Landing page: cos’è? 20 consigli per creare landing page che convertono

landing pageLe landing page, queste sconosciute. In effetti, pur essendo le pagine di atterraggio – questo è il loro nome in italiano – un elemento fondamentale delle campagne di web marketing, e in particolare dell’email marketing, troppo spesso vengono progettate così male da non essere d’aiuto per il business delle aziende.

In questo post, cercherò di dare alcuni suggerimenti su come migliorare le vostre landing page aziendali, e renderle così dei reali strumenti di guadagno. Insomma: tenendo presenti le indicazioni che troverete qui sotto, vi sarà possibile creare pagine d’atterraggio con un conversion rate (o tasso di conversione) che vi ripagherà degli sforzi e dei costi di progettazione. Tra l’altro, gli sforzi e i costi di cui parlo non risulteranno particolarmente gravosi. Perché vi mostrerò dei metodi di progettazione delle landing page che non richiedono di investire su risorse o strumenti costosi.

La cosa più importante che vi si richiede è un atteggiamento umile e paziente. In effetti, non esiste una ricetta sempre valida per creare una landing page che funziona. Se una pagina di atterraggio converte oppure no, lo si vede sempre sul campo. Certo, alcune indicazioni generiche e buone un po’ per ogni occasione si possono anche dare. Ma la prova del nove la si ha sul campo, appunto. Perché le variabili in gioco sono le più disparate: il tipo di mercato, le abitudini online della nicchia, il prodotto o il servizio proposto nella pagina ecc. Occorre dunque essere umili, per accettare quando le nostre supposizioni vengono smentite dalla realtà dei test. E occorre essere pazienti, perché spesso le landing page vanno modificate più volte, prima che forniscano un conversion rate soddisfacente.

Che cos’è una landing page?

Prima di passare al vivo della trattazione, mi pare corretto dare la definizione di landing page e di conversion rate. D’altro canto, sono i protagonisti di questo mio articolo. Cominciamo allora proprio dalle pagine di atterraggio. In sostanza, che cos’è una landing page? È una speciale pagina web realizzata con l’obiettivo di convincere gli utenti che la leggono a eseguire un’azione di conversione (un acquisto, una richiesta preventivo, l’iscrizione a una newsletter, il download di un e-book gratuito ecc.). A una landing page si accede in genere dopo aver fatto clic su una email di una campagna di direct email marketing (DEM), su un banner pubblicitario o su un annuncio a pagamento di Google AdWords. Il bello delle pagine di atterraggio è che le azioni compiute su di esse dai visitatori sono tracciabili. Quindi, l’azienda può misurare con precisione qual è il ROI della singola campagna di web marketing intrapresa.

D’altro canto, che cos’è il conversion rate di una landing page? Mi pare azzeccata la definizione che ne dà Wikipedia: “Nel web marketing, il conversion rate è la percentuale di visitatori unici che hanno effettuato l’operazione desiderata visitando il sito”. O la pagina di atterraggio, restando nel caso della nostra trattazione.

A questo punto, prima di elencare i consigli su come creare landing page con un conversion rate così alto da generare un ROI soddisfacente, vi propongo la presentazione qui sotto. In essa si danno indicazioni su che cosa sono le pagine di atterraggio e, in modo sintetico ma preciso, si forniscono suggerimenti utili a una corretta progettazione di questi particolari strumenti di web marketing.

Per chi preferisce invece i video alle slide, ecco un filmato (che dura 15’59”) che spiega anche in questo caso che cosa sono le landing page con parole semplici. Nel video sono riportati anche consigli su come creare pagine di atterraggio efficaci. Trovo molto bella la parte in cui si spiega come ascoltare i propri clienti per capire che cosa vogliono e quali bisogni hanno. L’ascolto della propria nicchia di clienti è sempre indispensabile. In questo caso, aiuta a comprendere come creare pagine di vendita soddisfino i bisogni di un target specifico.

20 consigli per creare landing page che convertono

Ma ora entriamo nel vivo della nostra trattazione. Dopo avere definito che cos’è una landing page e il convertion rate, ecco a voi i miei venti consigli su come creare pagine d’atterraggio che convertono e che… fanno vendere! Ecco i migliori suggerimenti per progettare pagine di vendita online che effettivamente vi faranno guadagnare. (Come vedrete, progettare una pagina di atterraggio implica molte delle operazioni che fa chi vuole creare un sito web o vuole aprire un blog. In effetti, una landing page può addirittura diventare un mini sito).

Per creare landing page capaci di convertire… studia bene il tuo target

landing pageEcco uno dei capisaldi di qualsiasi tipo di comunicazione: per creare un messaggio efficace, devi metterti nei panni del tuo destinatario. E ciò vale anche se vuoi creare landing page.
Perciò, ogni volta che ti trovi a dover progettare una pagina di atterraggio, prima studia con precisione il target di consumatori o aziende a cui essa è destinata. Fatti domande del tipo: da dove arrivano i visitatori? Da un link su una email di una campagna di email marketing? Oppure da un link di una campagna di Google AdWords? Oppure da un link nella ricerca organica di Google? E poi: che cosa si aspettano di trovare i visitatori quando atterrano sulla tua pagina di vendita?
Rispondere a tutte queste domande ti aiuterà a immaginare la via migliore per progettare la pagina d’atterraggio e i relativi contenuti web.
Perché partire dallo studio del target è così indispensabile per la progettazione di una landing page? La risposta è semplice. Le pagine d’atterraggio sono solo strumenti. È la strategia in cui si inseriscono a renderle più o meno efficaci. Detto in altri termini: se la tua strategia è chiara, le tue landing page avranno le massime possibilità di generare un ROI. Se invece la tua strategia è confusa o addirittura inesistente, non ti aspettare conversioni miracolose e vendite record dalle tue pagine di atterraggio.
Insomma: prima di parlare di conversion rate, di tracciamento, di squeeze page, di landing page e di come aumentare le vendite online, studia bene la tua strategia. Le tattiche e le tecniche vengono dopo.

Per progettare landing page che convertono… scegli bene la USP

come creare landing pageUSP sta per unique selling proposition, cioè la proposta di valore – che è unica – da comunicare nella tua pagina di atterraggio.
In effetti, quando promuovi qualcosa, non devi bombardare il potenziale cliente con mille dettagli. Le vendite non si realizzano per accumulazione di concetti. Scegli invece un messaggio specifico, chiaro, potente e batti forte su di esso. La tua USP dev’essere il gancio per catturare l’attenzione dei lettori e convincerli della bontà della tua proposta commerciale.
Sembra facile dirlo a parole, vero? Peccato che tradurlo in una landing page che realizza vendite online sia difficilissimo! Per riuscire a essere efficace in questo, assicurati che la tua pagina di atterraggio specifichi bene quali sono i vantaggi per il cliente che derivano dall’acquisto del tuo prodotto o servizio. Parla innanzitutto dei benefici che avrà il cliente, e solo in un secondo momento delle caratteristiche di ciò che vendi. I benefici attirano l’attenzione e fanno vendere molto di più di un freddo elenco di caratteristiche. Per enunciare i benefici nella tua landing page, oltre al testo, puoi usare immagini e video. Ne parlerò più sotto.

Per realizzare pagine che vendono… scrivi contenuti rilevanti e persuasivi

pagina di atterraggioAlla fine, questa indicazione è una delle cose che contano di più per realizzare pagine di atterraggio con un tasso di conversione elevato. I contenuti che inserisci devono essere studiati molto accuratamente. Ogni frase, perfino ogni parola, non va scelta a caso, ma va ben pesata. Lo scopo è informare il lettore e spingerlo all’azione di conversione che tu vuoi che compia.
In questo senso, è utile far uso delle tecniche di copywriting persuasivo. In breve: i tuoi contenuti web devono essere perfettamente rilevanti per i tuoi obiettivi commerciali e devono anche saper coinvolgere le emozioni di chi legge. D’altro canto, si sa: le vendite sono anche un fattore che molto ha a che fare con le emozioni. Vale nel B2C come nel B2B.

Per creare landing page che vendono… da’ un messaggio coerente

convertion rateSi tratta di un aspetto estremamente importante, soprattutto se i tuoi potenziali clienti provengono dalle campagne pay-per-click di Google AdWords. In sostanza: accertati che il messaggio e i contenuti nella landing page siano perfettamente coerenti con l’annuncio sponsorizzato che gli utenti cliccano nelle SERP del motore di ricerca.
Per esempio, molte aziende commettono l’errore di parlare negli annunci pay-per-click di offerte su un dato prodotto e poi di linkare a essi una landing page che parla di un altro prodotto. Così facendo, pensano che l’utente web sia comunque abbastanza abile da trovare da solo le informazioni sul prodotto che gli interessa. Non è così. L’utente rimane invece spiazzato dall’incoerenza tra il messaggio cliccato e quello nella pagina di atterraggio. E ciò va a danno ovviamente della conversione. Quindi, garantisci sempre che tra il tuo annuncio pubblicitario a pagamento e la tua pagina di atterraggio ci sia il 100% della coerenza.

Per realizzare landing page che convertono… inserisci call to action evidenti

landing pageLe tue call to action devono essere piazzate in punti strategici della landing page. Devono cioè essere visibili molto bene. Dopo tutto, il loro compito è fondamentale: devono convertire, creare lead, vendere!
Come scrivere call to action di successo? Nei tuoi inviti all’azione da’ indicazioni chiare, brevi e perentorie ai tuoi potenziali clienti.
Per quanto concerne i dettagli per realizzare i pulsanti delle call to action: usa colori che contrastino bene tra di loro – per aumentare la leggibilità dei pulsanti –, adopera font ben leggibili per i caratteri e, come detto in precedenza, posiziona le call to action in punti della landing page che siano molto visibili (quindi, per esempio, sfrutta anche la parte alta della pagina web).
Un trucco: pare proprio che le call to action convertano meglio se sono inserite nella landing page sotto forma di pulsanti.

Per creare landing page ad alto CTR… da’ consigli utili

come creare landing pageFornire valore ai potenziali clienti è uno dei modi più efficaci per apparire autorevoli e affidabili. E quindi è una maniera per vendere di più.
In sostanza, ti propongo di inserire nelle landing page che metti online qualche consiglio, qualche piccolo suggerimento rivolto al pubblico della nicchia che costituisce il target della tua azione di web marketing.
Insomma: se dai qualche dritta gratuita a chi ti legge, sarai riuscito a creare valore. E le persone o le aziende capaci di creare valore per gli altri o per i consumatori sono sempre apprezzate. E la ricompensa per chi sa creare quel valore sai qual è? È presto detto: i consumatori daranno a te i loro soldi e non alla concorrenza. Questo è uno dei segreti su come fare soldi sul web con un piccolo sforzo in più.

Per progettare landing page che vendono… bilancia contenuti e immagini

pagine di atterraggioChe significa? Una pagina che converte ha bisogno sia di testo che di immagini. Saper dare il giusto spazio a entrambi gli elementi, evitando che uno prevalga sull’altro, a volte costituisce il segreto per creare pagine di atterraggio che generano alti tassi di conversione. (Qui sotto trovi un’infografica – clicca per ingrandirla – che dà un’idea della suddivisione degli spazi in una landing page ottimale).
Per esempio, le immagini possono alleggerire quelle aree delle landing page che devono contenere molto testo. In questi casi, le immagini costringono i testi a stare in colonne più “magre”, a tutto vantaggio della leggibilità. Questo perché le colonne di testo corte, come insegna il giornalismo, sono più leggibili di quelle larghe.
Attenzione che il ruolo delle immagini possono svolgerlo anche i video. Di più: esistono ricerche che indicano che inserire un video in una landing page fa impennare il tasso di conversione. Ciò vale per esempio per quei filmati che mostrano agli utenti come si usa il prodotto pubblicizzato.

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Per creare landing page che vendono… scegli le immagini giuste

creare landing pagePer la scelta delle immagini si può dire questo: nelle tue landing page devono trovare posto immagini che aiutino la comprensione della tua offerta, che illustrino meglio il messaggio che vuoi trasmettere al tuo target. Quindi, per carità, non scegliere a caso le immagini per le tue pagine d’atterraggio!
Le immagini hanno un’immediatezza comunicativa che le parole non hanno. Ricordati perciò che è utile investire tempo e risorse sulle immagini e, in particolare, sulle fotografie dei prodotti. Spesso una bella foto ha un ruolo di primo piano per spingere le conversioni nella landing page. Al contrario, fotografie anonime – se non addirittura sciatte – non aiuteranno certo a valorizzare il prodotto o il servizio che la tua azienda promuove o vende online.

Se vuoi creare landing page che convertono… usa le liste puntate e numerate

tasso di conversioneLo scopo di una landing page è quello di persuadere i lettori. Ma una comunicazione è tanto più persuasiva quanto più è chiara (più sotto troverai un consiglio su come scrivere testi chiari per le tue pagine di atterraggio).
Le liste puntate o numerate hanno una grande importanza nel rendere più chiari i testi. Perché mettono ordine nel discorso, anche a livello di formattazione nella pagina web. In altre parole: le liste attraggono l’attenzione degli utenti web che se le trovano davanti, spingendoli alla lettura di ciò che contengono.
Quindi, va da sé che i tuoi elenchi puntati o numerati debbano contenere informazioni importanti per i potenziali lead o clienti. Per esempio, una buona pratica è quella di inserire nelle liste i vantaggi che le persone otterranno se aderiranno alla proposta commerciale della tua offerta.

Se desideri creare landing page ad alto CTR… ricordati della web usability

landing pageL’usabilità è un elemento fondamentale per la progettazione di pagine di atterraggio che funzionano. Prevedere un layout usabile per una pagina web significa dotarla di un layout user friendly. Il che, a sua volta, vuol dire che un visitatore che entri in quella landing page non dovrà spendere energie mentali inutili per capire come navigarla. Tutti i comandi di navigazioni gli sembreranno facili da usare e si troverà perfettamente a proprio agio nel leggere i contenuti web e nel compiere le operazioni che riterrà di portare a termine.
Pensaci un attimo: progettare landing page usabili conviene anche a te, perché l’usabilità porta a un numero maggiore di conversioni, di lead e di vendite online. In poche parole: la web usability è grande amica del ROI!

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Per creare landing page che convertono… usa le leve emozionali

come creare landing pageParlare al cervello delle persone va bene, ma mai scordarsi di parlare anche alle loro emozioni. Ma come inserire le emozioni in una landing page? Beh, possono trovare posto nei testi dei tuoi contenuti, nelle immagini che decidi di pubblicare, nei video che corredano la tua proposta commerciale.
Diversi test condotti un po’ in ogni Paese dimostrano che gli utenti web che leggono una pagina di atterraggio reagiscono positivamente ai contenuti che suscitano coinvolgimento emotivo. Per esempio, puoi giocare sul fatto che, se i lettori non agiscono come la tua landing page suggerisce loro, potranno perdere dei vantaggi irripetibili. In genere, mettere le persone di fronte al rischio di perdere un’occasione è una potente spinta a cogliere quell’occasione! Guarda per esempio ciò che fanno le compagnie di assicurazioni nelle loro pagine di vendita: il loro obiettivo è quello di stimolare la tua ansia, mettendoti davanti ai rischi che corri se non sei previdente.
Un’altra potente leva emozionale nelle landing page è il fattore tempo. Qualche esempio: “Hai solo 7 giorni per sfruttare la promozione!”, “Lo sconto è riservato solo a chi si iscriverà entro la fine del mese”, “Hai solo 15 giorni per cogliere i vantaggi di questa offerta online!”.

Per realizzare landing page che vendono… scrivi semplice

landing page efficaciLa semplicità vince sempre. Soprattutto quando devi comunicare un’offerta commerciale attraverso una landing page a qualcuno che, come spesso capita, non ti conosce e nemmeno ha mai sentito parlare della tua azienda e dei suoi prodotti o servizi.
Come si fa a scrivere semplice? Ti do alcuni consigli sparsi. Fa’ in modo che le tue frasi siano brevi: più una frase è corta e più è comprensibile. Evita gli aggettivi e gli avverbi inutili. Non usare giri di parole: va’ sempre dritto al nocciolo del discorso nei testi delle tue landing page. Non usare acronimi o sigle, a meno che non sia proprio necessario e che il tuo target le conosca bene almeno quanto te. Non far uso di giochi di parole: sono inutili fuochi d’artificio che non aggiungono alcunché all’efficacia della tua comunicazione. Infine, leggi e rileggi ciò che hai scritto: se esiste un modo più chiaro di dirlo, riformula il tuo scritto in quel modo!

Se vuoi creare landing page che interessano il target… elimina ogni distrazione

creare landing pageIl tuo unico obiettivo nel creare una pagina di atterraggio dev’essere il seguente: mettere i consumatori nelle condizioni ideali per fare clic e diventare lead o clienti! Insomma: il tuo scopo è convertire, e farlo con tassi di conversione degni di un ROI stellare!
Per guadagnare la massima attenzione da parte dei tuoi utenti web, devi eliminare qualsiasi elemento di distrazione dalle tue landing page. La distrazione si insinua in una cattiva progettazione dei link, dei widget e perfino della navigazione!
Per aiutarti a capire che cosa funziona e che cosa no nelle tue pagine di vendita, è necessario che tu faccia dei test. Il web marketing in effetti non ha ricette sempre valide per qualsiasi settore. Ciò che fa ottenere numerose conversioni a una pagina di atterraggio lo decide solo l’esperienza sul campo.
Ad ogni modo, ricorda: se distrai gli utenti web delle tue landing page, puoi dire addio al tuo sogno di guadagnare soldi sul web.

Per realizzare landing page con alto CTR… non chiedere troppe informazioni

come creare landing pageQuesto è vero soprattutto per i moduli di contatto presenti nelle tue pagine di atterraggio. In effetti, alla gente non piace dare in giro i propri dati personali, e men che meno le piace farlo su Internet. Non a caso, alcune ricerche hanno evidenziano che il tasso di conversione di un modulo di una landing page è funzione del numero di dati che richiede agli utenti web. Per la serie: meno dati pretendi, più il tasso di conversione del modulo si alza.
Perciò, nei tuoi moduli online, limitati a chiedere solo le informazioni strettamente necessarie, come per esempio il nome, l’indirizzo e-mail e il numero di telefono. Se nel form della tua landing page chiedi troppo, il consumatore lo avvertirà come un’intrusione e la tua vendita sul web sarà in serio pericolo!

Per creare landing page che vendono… ispira fiducia

landing pageLa fiducia può essere costruita in tanti modi. Perché è così importante avere la fiducia del consumatore nel web marketing? Ma perché si è visto che, nel caso specifico delle landing page, il tasso di conversione è direttamente proporzionale a quanto il brand o la PMI sono reputate autorevoli agli occhi dei lettori. Quindi, costruire un rapporto basato sulla fiducia è un modo molto efficace di mettere i consumatori a loro agio e di… predisporli più favorevolmente a tutte quelle azioni che li separeranno dai loro soldi! 🙂
Al contrario, se attraverso la tua pagina non riuscirai a creare fiducia, le tue azioni di lead generation o di vendite online saranno a grave rischio di insuccesso.
Un trucco semplice per suscitare fiducia nella landing page? Metti il logo aziendale nella tua pagina. Inserire il tuo logo significa che ci stai mettendo la faccia, che non hai alcunché da nascondere!
Un altro consiglio d’oro: scrivi in italiano perfetto, evitando qualsiasi errore ortografico ed errore grammaticale.

Se vuoi creare landing page che macinano utili… tutela la privacy

convertion rateUso un eufemismo: le persone non amano che la loro privacy sia violata. Su questi temi esiste anche una legge, che ha implicazioni penali per i trasgressori.
Perciò, ogni volta che progetti una landing page per una campagna, fa’ in modo che in essa sia presente un link che conduca a una pagina web dedicata interamente a come gestisci la privacy dei tuoi lettori e dei tuoi clienti.
Per esempio, è fondamentale che tu indichi come ti comporterai con i dati personali che gli utenti web ti affideranno. Per essere ancor più specifici: indica come userai gli indirizzi email di chi ti contatterà attraverso il form della landing page. Specifica chiaramente che i tuoi intenti sono trasparenti e professionali. Cioè che la tua gestione degli indirizzi di posta elettronica delle persone non sarà riconducibile in alcun modo ad attività di spam. Tue o di terzi.

Per creare landing page che vendono… fa’ parlare i testimonial

landing page efficaceChi sono i testimonial? Sono persone che hanno già aderito in passato alle tue offerte commerciali e che le hanno particolarmente apprezzate.
Usare nelle landing page le testimonianze di clienti affezionati dà alle tue pagine d’atterraggio una forza persuasiva eccezionale. Questo perché i potenziali clienti sono molto attenti alle opinioni di chi è diventato tuo cliente in passato. Di conseguenza, citare nelle tue pagine web commerciali le parole di alcuni consumatori soddisfatti dei tuoi prodotti o servizi fa alzare il tasso di conversione in maniera sensibile.
Una cosa che funziona piuttosto bene in questo senso è inserire nella landing page un widget che mostri quanti sono i fan della pagina dell’azienda su Facebook (soprattutto se sono un numero considerevole). Un’azione di questo tipo aumenta senz’altro la fiducia delle persone nell’azienda.

Per progettare landing page che davvero convertono… sii semplice

pagina di atterraggioTraduzione: non incasinare le cose! Ciò vale sia a livello dei contenuti che a livello del layout della pagina di atterraggio.
Ricorda che la semplicità è sempre la miglior scelta quando si parla di creare qualcosa che abbia un uso nel web marketing e, in particolare, nell’e-mail marketing e nell’e-commerce.
Per essere semplice, tieni presenti le regole della web usability e del web writing. Come già detto al punto 2, scegli bene la tua USP. E organizza con raziocinio i contenuti, la grafica e gli elementi di navigazione all’interno della landing page. Tutto deve essere pensato affinché sia funzionale alla conversione, e il potenziale cliente sia guidato passo per passo verso di essa.
In quest’ottica, vale il detto che “meno è di più”. Cioè: piuttosto che sovraccaricare la landing page di elementi – troppo testo, troppi link, grafica troppo invadente –, scegli la sobrietà. Le pagine di atterraggio semplici sono molto più leggibili e comprensibili di quelle sovraccariche, e in genere ciò le conduce ad avere tassi di conversione più elevati.

Se vuoi creare landing page che ti portano vendite… abbassa il tempo di caricamento delle pagine

come creare landing pageIl tempo di caricamento delle pagine web è un fattore che incide moltissimo sull’usabilità dei siti. Di riflesso, ha un’incidenza anche sulla web usability delle landing page. Il che significa che devi lavorare all’ottimizzazione della velocità di caricamento delle tue pagine d’atterraggio. Perché pagine web lente a caricarsi ottengono l’unico obiettivo di far scappare i visitatori, che sono notoriamente poco pazienti. E si sa: sul web, la concorrenza è a un solo clic di distanza.
Vale la pena di ribadirlo: gli utenti di Internet sono parecchio impazienti: desiderano che un sito web si carichi istantaneamente o giù di lì. Perciò, puoi avere anche una landing page perfetta, con un tasso di conversione potenzialmente stratosferico, ma se è lenta a caricarsi la gente la abbandonerà in men che non si dica. Quindi, fa’ sempre in modo che le tue pagine di atterraggio si carichino il più velocemente possibile.

Se desideri creare landing page che convertono davvero… fa’ dei test

landing pageLo si è già detto: si possono dare indicazioni di massima su come creare un landing page che converte – per esempio, quelle che stai leggendo –, ma non esiste un’unica ricetta, valida in ogni occasione e per ogni settore commerciale. Ciò che funziona per una nicchia può infatti non funzionare per un’altra. È normale e piuttosto frequente: gli esperti nella progettazione e nella realizzazione di campagne DEM che si appoggiano a delle pagine di vendita possono testimoniarlo.
Pertanto, è indispensabile che, prima di far partire una qualsiasi azione di web marketing che sfrutti le pagine di atterraggio, vengano condotti vari test anche su queste ultime. Perché ciò che funziona davvero – vale a dire ciò che fa ottenere conversioni, vendite e ROI elevati – lo si vede solo nell’esperienza pratica. Quindi, largo ai test.
Ecco una presentazione che spiega perché testare è importante e che riporta alcuni case study su come si fanno gli A/B test sulle landing page:

Landing page: gli errori più comuni da evitare

Malgrado le landing page siano un tema tutt’altro che inusuale nel web marketing e, in particolare, nell’email marketing, spesso si vedono pagine d’atterraggio con errori di progettazione grossolani, che praticamente ne azzerano il conversion rate e le vendite.

In genere, l’errore più grande che si possa commettere nella progettazione di una landing page o di una squeeze page affonda nel marketing. L’azienda è infatti spesso convinta che il prodotto (o il servizio) che propone al mercato sia così buono da non aver bisogno di una promozione. Ciò si riflette nell’investire poca attenzione nella progettazione delle pagine di atterraggio delle proprie campagne di email marketing o delle proprie azioni attraverso Google AdWords. È ovviamente un errore grave. Le landing page, per tutto quanto spigato fin qui, contano. Eccome se contano. Quindi, vale sempre la pena di progettarle con cura, mirando a ottenere il tasso di conversione più alto possibile.

Eccovi un breve elenco degli errori più comuni commessi dai progettisti delle pagine di atterraggio. È bene aver cura di evitare nella maniera più assoluta questi sbagli progettuali.

  • Non esiste una landing page

    Dopo aver fatto clic su un banner pubblicitario, su un annuncio sponsorizzato nei motori di ricerca o su una email di una campagna DEM, gli utenti web vengono portati sulla home page del sito web aziendale. Oppure su una pagina interna dello stesso sito. Un errore mortifero: i potenziali clienti sono disorientati e rinunciano a cercare da soli le informazioni sul prodotto o sul servizio a cui erano interessati.

  • La comunicazione nella pagina è sciatta

    Cioè: la pagina di atterraggio è scritta con uno stile dimesso, presenta parecchi refusi ortografici o grammaticali, contiene call to action che non comunicano in modo persuasivo. Chi mai passerebbe all’azione, facendo un acquisto, viste queste premesse?

  • La landing page è incoerente con l’annuncio

    In breve: l’utente web clicca il link o il banner pubblicitario e arriva su una landing page che parla di tutt’altro prodotto o di tutt’altro servizio. Oppure parla dell’azienda, come se ne potrebbe parlare nella pagina “Chi siamo” del sito web istituzionale.

  • La pagina non esprime i benefici per il target

    Anziché parlare dei vantaggi che i clienti del prodotto o del servizio ne ricaverebbero, la pagina di atterraggio si concentra unicamente nel descrivere le caratteristiche e le specifiche tecniche del prodotto o del servizio venduto in essa.

  • La landing page parla in “marketese”

    Gli utenti web non sono interessati a leggere informazioni scritte con un linguaggio autoreferenziale o con il gergo del marketing (il cosiddetto marketese). Che il venditore dichiari nella landing page di essere leader di mercato è oramai una cosa che non impressiona più alcuno, perché tutti dicono di esserlo!

  • Nella pagina di vendita ci sono link esterni

    Inserire un link esterno significa invitare gli utenti a uscire dalla pagina di atterraggio e ad andare altrove nel web. Ecco, in questi casi, puoi dire addio alla misurazione del tuo ROI, se non addirittura all’efficacia della tua campagna di web marketing!

  • La call to action della landing page è “sotto la piega”

    Gli utenti online non amano scorrere verticalmente le landing page. Quindi è saggio che la tua call to action si trovi “sopra la piega”, cioè nella parte visibile a monitor senza ricorrere allo scorrimento verticale della pagina web. Perciò, non nasconderla in fondo alla pagina d’atterraggio, altrimenti i lettori non la troveranno!

Se vuoi saperne di più sugli errori che è possibile fare su una landing page, ti consiglio di guardare l’eccellente video qui di seguito (che dura 59’34”). Nel filamto vengono spiegati ben venti errori che uccidono le conversioni delle tue pagine di atterraggio e le soluzioni per evitarli.

Considerazioni finali sulle pagine di atterraggio

Questi erano i miei venti consigli su come creare landing page con un conversion rate che sia quantomeno accettabile. Come si può vedere, non si tratta di suggerimenti trascendentali. Chiunque abbia un po’ di tempo a disposizione e la voglia di implementarli può ricorrervi, migliorando così i risultati delle proprie campagne di email marketing che fanno uso di pagine di atterraggio.

E tu che cosa ne pensi? A tuo giudizio, la lista di indicazioni che ho fornito può essere in qualche modo arricchita con qualche altro punto? Se sì, quali sono le altre considerazioni che aggiungeresti per creare pagine di atterraggio con un buon tasso di conversione?

Dai, lascia un commento qui sotto e condividi con tutti noi quali sono, secondo te, le pratiche migliori per creare landing page o squeeze page che convertono e che ripagano le aziende con un ROI soddisfacente!

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landing page che vendonoQuesto post su come progettare landing page, opt-in e squeeze page che funzionano è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono autore di Scrivere per il web 2.0.
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