Ogni singolo social network è un mezzo di comunicazione online che ha caratteristiche specifiche. Non esiste pertanto una modalità di comunicazione che vada bene indistintamente per tutti i canali sociali. Un’azienda dovrebbe quindi personalizzare i propri interventi tenendo conto delle caratteristiche delle singole piattaforme sociali.
In questo post, parlerò dei tre social network attualmente più usati dagli utenti del web. Mi riferisco a Facebook, a Twitter e a Google Plus. Tratteggerò brevemente le caratteristiche di ognuno dei tre e detterò alcune linee guida per rendere la tua comunicazione più efficace su di essi. In breve: per ognuno dei tre social network in questione, ti darò qualche idea perché tu possa creare una linea editoriale efficace per la tua azienda.
Sarò monotono, ma insisto su un punto: non trascurare mai il fatto che i social network sono strumenti di comunicazione online che presentano differenze sostanziali tra di essi. È quindi un errore scrivere un aggiornamento di stato e poi condividerlo senza alcuna modifica sui vari social network su cui sei presente. Ripeto: la parola d’ordine è differenziarsi!
Un’altra cosa a cui fare attenzione. Quelle che ti darò sono indicazioni di massima. Ma ciò che funziona lo dice solo la pratica. Pertanto, il mio consiglio propedeutico è quello di investire tempo per sperimentare. Vedrai tu stesso ciò che è efficace sullo specifico social network, tenendo anche conto della nicchia a cui ti rivolgi e del mercato in cui operi. Insomma: qualche dritta la si può anche dare, ma non esistono ricette che, a priori, si dimostrino sempre vincenti e valide per tutti i casi.
Andiamo ora a elencare le considerazioni che possono contribuire ad aiutare un’azienda a progettare la propria linea editoriale su Facebook, su Twitter e su Google Plus.
Facebook: considerazioni per decidere il piano editoriale
- Che fanno abitualmente gli utenti su Facebook? Facebook è un social network dedicato al tempo libero. Per dirla ancor più chiaramente: su Facebook si cazzeggia! 🙂
- Che tono usare su Facebook? Sii spiritoso e creativo.
- Quali contenuti condividere? Funzionano bene le immagini che colpiscono l’attenzione, le foto con scritte, i video.
- Quale frequenza di pubblicazione su Facebook? Beh, io direi che la risposta dipende dall’analisi del target specifico che si vuole sensibilizzare. In linea di massima, non è sbagliato pubblicare 4-5 post nell’arco della giornata.
- Quanto scrivere? I post non dovrebbero essere troppo lunghi, e i contenuti dovrebbero far appello alle emozioni di chi legge. È certamente possibile per un’azienda promuovere i propri prodotti su Facebook, basta che si ricordi di evitare le promozioni troppo sfacciate e di usare un briciolo di senso dell’umorismo nelle comunicazioni commerciali. Il content marketing su Facebook è un misto tra contenuti di valore e un sano humour.
- Come scrivere? Parola d’ordine: creare valore per i fan! Che è poi la parola d’ordine per qualsiasi attività di comunicazione sui social network. Nello specifico, scrivi per creare engagement, cioè coinvolgimento e interazione. Alcuni suggerimenti: crea dei quiz, dei giochi per verificare le abilità, dei concorsi a premi. Ecco, quando scrivi su Facebook è particolarmente utile che tu ti ricordi che esiste il viral marketing! 🙂 E poi: su Facebook puoi comunicare gli eventi a cui l’azienda partecipa, pubblicandone le foto. Ma non solo: puoi comunicare le notizie uscite sulla stampa che riguardano l’azienda, sfruttare le eventuali stagionalità (Natale, le vacanze estive, San Valentino ecc.), pubblicare promozioni dedicate esclusivamente agli utenti di Facebook.
- Un suggerimento. Pare che un buon modo per ottenere qualcosa da qualcuno sia… chiederglielo! 🙂 Perciò, chiedi spesso ai tuoi fan su Facebook di intervenire, mettere un link, condividere ecc. Questa dritta funziona anche per Twitter!
Twitter: considerazioni per decidere il piano editoriale
- Che fanno gli utenti abitualmente su Twitter? Questo è il social network dedicato all’informazione, anche professionale. Perciò, su Twitter, trovi chi vuol rimanere informato sugli argomenti delle nicchie che gli interessano.
- Che tono usare su Twitter? In linea di massima, è bene usare un tono asciutto, concreto, professionale.
- Quali contenuti condividere su questo social network? Dato che su Twitter c’è un limite di caratteri da non superare nei tweet, non c’è molto margine operativo. Da’ la notizia che vuoi comunicare in modo semplice e diretto, e poi indica un link che rinvii a essa (o al contenuto del tuo sito web istituzionale o al post del tuo blog aziendale). Puoi anche allegare un’immagine o una fotografia.
- Quale frequenza di pubblicazione tenere su Twitter? Direi una decina di tweet al giorno, tutti i giorni, soprattutto negli orari lavorativi.
- Quanto scrivere su Twitter? Come detto sopra, un tweet è uno spazio testuale limitato, quindi occorre essere sintetici al massimo!
- Qualche consiglio per creare contenuti di alta qualità su questo social network? Come detto già per Facebook, cerca di creare valore per chi ti segue. Nel caso di Twitter, ciò significa soprattutto dare news di grande rilevanza e utilità. Cerca di retwittare i contenuti prodotti dai tuoi follower (soprattutto quando parlano in termini positivi dei tuoi prodotti e servizi): ciò creerà engagement tra te e chi ti segue! Su Twitter puoi promuovere ovviamente i tuoi prodotti e servizi, dedicando in particolare offerte speciali agli utenti di questo mezzo di comunicazione online. Inoltre, un social network come Twitter si presta molto bene a trasmettere news che riguardano l’azienda, come per esempio quelle pubblicate in articoli di testate o in post di blog.
Google Plus: considerazioni per decidere il piano editoriale
- Che fanno gli utenti abitualmente su Google Plus? Agli inizi, questo social network era una piattaforma che raggruppava quasi solamente professionisti – soprattutto in ambito tecnologico – che volevano tenersi aggiornati sulle news del loro settore professionale. Da un po’, si può vedere che su Google Plus c’è spazio anche per il divertimento. Non mi credi? Prova a fare un giro tra i “Temi caldi” proposti!
- Che tono usare su Google Plus? Dipende dai tuoi obiettivi. In linea di massima, potrei consigliarti di assumere un tono aperto al confronto, cioè un tono che abbia per obiettivo il generare una discussione intorno ai tuoi post. Aggiungi alla ricetta un pizzico di professionalità e un po’ di sano umorismo.
- Quali contenuti condividere? Google Plus si presta alla condivisione di infografiche, video, immagini, fotografie ecc.
- Quale frequenza di pubblicazione adottare su questo social network? Io direi più o meno quella di Facebook, e cioè 4-5 post al giorno.
- Quali sono i consigli per usare questo strumento online con profitto? Google Plus si presta molto bene a condividere contenuti che provengono dal sito web aziendale e dal blog aziendale (c’è anche una valenza SEO in questo!). Secondo me, su Google Plus possono funzionare bene i tutorial e le guide che spiegano come usare un prodotto o un servizio dell’azienda. Poi, sfruttando il fatto che questo social network è un luogo aperto alle discussioni, un community manager dovrebbe incoraggiare il confronto degli utenti attorno a temi di grande interesse (per gli utenti ma anche per l’azienda!). Non esitare quindi a fare domande alla community che ti segue, per identificare i suoi bisogni e produrre, di conseguenza, contenuti di qualità che li soddisfino!
Ecco, queste le raccomandazioni che mi sento di darti per stabilire il tuo piano editoriale su questi tre fondamentali social network. Ah, dimenticavo una cosa importantissima: fa uso nei tuoi contenuti degli hashtag! Sono un mezzo potente per farti trovare dagli utenti di Facebook, Twitter e Google Plus in mezzo a mille altri contenuti!
E tu, che cosa ne pensi di questi miei consigli? Più in generale, hai dei suggerimenti da dare affinché un’azienda possa decidere la propria linea editoriale su questi social network? Lascia un commento qui sotto e di’ la tua!
Mi sembri la persona giusta cui “confidare” i miei dubbi. Ho aperto un blog (di cucina) e poi l’ho lasciato fermo al solo inserimento della foto di testata. Perchè. Perchè mi sono venuti migliaia di dubbi rispetto quella che era la mia volontà di partenza. Ho accarezzato l’idea di aprire un mio blog per anni, attratta dai tanti che frequentavo, e proprio quando ho deciso e sono partita… mi sono arenata. Per due motivi: uno, per le difficoltà che ho incontrato (possibile che io sia l’unica?) ad usare wordpress, e sì che io lavoro in un settore in cui mi destreggio piuttosto bene fra programmi di grafica e di impaginazione, eppure ammetto di essere in difficoltà, e mi domando: tutte queste pensionate o casalinghe che hanno blog di cucina affermati possibile davvero che facciano tutto da sole? due, perchè questo obbligatorio uso dei social mi sconcerta, capisco facebook, ma che sia obbligatorio seguirne diversi in contemporanea mi fa capire che chi come me ha un lavoro e pensava al blog come ad un diversivo deve cambiare il proprio punto focale, cioè non possono più essere le mie ricette la base del mio ragionamento, ma devo impormi di impiegare più tempo di quello che ho e di essere presente sui social mirando al numero di iscritti o di mi piace se voglio dare un senso al mio blog.
Mi sono chiesta spesso in questi giorni: sarebbe stato più semplice entrare in questo mondo 6-7 anni fa? O è solo che io ho frainteso, e basta? Avevo un’idea semplice, o credevo lo fosse, ma ora capisco che non mi sono accorta di questa evoluzione social-commerciale del mondo dei blog (di cucina, meglio specificarlo).
Lo so, è uno sfogo. Ma puoi considerarlo una testimonianza.
Ciao Catia,
Grazie di questa tua testimonianza così sincera. Cerco di darti una risposta costruttiva.
Ci sono molti modi di essere blogger. C’è il blogger che lo fa di mestiere, e che quindi deve fare un sacco di cose: curare il blog, conoscere la SEO, essere presente su tutti i social network che contano per gli utenti della sua nicchia ecc. Questo è un gran lavoraccio, concordo con te.
Poi, ci sono i blogger che non hanno l’ansia di macinare numeri e di tentare di monetizzare il loro lavoro (e tra questi mi pare di capire che ti collochi tu).
Alla luce di ciò, il primo suggerimento che ti do è quello di continuare a bloggare per divertimento. Se a un bambino che tira i primi calci a un pallone chiedi di emulare Maradona, lo distruggerai. Perciò, blogga, divertiti e non pensare ad altro.
Il tempo dirà.
In questo senso, se proprio vuoi e se hai tempo, apri al limite una fan page su Facebook. Facebook è un social network in cui ci si va nel tempo libero, e direi che ciò combacia bene con un blog di cucina. Ma ripeto: apri la fan page giusto se non ti dà noia gestirla.
Da ultimo, non ti scoraggiare con WordPress: probabilmente, hai solo bisogno di masticarlo un po’. C’è un libro, “Crea il tuo blog con WordPress”, di Tiziano Fogliata, che è molto ben fatto e che ti dice tutto quello che ti serve per fare le operazioni che servono a te.
Coraggio! 😀
Un salutone!