News delle ultime ore: Google ha deciso di estendere le ricerche su protocollo htpps (le cui chiavi sono poi sono registrate in Google Analytics come keywords not provided) anche agli utenti che non sono loggati. Potete avere una panoramica più approfondita di ciò che sta succedendo leggendo per esempio questa fonte.
In sostanza, c’è il via libera perché le keywords not provided diventino il 100%. Il che significa che a breve Google nasconderà ai webmaster anche le ultime keywords di cui si poteva tracciare l’andamento all’interno di Google Analytics.
Non voglio addentrarmi in giudizi sulla decisione di Google. Si possono comunque leggere varie congetture e anche alcuni commenti vagamente polemici in giro per il web. Per esempio, si punta il dito sul fatto che le keywords not provided se le beccheranno i comuni mortali, mentre chi sgancia i soldi per Google AdWords non avrà questo problema: i clic provenienti dall’advertising non saranno not provided.
A mio parere, bisogna al tempo stesso ricordare che Google è un’impresa e che, come tutte le imprese, ha per fine il profitto. Quindi, va nella direzione di ciò che le fa fare soldi (o che crede che glieli faccia fare). Ne ha ogni diritto e la libertà. Se qualcuno non è d’accordo, può sempre traslocare su Bing o su Yahoo!. 🙂
Certo, una delle cose che si sostengono da più parti è che il bello del web consiste nel fatto che sia misurabile. E indubbiamente, con questa svolta di Google, si perde una fetta di questa possibilità di misurare, perché mancheranno dati importanti. Ma i SEO specialist non si estingueranno. Si adatteranno anzi alle keywords not provided al 100%, così come hanno fatto fin qui con tutti gli altri cambiamenti imposti da Google.
In tal senso, vedo che stanno spuntando anche i primi commenti che indicano che ora la ricerca organica morirà. Dopo la SEO, pare proprio che adesso sia il momento di schiattare anche per la ricerca organica. 🙂 La SEO è morta… e da oggi pure la ricerca organica è morta… Ma per carità! Così come la SEO non è sparita, anche la ricerca organica non sparirà. Anzi: continuerà a essere fondamentale nelle strategie di digital marketing. Anche col 100% di keywords not provided!
Quello che cambia è che sarà più complesso fare analisi, visto che viene meno un pezzo di statistiche. Ma ripeto: penso proprio che si continuerà lo stesso a fare search engine optimization in modo efficace. A dispetto della nuova ondata di annunci mortuari che di certo imperverserà nei prossimi giorni. 🙂
Chiudo con una mezza battuta, che in realtà è una cosa oltremodo seria. Se siete molto depressi per questo scossone delle keywords not provided, avete un modo molto semplice per tirarvi su il morale: i contenuti di qualità! Per la serie: non possiamo più monitorare le keywords perché sono tutte non provided? Un motivo in più per buttarci a testa bassa sulla redazione di contenuti di qualità, perché quelli non tradiscono mai. 🙂 Insomma: spero che anche il terremoto che riguarda le keywords not provided possa in qualche modo spostare i riflettori sul fatto che un bravo web writer è davvero indispensabile a una azienda, perché l’espressione content is king non è solo un motto, ma una verità da non scordare mai se si vuole fare web marketing in modo efficace.
Vale infine la pena segnalare che qualche SEO specialist comincia a proporre qualche suggerimento per tentare di aggirare il blocco deciso da Google sulle keywords che sono not provided. Sono idee che funzioneranno?
E tu che ne pensi di questa decisione di Google? Anche per te è una svolta così epocale? Renderà più complesso il tuo lavoro? Oppure ti adatterai presto, come è successo già in passato? Dai, lascia un commento e condividi con noi quelle che sono, a tuo giudizio, le implicazioni SEO più grandi di un 100% keywords not provided!