Facebook: ecco i motivi psicologici perché ci piace tanto!

comportamenti psicologici FacebookQuasi un miliardo e mezzo di persone sono attive sull’arcinoto social network blu, e l’ascesa della piattaforma non si arresta: Facebook continua ancora a guadagnare consensi tra gli utenti web di tutto il mondo.

Ma a che cosa è dovuto tanto successo? L’attrattiva di questo social potrebbe essere dovuta, in gran parte, ad alcuni fattori psicologici sui quali poggia il meccanismo dell’intero ecosistema ideato da Zuckerberg. Tutti noi, abbiamo la possibilità di dare i nostri “mi piace”, di condividere contenuti o di lasciare commenti sulla piattaforma, ma vi siete mai chiesti quali sono le ragioni che ci portano a prendere decisioni di questo tipo? Insomma: perché interagiamo così volentieri su Facebook? O anche: che cosa ci spinge a effettuare un’interazione piuttosto che un’altra?

Una ricerca ha evidenziato che avvengono delle reazioni a livello fisico nel corpo dell’utente che sta navigando su Facebook. Una tra queste è, ad esempio, il dilatamento della pupilla come segnale di felicità in quel momento: si tratta di un indicatore che ci dice quanto il social network può essere influente sulla nostra psiche, e avviene perché Facebook riesce a far leva sul centro del piacere del cervello. Naturalmente, la nostra reazione cambia in base a ciò che ci ritroviamo sotto al naso scorrendo la home del social o i profili altrui.

Ma, come facilmente immaginabile, questo tipo di ricerche possono restituire preziose informazioni da tener presenti per sfruttare al meglio le potenzialità delle campagne di social media marketing su Facebook: cerchiamo quindi di capire per quali motivi siamo portati a intraprendere specifiche azioni su questo social network. Ci verrà in aiuto nel nostro tentativo l’infografica di QuickSprout che trovate in alto a destra (cliccatela per ingrandirla e vederla così per intero).

 

Perché mettiamo “Mi Piace” su Facebook?

Dallo studio citato nella grafica, emerge che il “mi piace” è istintivamente considerato dall’utente come un feedback positivo, cioè lo utilizziamo per stabilire un contatto con qualcuno a cui teniamo, e in media il 44% degli utilizzatori di Facebook lascia almeno un like al giorno ai contenuti degli amici. Questa percentuale deve tener conto di un altro 29%, che comprende tutti gli utenti web che fanno like agli amici più volte al giorno.
Ma qual è il perché di questo atteggiamento? Motivo numero uno: perché è un’azione facile! Un esperimento condotto da Elan Morgan per due settimane – e pubblicato su Medium – ha concluso che clicchiamo sul like perché si tratta di un apprezzamento verso qualcuno o qualcosa che è veloce e facile da fare.
Motivo numero due: per dire qualcosa su noi stessi. Uno studio su 52.000 persone ha evidenziato come dai like di una persona si possa risalire ad alcuni tratti caratteristici della stessa: se è bianco o nero (con il 95% di esattezza), se è gay o eterosessuale (88%), democratico o repubblicano (85%), uomo o donna (93%), a quale fascia d’età appartiene (75%) e così via.
Motivo numero tre: per esprimere empatia virtuale. È stato dimostrato infatti che più usiamo i social network – e le chat in generale – per contattare le persone, più siamo predisposti a stabilire un’empatia virtuale con quelle stesse persone.
Motivo numero quattro: perché è pratico e se ne potrebbe avere un ritorno. Molte persone sono spinte alla decisione di lasciare un “mi piace” a un contenuto o una pagina perché vogliono ottenere coupon o sconti da sfruttare a proprio vantaggio.

 

Perché commentiamo su Facebook?

Innanzitutto, perché abbiamo evidentemente qualcosa da dire circa l’argomento trattato nel post che ha attirato la nostra attenzione. Poi, naturalmente, più sono i like ricevuti a ciò che abbiamo affermato nel nostro commento, più il commento che abbiamo postato ci lascia un senso di soddisfazione.
I commenti personali sembrano lasciarci più soddisfatti del semplice like, non è forse così?

 

Perché aggiorniamo lo stato di Facebook?

Partendo dal presupposto che il 10% degli utenti di Facebook cambia il proprio stato ogni giorno, il 4% invece effettua l’aggiornamento più volte al giorno, e ben il 25% non lo fa mai. Da un esperimento condotto è risultato che gli studenti che postano nuovi aggiornamenti di stato su Facebook si sentono meno soli.
In conclusione, aggiorniamo lo stato di Facebook per alleviare un senso – seppur leggero – di solitudine.
È possibile che tutti gli utenti di Facebook aggiornino il proprio stato di Facebook perché si sentono soli? So che state pensando questo: ”Certo che no, i motivi possono essere molteplici, dal voler inviare un messaggio codificato (ma nemmeno troppo) a qualcuno che ci sta leggendo al voler informare i propri contatti circa un’attività compiuta, dal volersi semplicemente sfogare per una giornata storta al voler condividere invece un’esperienza particolare appena vissuta“. Già, ma perché proprio su Facebook? La risposta “Perché lo fanno tutti” non vale!  🙂  Forse allora proprio per allontanare la solitudine, magari quella che ci lascia addosso l’utilizzo (scorretto) del social network? Chissà.

 

Perché rinunciamo a postare qualcosa che avevamo cominciato a scrivere su Facebook?

Al contrario di quanto appena detto, spesso accade che scriviamo un aggiornamento di stato o un commento, ma poco prima di pubblicarlo ci ripensiamo ed evitiamo di postarlo.
Succede: siamo lì a perder tempo per scrivere un poema come la Divina Commedia, ci sembra perfetto, lascia trasparire la nostra personalità ed è scritto veramente molto bene, ma poi quelle righe non vedranno mai la luce del… social.  😀
Perché ci comportiamo così? Sembra che sia colpa di un meccanismo di autocensura: in media il 71% dei fruitori di Facebook scrive un post o un commento e poi non lo pubblica, e questo in un arco di tempo analizzato di soli 17 giorni. È stata calcolata una media che indica come generalmente ogni 4,52 stati postati e ogni 3,2 commenti lasciati, scatta in noi qualcosa che ci porta a un ripensamento sulla pubblicazione del nostro pensiero.

 

Perché condividiamo contenuti su Facebook?

Da un sondaggio effettuato su scala globale, per quanto riguarda gli utenti di Facebook è emerso che:

  • Il 61% lo usa per condividere cose che reputa interessanti
  • Il 43% crede di condividere informazioni importanti
  • Il 43% vuol condividere qualcosa di divertente
  • Il 37% vuole comunicare agli altri che tipo di persona è e in che cosa crede
  • Il 30% raccomanda prodotti o servizi
  • Il 29% vuol portare il suo contributo per giuste cause o associazioni
  • Il 26% vuol condividere cose uniche
  • Il 22% vuol comunicare che cosa sta facendo in quel preciso momento
  • Il 20% cerca di stabilire una conversazione
  • Il 10% vuol dimostrare di sapere

 

E voi, perché cliccate “mi piace”, commentate e condividete contenuti su Facebook? Vi ritrovate in alcune spiegazioni psicologiche date da questa infografica?

 

FacebookQuesto articolo sui principali motivi psicologici che regolano il nostro comportamento su Facebook è un guest post scritto da Maria Grazia Tecchia, web writer professionista e appassionata di smartphone, tablet, computer e di qualsiasi accessorio tecnologico in genere.
Oltre che un’esperta di comunicazione online, Maria Grazia è anche l’autrice di Tecnologia 360, blog in cui coniuga l’arte della scrittura per il web alla sua passione per tutto ciò che è device tecnologico.

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