è misurabile. Puoi tracciare il percorso dei potenziali clienti sul tuo e-commerce, puoi sapere quanti visitatori leggono il tuo blog aziendale, puoi valutare quanto converte la tua landing page o la tua campagna con Facebook Ads e così via. Perché dunque rinunciare alla possibilità di misurare i risultati (e in primo luogo il ROI) delle tue azioni e campagne online?
    Misura sempre i risultati che poducono i tuoi investimenti in web marketing. Il bello del web sta proprio lì: contrariamente a quanto succede per la pubblicità d’immagine, che non sai mai quanto converte (se converte!), Internet ti consente di monitorare il ritorno prodotto da ogni singolo euro che hai investito. Varrebbe la pena di portare la tua azienda o il tuo business online anche solo per quest’unico beneficio!

  10. Ricorda che oltre 20 milioni di Italiani fanno acquisti online

    Un dato che è impossibile trascurare: oltre 30 milioni di Italiani navigano online e due terzi di loro fa acquisti in Rete. Internet è oramai in ogni famiglia del nostro Paese. E praticamente in tutte le famiglie si fa shopping online. Questo significa che, se aspetti ancora a portare la tua azienda sul web, rischi di accumulare un grave ritardo sui tuoi concorrenti che sono stati più veloci. Te lo puoi davvero permettere?
    Ma questo vuol dire anche un’altra cosa: gli Italiani non si limitano a usare il web per navigare. Lo usano per fare acquisti. Gli utenti web sono maturi (e lo saranno sempre più) per comprare online. C’è quindi spazio anche per la tua azienda o per il tuo business.

Hai deciso di portare la tua azienda online? La scelta è giusta. Va però studiata bene, perché è la sua realizzazione a fare la differenza. Tutto parte da una strategia adeguata e dall’affidarsi alle tattiche e alle tecniche che realizzano al meglio la tua strategia.

E tu, come la vedi? Vuoi portare la tua azienda online ma sei indeciso? Oppure hai già fatto il grande passo ma qualcosa non ha funzionato? Ti va di dire la tua lasciando un commento qui sotto?

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web marketingQuesto post che spiega quali sono le dieci cose da considerare prima di portare la tua azienda online è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content creator. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, visitato da migliaia di persone ogni giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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