Come fare SEO senza conoscere nulla di search engine optimization

SEO search engine optimizationCreare un sito web – o aprire un blog – è solo il primo passo della propria presenza online. Che tu sia il titolare di una PMI o un neo blogger, la strada verso il successo nella tua nicchia è solo all’inizio. Perché l’attenzione del proprio pubblico si conquista nel tempo, a suon di contenuti di qualità e di ascolto attivo degli utenti e dei clienti – oltre, chiaramente alla proposta di buoni prodotti o servizi.

Se hai creato un sito di e-commerce o hai aperto un blog aziendale – tanto per fare due esempi –, avrai di certo sentito parlare anche della SEO. SEO è l’acronimo di search engine optimization. Una definizione della SEO potrebbe essere la seguente: “La SEO è quella disciplina che migliora le proprietà web e le strategie di marketing e comunicazione di un’azienda in modo da intercettare, accogliere e soddisfare al meglio le esigenze espresse dai suoi utenti target in fase di ricerca” (citazione da Enrico Altavilla).

Per esempio, uno degli effetti della SEO è il raggiungimento di una buona posizione nelle SERP di Google per le keyword più importanti della propria nicchia. Una cosa molto utile, poiché – si sa – i clic degli utenti nelle SERP organiche di Google si concentrano sulle prime posizioni. Per la serie: se sei in prima pagina, hai traffico web garantito. Se sei in decima pagina, nessuno si accorgerà di te.

A questo punto, la domanda è: come si può fare SEO senza essere conoscere nemmeno le basi della search engine optimization? Il mio consiglio è comunque quello di fare uno sforzo: cerca in ogni caso di imparare a ottimizzare le pagine web del tuo sito o i post del tuo blog. Ne guadagnerai di certo un posizionamento su Google migliore, anche se non fai tutto quello che potrebbe fare un SEO specialist. Ma se proprio la materia non ti piace oppure non hai tempo di dedicarti a queste cose obiettivamente tecniche, ti darò comunque qualche indicazione.

In effetti, si può fare search engine optimization anche senza essere esperti della materia, anzi. No, non ti sto prendendo in giro! Il fatto è che Google, da un po’ di anni a questa parte, segue una filosofia volta a premiare la qualità. Questo significa che una pagina con contenuti di qualità – cioè utili, pertinenti, interessanti e originali – ha un deciso vantaggio sulle pagine web di qualità mediocri, pur se ben ottimizzate.

Questa è un fatto assodato, e lo puoi sfruttare per emergere nelle SERP di questo motore di ricerca. Se davvero sai creare valore per i lettori della tua nicchia, ti ritroverai posizionato meglio di chi conosce bene la SEO ma scrive testi da peracottaio!  🙂

Ma entriamo nel vivo dell’argomento. Andiamo cioè a leggere insieme quali sono i consigli per fare SEO che si possono dare a chi è totalmente digiuno di search engine optimization!

  1. Crea contenuti che i tuoi lettori amino condividere

    Come dicevo sopra, occorre creare i cosiddetti contenuti di qualità. Ma c’è di più. Tutti noi sappiamo quanto oramai siano importanti i social network. Danno visibilità e portano traffico web sui siti web e sui blog aziendali. Inoltre, è forte il nesso tra articoli che riscontrano il favore degli utenti e un buon posizionamento nelle SERP di Google.
    Perciò, se crei contenuti di grande valore, ciò spingerà più facilmente i lettori della nicchia a condividerli sui loro profili sui social network. Ne ricaverai una maggiore visibilità e accresceeai la tua autorevolezza nella nicchia.
    Attenzione anche al titolo che dai ai tuoi contenuti. Fa’ sempre in modo che i tuoi titoli siano accattivanti! Creare un articolo o un post eccezionale non serve a granché se poi gli dai un titolo piatto o addirittura fuorviante!

  2. Fa’ incontrare domanda e offerta

    La domanda è rappresentata dal bisogno del pubblico della tua nicchia. L’offerta è invece rappresentata dai tuoi contenuti di qualità. Come farle incontrare? Innanzitutto, studiando bene il tuo target e le sue necessità, cioè conoscendo quello di cui ha bisogno chi ti legge. Solo così glielo puoi dare.
    In secondo luogo, devi capire su quali siti web preferisce navigare e passare il tempo il tuo target. Vale a dire: quali sono i blog, i social network, i siti web, i forum, le community che i tuoi utenti potenziali frequentano? Lì dovrai farti trovare anche tu, ovviamente assieme ai tuoi contenuti di qualità.
    Attenzione: non ti sto invitando a fare spam in Rete dei tuoi contenuti. Si tratta invece di partecipare alle discussioni che ruotano intorno ai bisogni della tua nicchia, e di partecipare proprio là dove queste discussioni nascono e si sviluppano.
    A volte, si tratta semplicemente di condividere risorse utili, di dare consigli gratuitamente – per esempio attraverso un guest post – o di rilanciare i contenuti di qualità condivisi da altri.

  3. Ignora tutti i presunti consigli miracolosi sulla SEO

    La SEO non è un’arte magica o divinatoria.  🙂  Non esistono perciò alternative al duro lavoro quotidiano per ottenere risultati positivi nella search engine optimization. Anche nel campo della SEO, hai successo solo se fai le cose seriamente, giorno per giorno, con pazienza.
    E non ti fidare nemmeno di quelli che ti propongono tecniche SEO black hat, cioè tecniche sporche. Puoi anche ottenere un vantaggio nel breve periodo, ma nel lungo le probabilità che Google ti scopra sono elevate. E ciò ti porterà a ricevere una sonora penalizzazione. Di conseguenza, tutto il lavoro di ottimizzazione che avrai fatto sul tuo sito web o sul tuo blog andrà in fumo.

  4. Fa’ uso di call to action

    Un esempio per tutti: alla fine di ogni articolo o di ogni post, fa’ una domanda ai tuoi lettori. La domanda può essere un invito a lasciare un commento oppure una richiesta di condivisione del contenuto – sempre che i visitatori lo trovino di buona qualità – sui profili sui social network.
    Insomma: occorre che tu sproni all’azione i tuoi visitatori. Se hai scritto qualcosa di realmente interessante e utile per la tua nicchia, attorno al tuo contenuto web si genererà engagement.
    Attenzione a una cosa: i like su Facebook e i retweet su Twitter non concorrono a migliorare il tuo posizionamento nelle SERP di Google. Però, permettono al tuo contenuto di diffondersi, arrivando così ad altri potenziali lettori. E questo può far sì, per esempio, che qualche sito o blog in tema con il tuo ti citi con un link all’interno di una sua pagina. E questa cosa ha un grande valore SEO, perché i link provenienti da siti a tema – e magari di buona qualità – migliorano il tuo posizionamento sui motori di ricerca.

Ecco, questi sono i miei quattro consigli per fare SEO anche quando non si sa nulla di search engine optimization. Tu che cosa ne pensi? Secondo te, si tratta di indicazioni utili? Ce ne sarebbero altre da menzionare altrettanto efficaci? Lascia un commento qui sotto e condividi con noi i consigli che daresti tu a chi vuole fare SEO ma non conosce nemmeno le basi della search engine optimization!

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