Sotto i riflettori ci sono sempre i soliti nomi: Facebook, YouTube, LinkedIn e Instagram. Nessuno parla più di Twitter. Eppure è ancora uno dei social network più conosciuti e usati al mondo.
Sì, certo, ha attraversato vari momenti di difficoltà negli ultimi anni. Tuttora pare in stallo. Anzi: sembrerebbe in leggera decrescita. Poco più di un anno fa, si diceva perfino che fosse in vendita, ma che non ci fossero compratori disposto a rilevarlo. Queste le voci. Ma oggi? Come vanno le cose oggi?
Beh, a guardare i dati di Statista, tutto sommato sembrerebbe che Twitter tenga botta. Vale a dire che non è poi messo così male a livello di gradimento globale. Però, non si può certamente parlare di uno stato di salute invidiabile. I social che “vanno” sono oggettivamente altri. Ma lasciamo parlare le statistiche più recenti. Cominciamo da qui: quanti utenti ha Twitter nel mondo?
I dati indicano che la piattaforma tende a un leggero calo. Ad oggi, sono circa 321 milioni gli internauti che hanno un profilo personale sul social dei tweet e che sono attivi su base mensile. Siamo sicuramente lontani dai quasi 2,3 miliardi di utenti di Facebook e dal miliardo e novecento milioni di YouTube.
Quali sono le nazioni con il più alto numero di utenti su Twitter? Ecco la parte alta della classifica (sempre da Statista):
- Gli USA hanno oltre 47 milioni di utenti
- Il Giappone 38,6 milioni
- La Gran Bretagna 13,6 milioni
- L’Arabia Saudita 11,27 milioni
- La Turchia 9 milioni
- Il Brasile 8,57 milioni
- L’India 7,65 milioni
- Il Messico 7,22 milioni
- L’Indonesia 6,43 milioni
- La Spagna poco più di 6 milioni
E l’Italia? Qui da noi, pare che gli utenti del mezzo siano poco meno di 6 milioni (ma le stime del dato oscillano in maniera sostanziale da una fonte all’altra).
Quali sono i profili che hanno più follower nel mondo? La classica la trovi qui, ma ti anticipo che i primi tre sono: Katy Perry (che ha circa 107 milioni di follower), Justin Bieber (oltre 105 milioni di fan) e Barack Obama (un po’ più di 104 milioni di seguaci).
E ora la domanda più delicata tra tutte: vale la pena nel 2019 essere su Twitter? Sì, se conosci bene il suo funzionamento e, soprattutto, hai una strategia per sfruttare questo social. In altri termini: se sei un’azienda o un libero professionista e i tuoi potenziali clienti sono su Twitter, è utile che studi una contest strategy per intercettarli. Altrimenti, meglio che lasci perdere. Questa, del resto, è la logica di base per decidere se essere presenti o no su un qualunque social network: se sulla piattaforma ci sono anche i tuoi potenziali clienti, vale la pena presidiarla. In caso contrario, stai investendo risorse in azioni che sono poco produttive. Il che significa che stai sottraendo tempo, energie e soldi ad altri canali, che invece potrebbero darti più ritorni.
E tu, che cosa ne pensi? Sei un utente di Twitter? La tua azienda è presente sulla piattaforma? A tuo modo di vedere, che fine farà questo social? Si riprenderà oppure è destinato a una lunga e lenta agonia? Lascia un commento qui sotto per condividere con noi la tua opinione!
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Questo post sullo stato di salute di Twitter e se convenga ancora usarlo nel 2019 è stato scritto da Alessandro Scuratti, content marketing specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono anche l’autore di Scrivere per il web 2.0.
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