Circle Count ha pubblicato un’utile infografica – a destra, cliccaci sopra per ingrandirla – su come aumentare l’engagement dei nostri profili su Google Plus. I consigli forniti si basano sull’osservazione di quasi nove milioni di post pubblicati su circa diecimila pagine aziendali o profili personali.
Insomma: quelle che trovate qui sotto sono le dritte per ottenere più +1, più condivisioni e più commenti dagli utenti di questo social network. Vale perciò la pena di leggere e valutare – confrontandole con la propria esperienza personale – le indicazioni che l’infografica ci passa.
In effetti, il sogno di qualsiasi community manager o di chiunque voglia fare social media marketing o personal branding efficace è quello di riuscire a coinvolgere il pubblico della propria nicchia. E di riuscire a ritagliarsi visibilità sui social network più importanti: Facebook, Twitter, LinkedIn e – per l’appunto – Google+. Tra l’altro, Google+ è una piattaforma sociale che è importantissima anche in chiave di search engine optimization.
Su queste premesse, il mio primo consiglio è quello di fare la massima attenzione a quanto stiamo per leggere: si tratta di indicazioni su cui val la pena riflettere. Soprattutto se si gestisce il profilo aziendale su Google Plus per un brand o per una PMI!
Ecco dunque quali sono i suggerimenti per ottenere più engagement sulle nostre pagine aziendali o sui nostri profili personali sul social network di Google!
- Cominciamo con il prendere in considerazione che tipo di contenuti formano il campione dei quasi nove milioni di aggiornamenti di stato osservati. Il 57% è costituito da fotografie, il 27% da link, l’8% da video, il 6% da testo e il 2% da altri tipi di contenuti multimediali. Ecco, già questo vi può dare l’idea di come le immagini facciano la voce grossa anche su Google Plus!
- Quali tipi di contenuti web funzionano meglio su Google Plus? Le fotografie ricevono il maggior numero di commenti, di +1 e di condivisioni. Il secondo posto della classifica dei +1 va ai testi e il terzo va ai video. Il secondo posto della classifica dei commenti è andato invece ai testi, mentre il terzo è andato agli eventi. Per quanto riguarda le condivisioni, la seconda piazza è dei video e la terza è degli eventi.
- Qual è il tipo di post più performante, rispetto alla media complessiva di tutti i tipi di post? Anche qui vincono le fotografie, che ottengono il 149% in più di +1, il 136% in più di commenti e il 133% in più di condivisioni, sempre rispetto alla media di tutti i post considerati.
- La lunghezza di un post su Google+ influenza l’engagement degli utenti che lo leggono? La risposta è sì. In particolare, i post più lunghi di 100 caratteri ottengono generalmente risultati di engagement migliori di quelli più corti di 100 caratteri.
- Per concludere, un paio di consigli finali su come aumentare l’engagement legato ai nostri profili su Google+.
Il primo è questo: i post che contengono fotografie – e questo vale anche per le GIF animate – e che sono accompagnati da un testo di più di 100 caratteri sono considerati l’optimum per ottenere un alto livello di engagement da parte del pubblico.
Il secondo suggerimento è il seguente: i post di solo testo – indipendentemente che abbiano più o meno di 100 caratteri – vanno benone per ottenere un maggior numero di +1 e di commenti su Google+, ma non ottengono un buon numero di condivisioni.
Ecco, questi erano i suggerimenti contenuti nell’infografica per fare social media marketing efficace su Google Plus. Tienili in conto! Non solo se sei un utente che vuol fare personal branding sul proprio profilo su G+, ma soprattutto se sei un brand o una PMI e desideri ottenere più engagement e ampliare il tuo business!
E tu, che cosa ne pensi di questi dati statistici? A tuo giudizio, si tratta di indicazioni realmente valide? E lo sono anche per il web italiano? Più in generale – per quella che è la tua esperienza sul campo –, quali sono i consigli più efficaci per ricevere più commenti, più condivisioni e più +1 su Google+? In estrema sintesi: come possiamo aumentare l’engagement sui nostri profili e sulle pagine aziendali quando usiamo il social network di Google?