Se sei un imprenditore a capo di una PMI, sai che devi passare la maggior parte del tuo tempo a promuovere i tuoi prodotti. Questo perché il più grande nemico di ogni azienda, specialmente di quelle piccole e medie, è il non essere conosciute.
Se la tua azienda non è un brand, allora naviga in mezzo a una marea di altre aziende indistinguibili, che fanno tutte più o meno gli stessi prodotti e che gridano tutte più o meno gli stessi slogan promozionali. Ciò significa che il mercato ti ignora o quasi. Come si può avere successo partendo da questa premessa? È praticamente impossibile.
Anche se hai una presenza sul web (e non puoi permetterti di non averla ora come ora), l’effetto deleterio della mancanza di un brand ti riguarda da vicino. In effetti, ci sono tantissime aziende in Rete. Ci sono milioni di pagine web che propongono prodotti e servizi. Inoltre, a differenza del mondo fisico, online è ancora più difficile ottenere l’attenzione dei clienti e convincerli a convertire, cioè a diventare tuoi clienti.
Ciò vuol dire che attirare l’attenzione su Internet ed essere visitati (il che è il primo ed essenziale passo per arrivare a vendere) richiedere uno sforzo maggiore che nel “mondo 1.0”. Perché sul web si è ancora più uguali, se manca una precisa strategia di web marketing. In effetti, i clienti sono ancora più impazienti quando navigano: devi dargli motivi concreti per farti scegliere. Altrimenti si rivolgeranno alla concorrenza.
Buio pesto o si intravede la luce?
E quindi? Se il quadro è questo, che fare? Occorre impegnarsi attivamente per farsi trovare, cioè serve posizionarsi bene su Google, fare pubblicità e sfruttare i canali social. Il tutto con l’obiettivo di intercettare la domanda della clientela.
Avere una chiara strategia di web marketing non è più un’opzione, è una priorità. Anche perché le ricerche e le conversazioni dei clienti si stanno trasferendo sempre più dal mondo offline alla Rete. E questo fenomeno non farà che aumentare nel tempo. Infatti, se le persone rimangono in casa per la pandemia, dove cercheranno le informazioni sui servizi e sui prodotti da acquistare? Su Internet, senz’altro.
Però, la maggior parte delle piccole e medie imprese ha previsto a malapena un budget per il marketing tradizionale. Devono perfino aumentarlo per fare marketing digitale? La risposta è sì. D’altronde, questo è il contesto attuale in cui si compete.
Tuttavia, non è detto che bisogni investire fiumi di denaro nelle attività di marketing online. Spesso, si può cominciare con piccole somme. Parlo di cifre che sono alla portata della gran parte delle PMI italiane. Ecco perché è così fondamentale avere una strategia di marketing online: se sai che cosa vuoi ottenere, puoi di conseguenza scegliere gli strumenti più adatti per centrare il risultato. Passo a passo, senza sprecare denaro né tempo.
Il marketing è ciò a cui dovremmo dedicare la maggior parte del tempo
Nella situazione ideale, almeno l’80% del tempo di un imprenditore dovrebbe essere dedicato a due cose:
• Il prodotto/servizio
• Il marketing
Ma se il prodotto o servizio è già a un punto di sviluppo definitivo, allora la stragrande maggioranza del tempo dovrà essere dedicata al marketing. Non è infatti conveniente tentare di migliorare all’infinito un prodotto o un servizio, se non si fa nulla per stimolare la domanda della clientela. Puoi avere anche la miglior offerta del tuo settore, ma è tutto inutile se il telefono dei tuoi commerciali non squilla e dal sito non arrivano ordini. Per questo è così importante fare marketing e avere un sistema di acquisizione clienti attivo H24.
Ci sono già fin troppi casi di prodotti che hanno fallito perché nessuno sapeva che esistessero. Oppure perché la strategia di marketing che li ha lanciati era sbagliata.
Su che cosa deve concentrarsi una PMI che fa web marketing?
Eccoci dunque alla parte più succosa dell’articolo. Quali sono le priorità di un imprenditore che vuole fare web marketing efficace?
Fare marketing strategico in Rete ti apre molte più porte. Ti dà infinite possibilità su cui investire con la possibilità concreta di realizzare un ROI positivo. Capisco che se la maggior parte degli imprenditori sia già parecchio impegnata dalle attività nel mondo fisico e che il marketing online gli porterà via ulteriore tempo. Ma trascurare la Rete è oggi un suicidio. D’altronde, come detto, non è necessario fare mille cose contemporaneamente, altrimenti l’iperattività servirà solo a diluire sforzi e risultati.
Quindi, se cerchi un indizio su ciò che funziona in modo certo, posso dirti che ci sono quattro cose che, se fatte seriamente, ti daranno un riscontro sicuro:
• Il content marketing
• La SEO (cioè l’ottimizzazione tecnica del tuo sito, blog o e-commerce per ottenere un migliore posizionamento organico nei motori di ricerca)
• L’advertising online (con Google Ads, Facebook Ads, LinkedIn Ads ec.)
• L’e-mail marketing (“The money is in the list” dicono gli Americani)
L’obiettivo di tutte le azioni sopra è dare visibilità alla tua PMI, in primo luogo. Ma non parlo di una visibilità fine a se stessa, come accade con la brand awareness. Lo scopo è anzi quello di convertire, cioè di trovarti lead caldi, cioè potenziali clienti più facili da trasformare in clienti paganti.
In conclusione
Sono molte le aziende che ogni giorno si avvicinano al web. Lo considerano, a ragione, un luogo ricco di possibilità. Un luogo in cui non serve un budget astronomico per ottenere risultati. È tutto vero.
Non si può prescindere però da un fatto: anche online occorre avere una strategia chiara. Anche online occorre aver fatto marketing prima di cominciare a comunicare. Altrimenti, i rischi di sbagliare strada sono elevatissimi. Insomma: anche su Internet, prima bisogna sistemare il proprio piano strategico e solo in un secondo momento procedere con gli strumenti e con le tattiche.
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Questo articolo che ribadisce l’importanza per le piccole e medie imprese di avvicinarsi al web solo dopo aver pensato una strategia è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio business blog, che raccoglie migliaia di visite al giorno. Sono autore di “Scrivere per il web 2.0”.
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