Domanda da un milione di dollari (o di euro, fate voi): quanti clic vale la prima posizione su Google? Di più: quanti clic vale ciascuna delle dieci posizioni nella prima SERP di Google?
Non si può dare una risposta precisa a questa domanda, perché i fattori in gioco sono davvero tanti. I clic dipendono inoltre anche da come noi ottimizziamo i nostri contenuti. Per esempio: se riusciamo a scrivere un tag title e un tag description che attirano l’attenzione degli utenti web, riusciremo a ottenere sicuramente più clic. Tra l’altro, questo ci porterà a salire più in alto nelle SERP di Google, perché il motore di ricerca avrà la netta sensazione che gli utenti web preferiscano il nostro contenuto agli altri.
Anche se una risposta precisa non si può dare, la domanda è comunque così interessante che, di tanto in tanto, qualcuno fa esperimenti e poi li condivide online. È il caso anche di Synodiance, che ha pubblicato un’infografica relativa a una propria indagine (clicca sull’immagine sopra a destra per vederla nella sua interezza). Lo studio ha riguardato oltre 150.000 parole chiave, 265 milioni di impressions e 38,6 milioni di clic.
Quali sono le conclusioni di questa ricerca? Quelle che vediamo nelle due tabelle sottostanti. La prima illustra come sono cambiate le distribuzioni dei clic nella prima SERP di Google tra il 2013 e il 2015. In sintesi: la prima posizione ha aumentato il proprio valore (da 36% a 40%), mentre la seconda lo ha perso (da 33% a 21%). Sono poi molti di più gli utenti che proseguono la ricerca nella seconda pagina rispetto a due anni prima, anche se il grosso dei clic continuano ad averlo le prime dieci posizioni e, in particolare, le prime tre. (La somma dei clic è superiore al 100% perché alcuni utenti cliccano su più di un link della SERP).
Posizione | % clic nel 2013 | % clic nel 2015 |
1 | 36% | 40% |
2 | 33% | 21% |
3 | 21% | 14% |
3 | 21% | 14% |
4 | 15% | 11% |
5 | 10% | 8% |
6 | 9% | 7% |
7 | 6% | 6% |
8 | 6% | 5% |
9 | 7% | 5% |
10 | 6% | 6% |
Altrettanto interessante è vedere come varia il CTR se le ricerche sono fatte da desktop o da mobile. In questi casi, la ricerca ha evidenziato questa attuale distribuzione dei clic all’interno della SERP di Google:
Posizione | % di clic da desktop | % di clic da mobile |
1 | 40% | 37% |
2 | 21% | 22% |
3 | 14% | 14% |
4 | 11% | 11% |
5 | 8% | 9% |
6 | 7% | 6% |
7 | 6% | 5% |
8 | 5% | 5% |
9 | 5% | 4% |
10 | 6% | 5% |
La differenza tra i CTR da desktop e da mobile non è poi così ampia. Anzi: direi che, nella sostanza, i valori sono molto vicini.
Che cosa ne pensi dello studio su come varia il CTR nelle SERP di Google che ho presentato sopra? Questo tipo di ricerche sono a tuo giudizio affidabili? Ne conosci altre che siano altrettanto recenti? Se sì, condividile con tutti noi lasciando un commento a questo post!
Questo post sull’andamento dei clic degli utenti web nelle SERP di Google è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio business blog, che raccoglie migliaia di visite al giorno. Sono autore di “Scrivere per il web 2.0”.
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