Come creare contenuti che resistono agli aggiornamenti di Google

algoritmo googleC’è una paura comune a tutti coloro che creano contenuti online e che fanno SEO per posizionarli bene sui motori. È la paura di perdere i posizionamenti raggiunti nelle SERP di Google. L’angoscia è alimentata dal fatto che questa catastrofe potrebbe in teoria capitare dopo uno qualsiasi dei tanti aggiornamenti dell’algoritmo di Google. È un po’ come giocare alla roulette russa. Non sai mai che cosa succederà la prossima volta che il grilletto viene tirato.

Un tale stato d’animo è rinforzato dai numerosi screenshot di Google Analytics che girano in Rete. Mi riferisco agli screenshot che mostrano da un giorno all’altro un crollo nelle visite di un sito o di un e-commerce. Cose che possono effettivamente capitare.

Ma è possibile evitare il disastro? È possibile dormire sereni la notte, senza l’ansia che il prossimo aggiornamento dell’algoritmo di Google spazzi via tutti i risultati ottenuti negli anni? Davvero si possono rendere i contenuti immuni dai vari cambiamenti introdotti da Google? Beh, direi che qualche indicazione in merito la si può dare.

Parto da una premessa. Il motore di ricerca di Google ha l’obiettivo di dare una risposta pertinente alle query (ricerche) dei suoi utenti. Per far ciò, deve comprendere come gli utenti ragionano. Con il passare degli anni, ci sta riuscendo sempre meglio. I continui aggiornamenti dell’algoritmo vanno proprio in questa direzione: il team di Google sta creando un motore di ricerca sempre più perfetto, capace di rispondere con pertinenza e precisione crescenti alle query degli utenti.

 

Evita i trucchetti: non esistono facili scorciatoie

Quindi, ecco il mio consiglio numero uno. Se pensi di poter fregare Google, cambia subito idea. Google è intelligente, e lo sarà sempre di più. Se credi di aver scovato un trucchetto (di SEO on-site o di SEO off-site), probabilmente fra poco Google lo scoprirà. E lo renderà inefficace (forse ti penalizzerà addirittura!).

La cosa migliore è rispettare le linee guida per i webmaster che Google ha diffuso. Questo è il modo più sicuro per non temere grossi scossoni nelle SERP in cui ti sei posizionato bene.

Certo, lavorare secondo gli standard stabiliti da Google non è comodo. Perché rispettare le regole è sempre faticoso, mentre trovare la scorciatoia che fa risparmiare tempo, fatica e soldi è il sogno di tutti. Purtroppo, non c’è alternativa a questo. Nel blog che stai leggendo ho creato oltre 1200 post in 7 anni, senza cedere alla tentazione di violare le norme di Google. È stato un lavoro faticoso, che però mi ha ripagato. Infatti, continuo a fare migliaia di visite al giorno, e sono passato indenne attraverso tutti gli aggiornamenti dell’algoritmo del motore.

 

Crea contenuti di qualità

Evitare i trucchetti è solo il primo passo. In effetti, si possono dare altri suggerimenti su come resistere agli aggiornamenti dell’algoritmo di Google. Per esempio, è fondamentale creare contenuti di qualità. L’ho detto qualche riga sopra: Google ha l’obiettivo di fornire, a ogni singola query, la migliore risposta possibile. Dove “migliore” significa la più pertinente.

Se crei contenuti di qualità, cioè contenuti di valore per un target specifico di utenti online, sei a cavallo. Perché chi usa i motori di ricerca vuole trovare proprio quello: contenuti pertinenti, utili, interessanti. In estrema sintesi: l’utente dei motori cerca risposte e soluzioni di valore. E Google ha tutto l’interesse a presentargliele. Perciò, se sei capace di scrivere contenuti di grande valore (questa è l’essenza del content marketing), parti con il piede giusto anche per quanto riguarda la SEO.

Chi crea valore non teme Panda, Penguin, Hummingbird o qualunque altro aggiornamento dell’algoritmo. Perché il valore vince sempre. Dato che è ciò che chiedono gli utenti dei motori di ricerca. Ed è anche ciò che Google ha tutto l’interesse di mostrar loro nelle sue SERP. Tutto fila via liscio come l’olio e il cerchio si chiude.

(Tra l’altro, il creare contenuti di qualità ti dà un altro oggettivo vantaggio. Ti aiuta nella link earning. Vale a dire che, se crei contenuti interessanti e utili, sempre più persone in target si accorgeranno di te. A quel punto, è possibile che alcuni ti linkino nei loro siti o blog. E questa è una pratica che migliora enormemente le proprietà SEO del tuo progetto online, dando un miglior posizionamento ai contenuti che ospita).

 

Sii verticale

Un altro suggerimento? Sii verticale nella tua content strategy. Mi spiego con un esempio. Immaginiamo che un utente di Google digiti una query che riguarda il basket. Immaginiamo ora che due siti, uno che parla di sport in generale e uno dedicato solo al basket, abbiano entrambi pubblicato un contenuto pertinente per la query dell’utente. Bene, è più facile che Google posizioni meglio il risultato del sito specialista.

Che valore pratico ha per te questa cosa? Te lo spiego con un altro esempio. Ammettiamo che tu sia un consulente di marketing e che tu abbia un blog personale in cui parli di marketing. Dovresti sforzarti di rimanere focalizzato sull’argomento, senza andare “fuori tema”. Se invece decidi di affrontare anche altri temi, rischi di indebolire il tuo brand agli occhi di Google, che a quel punto ti percepirà come un blog orizzontale e non verticale. Insomma: se hai un pubblico specifico, continua a postare contenuti specifici. Otterrai benefici anche in termini di SEO.

(Tra l’altro, l’essere focalizzato su un tema specifico ti aiuterà a essere percepito dai clienti come uno specialista di quel settore. Di conseguenza, questo ti permetterà di distinguerti più facilmente da chi ha un’offerta generalista. Ti permetterà insomma di diventare più facilmente un brand. E ciò ti porterà indubbi benefici, non solo a livello di SEO ma anche di marketing).

 

Metti il turbo al tuo sito

Per essere immune dagli aggiornamenti dell’algoritmo di Google, ti consiglio anche di avere un sito (o un blog o un e-commerce) veloce. Soprattutto da mobile. Come mai? L’usabilità è oramai un fattore di posizionamento. Se hai un sito veloce, Google interpreta la velocità come un servizio che stai dando ai tuoi utenti. Se viceversa il tuo sito web è lento, per Google stai dando un cattivo servizio. Naturalmente, il motore di ricerca ha tutto l’interesse a presentare nelle sue SERP siti che siano veloci da navigare.

L’usabilità è un fattore di ranking, oggi come oggi. Oppure puoi vederla così: la lentezza è un fattore penalizzante. Quindi, se il tuo sito sta su server pachidermico, se carichi nelle pagine foto non ottimizzate, se riempi i contenuti di banner pubblicitari o adotti qualsiasi altra pratica che rallenti la velocità di caricamento del sito, ti stai tirando la zappa sui piedi.

Puoi aver scritto i contenuti più autorevoli e interessanti che sia possibile trovare online, ma se il tuo sito è troppo lento… stai dando un’esperienza di navigazione pessima. Purtroppo per te, Google se ne accorge e questa cosa non gli piace nemmeno un po’. Il risultato? È possibile che ti faccia scavalcare in SERP da altri contenuti, magari meno qualitativi ma più veloci da mostrare al pubblico.

 

Tiriamo le somme

Come resistere ai vari aggiornamenti dell’algoritmo di Google? Non esistono ricette magiche. Però, evitare i trucchetti, saper capire che cosa vuole il pubblico, creare di conseguenza contenuti di valore, diventare un brand e avere un sito usabile sono delle buone garanzie.

Ricordiamoci comunque che nulla resta quel che è per sempre. E ciò vale anche per i posizionamenti nelle SERP di Google. A prescindere dagli aggiornamenti dell’algoritmo, può succedere che qualcuno un giorno crei un contenuto migliore del nostro e che, giustamente, ci scavalchi in SERP.

In quel caso, che cosa possiamo fare? La via più naturale è quella di intervenire sul nostro contenuto per modificarlo. L’obiettivo sarà quello di aggiornarlo per migliorarne pertinenza e utilità agli occhi degli utenti, e quindi anche agli occhi di Google. Chissà che il contenuto rimaneggiato non soddisfi meglio gli intenti di ricerca delle persone. Se sarà così, il motore avrà tutto l’interesse a premiarci nuovamente.

 

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prima posizione su googleQuesto post su come creare contenuti online che resistono ai vari aggiornamenti dell’algoritmo di Google è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content creator. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, visitato da migliaia di persone ogni giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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