Ho scovato un bell’articolo su Click-Winning Content in cui si fanno alcune considerazioni su Google e in cui si danno alcuni consigli di base su come fare SEO. Si tratta in larga parte di consigli sull’ottimizzazione SEO on page.
L’articolo mi è sembrato ben fatto e dal taglio molto pratico. A mio giudizio, potrebbe essere utile a quelle PMI che vogliono fare SEO ma che, per questioni di budget ridotto, non possono permettersi di rivolgersi a un SEO specialist. In effetti, se ci si arma di voglia di fare e di pazienza, si possono comunque ottenere risultati apprezzabili.
L’articolo di Click-Winning Content dà tredici informazioni e consigli, piuttosto articolati. Ve li riporto qui sotto. Una premessa. Al di là dei singoli dettagli operativi, il modo migliore di fare SEO nel 2014 è quello di non fissarsi troppo sulla scelta delle keyword e sulla loro ottimizzazione. Prima di tutto, perché un atteggiamento troppo zelante nei confronti della SEO potrebbe portare a una sovra ottimizzazione, che non è vista di buon occhio da Google.
In secondo luogo, perché il modo migliore di fare SEO è indubbiamente scrivere contenuti di qualità. Come si dice nel primo punto sottostante, il motore di ricerca di Google ha l’obiettivo di fornire risultanti il più pertinenti possibili rispetto alle ricerche digitate dai suoi utenti. Quindi, chi scrive contenuti pertinenti, utili e interessanti per gli utenti della propria nicchia, avrà un bel vantaggio su chi invece non lo fa.
Insomma: leggi pure i tredici punti qui sotto, e applicali. Ma ricorda che SEO e contenuti di qualità devono andare a braccetto. In effetti, è vero che le tecniche di search engine optimization sono uno strumento potente per dare visibilità sul web a un business. Ma gli effetti di quella visibilità online sono massimi se la PMI pubblica sul sito o sul blog aziendale contenuti di qualità che le permettono di fare dell’ottimo content marketing.
Premesso ciò, ecco le tredici pillole di SEO per dare una mano alla tua azienda nel guadagnare più visibilità su Google.
- L’obiettivo di Google è aiutare i suoi utenti a trovare i migliori contenuti in relazione alle ricerche che fanno.
(Amen. 🙂 Scherzi a parte, qualunque webmaster, blogger o marketer dovrebbe tener presente quanto sopra affermato. Di conseguenza, dovrebbe sforzarsi di produrre contenuti di valore per il proprio pubblico). - Che cos’è la SEO? La search engine optimization è quel processo che migliora il tuo sito web affinché raggiunga il miglior posizionamento possibile nelle SERP organiche.
(Qui è però d’obbligo fare una precisazione. La SEO è solo in parte questo. Perché in realtà è molto di più. La SEO è infatti – come si dice qui – un insieme di operazioni che migliorano le proprietà web e le strategie di marketing e di comunicazione di un’azienda in modo da intercettare, accogliere e soddisfare al meglio le esigenze espresse dagli utenti target dell’azienda quando sono in fase di ricerca.
Insomma: oggi, la SEO è strettamente collegata con l’inbound marketing). - Puoi anche fare SEO in prima persona, ma devi sapere bene dove stai mettendo le mani. Altrimenti, ti conviene interpellare un SEO specialist.
- Perché mai dovresti interessarti alla SEO? Perché se lo fai, il tuo business ne guadagnerà in visibilità, in traffico web, in qualità dei lead, in un numero maggiore di conversioni e in un più basso costo per vendita.
- Stare ai primi posti nelle SERP di Google significa avere il maggior numero di clic dagli utenti del motore di ricerca. In effetti, il numero di clic su un link nelle SERP organiche è funzione della posizione. E i risultati che sono nella prima pagina su Google raccolgono la stragrande maggioranza dei clic degli utenti.
- L’algoritmo del motore di ricerca di Google – che è segreto – tiene conto di moltissimi fattori – c’è chi dice oltre duecento! – e cambia di continuo.
- Ecco alcuni elementi di un progetto web che sono importanti perché hanno a che fare con la SEO:
- Il nome del dominio.
- Un host con buone prestazioni.
- Una piattaforma SEO friendly.
- Il plugin SEO Yoast – se hai un blog o un sito costruito con WordPress. (Lo uso anch’io in questo blog).
- Google Analytics.
- Google Webmaster Tools.
- Ecco alcune cose che riguardano i contenuti e che sono importanti in ottica SEO:
- Scrivere contenuti con molto testo. Nel post si parla di almeno 100 parole, ma in realtà, se si vuole davvero avere qualche possibilità di posizionamento su Google, bisogna scrivere contenuti di almeno 1.500-2.000 parole!
- Non scrivere contenuti tanto per scrivere. Scrivi anzi contenuti interessanti per il pubblico della tua nicchia, e originali.
- Non creare più pagine ottimizzare per la stessa keyword.
(Per meglio dire: se decidi di ottimizzare una pagina web per una data keyword, cerca di dare il 100% di te stesso in quello specifico lavoro di ottimizzazione su quella specifica pagina. Non disperdere i tuoi sforzi su più pagine da ottimizzare per la stessa keyword. Scegli una ben precisa pagina web e attacca le SERP di Google con quella). - Creare contenuti con una certa frequenza.
- Fare in modo che le pagine più importanti del sito web siano sempre aggiornate e mantengano pertinenza con gli argomenti di cui tratti.
(Qui ci sarebbe tanto da commentare. Mi limito a dire che io avrei consigliato invece di creare una struttura interna di link in cui le pagine più importanti vengono spesso linkate dalle altre). - Ottimizzare le immagini in chiave SEO. Per esempio, non dovrebbero esistere immagini che si chiamano “12345678.jpeg” o che sono prive di alt text.
- Se si è creato un blog, adoperare categorie e tag che siano comprensibili ai visitotori, evitando cioè di dargli nomi strani o troppo fantasiosi!
- Il tag title è importantissimo per la SEO on page. Un consiglio: non eccedere i 60-70 caratteri, spazi inclusi. (Anche se pare che, più che in termini di caratteri, bisogni ragionare in termini di elementi, e quindi di parole).
Altre dritte circa l’ottimizzazione del tag title? A ogni pagina il suo tag title: non fare mai doppioni. Ottimizza il tag title per una sola keyword alla volta. Metti la keyword che ottimizzi prima che puoi nel testo del tag title. - Anche il tag description è piuttosto importante, anche se la sua funzione è quella di attirare l’attenzione del visitatore, senza implicazioni SEO. Alcuni consigli per ottimizzarlo al meglio:
- Non eccedere i 150 caratteri, spazi compresi.
- A ogni pagina web il suo tag description specifico.
- Il testo del tag description, come detto prima, deve invogliare l’utente a cliccare sul link nella SERP di Google.
- Sfrutta Google Authorship! Google Authorship ti consente di associare al tuo profilo su Google Plus i contenuti che crei su un dominio specifico.
- Esiste anche una SEO off page, naturalmente. Ecco alcuni consigli basilari su come farla:
- Non comprare mai link verso il tuo sito.
(Proprio in questi giorni Google sta penalizzando, anche in Italia, i siti web e i blog che hanno seguito strategie di link building in contrasto con le linee guida del motore di ricerca di Mountain View). - Non scrivere un guest post con l’unico obiettivo di ricevere un link.
- Fa’ in modo – attraverso il content marketing – di ricevere link da altri siti di qualità – meglio ancora se in tema con il tuo – in modo naturale.
- Non comprare mai link verso il tuo sito.
- Se scegli di fare SEO in prima persona, puoi anche ottenere buoni risultati, ma da’ per scontato che ci vorrà un gran lavoro e molto tempo.
(D’altro canto, la stessa cosa si può dire più o meno anche per i SEO specialist, perché i miracoli non li fa nessuno).
Ecco, questi erano i tredici consigli SEO dell’articolo di cui ti ho detto. Come avrai notato, in qualche caso ho aggiunto il mio commento. L’ho fatto perché volevo dare qualche informazione complementare. Così, giusto per avere un quadro più preciso.
Come è ovvio, sulla search engine optimization a uso delle PMI si potrebbe dire molto altro. La SEO non si esaurisce infatti nell’elenco di suggerimenti soprastante. Anzi. A tal proposito, ti va di lasciare un commento e di condividere con quello che, a tuo modo di vedere, potrebbe fare in termini di SEO il webmaster che cura il sito web o il blog aziendale di una PMI?