Ecco la domanda che tutti i brand e le aziende si fanno quando devono pubblicare un contenuto sui social network: quali sono i giorni e gli orari migliori per ottenere il massimo engagement nei confronti del pubblico della propria nicchia? E ancora: qual è la giusta frequenza di pubblicazione per i differenti social network?
Una risposta precisa, cioè buona per tutte le aziende, non esiste. In effetti, ogni business ha le sue particolarità, che influenzano il comportamento degli utenti web della nicchia. In pratica: ciò che funziona e ciò che invece non funziona può dirlo solo l’esperienza diretta. E lo stesso vale per la frequenza di pubblicazione: solo provando e riprovando si può capire quali sono le pratiche che ci fanno ottenere risultati positivi.
Social Dynamite ha provato a dare una risposta a questi interrogativi attraverso un’infografica – clicca sull’immagine in alto a destra per ingrandirla. Il pregio di questa infografica è che non riporta dati relativi alla realtà americana – spesso lontana dalle abitudini degli utenti europei dei social –, ma fa riferimento a dati francesi. C’è quindi la possibilità che le indicazioni che sono state condivise siano un po’ più utili per noi Italiani.
L’indagine si concentra sull’uso dei social network da parte di aziende B2B. in primo luogo, ci vengono spiegati i motivi per cui le aziende B2B usano i social network:
- L’84% delle aziende B2B li usa per fare brand awareness.
- Il 74% li usa per fare lead generation.
- Il 71% li usa per acquisire nuovi clienti.
- Il 68% per aumentare la propria autorevolezza nella nicchia di riferimento.
- Il 64% li usa per aumentare l’engagement del target.
Quali sono i social network più usati dai brand e dalle PMI che operano nel B2B? Ecco la classifica:
- Il 91% delle aziende usa LinkedIn.
- L’85% usa Twitter.
- L’81% usa Facebook.
- Il 73% usa YouTube.
- Il 55% usa Google Plus.
- Il 40% usa SlideShare.
- Il 34% usa Pinterest.
- Il 22% usa Instagram.
- Il 22% usa Vimeo.
- Il 16% usa Flickr.
Ed eccoci finalmente ai consigli su quando condividere i propri contenuti sui differenti social network. Innanzitutto, ci viene data una ricetta su quali sono i social network su cui dovrebbe puntare un’azienda B2B e su come suddividere la propria presenza su di essi:
- 40% delle risorse su LinkedIn.
- 20% su Facebook.
- 20% su Twitter.
- 10% su Google Plus.
- 10% su Viadeo.
Una puntualizzazione. L’indicazione sopra ha carattere davvero generico. Per due motivi. Il primo: un brand e una PMI dovrebbero farsi trovare là dove naviga il proprio target. Quindi, non è possibile stabilire a priori alcuna ricetta valida a prescindere – in effetti, il target potrebbe benissimo trovarsi su Pinterest o su Instagram, che però non sono citati. Il secondo motivo: stabilire delle percentuali d’uso dei vari social network ha un senso soltanto se – ancora una volta – si conoscono i pesi di ciascun social in relazione alla capacità di intercettare il target di riferimento. Questo significa che, se un’azienda dovesse scoprire che i propri potenziali clienti si ritrovano soprattutto su Twitter, quel 20% andrebbe aumentato!
Ed eccoci ai momenti più adatti perché i brand e le PMI che operano nel B2B pubblichino sui vari social network:
- L’engagement maggiore su Facebook si ha da lunedì a giovedì, con un picco il mercoledì, tra le 15:00 e le 19:00.
- L’engagement maggiore su Twitter si ha da lunedì a sabato, con un picco il lunedì e il giovedì, tra le 12:00 e le 18:00.
- L’engagement maggiore su LinkedIn si ha tra il martedì e il giovedì, con i picchi il martedì e il giovedì.
- L’engagement maggiore su Google+ si ha tra il lunedì e il giovedì, con un picco tra le 9:00 e le 11:00.
Ecco, queste erano le considerazioni dell’infografica – a uso delle aziende B2B – sui momenti più indicati per postare sui vari social network.
La raccomandazione è però sempre o solo una: pubblicare contenuti di qualità, cioè contenuti che siano di grande valore per il target. In effetti, il social media marketing ottiene grande successo solo quando le aziende riescono a interessare il loro pubblico. E niente riesce meglio in questo dei contenuti di valore e di utilità per la nicchia.
E tu, che cosa ne pensi? Conosci altre indagini europee o italiane su questo argomento? Quando dovrebbero pubblicare i brand e le PMi del B2B per massimizzare le loro possibilità di coinvolgere il pubblico della propria nicchia, ottenendo da esso la massima attenzione?