Quali sono le soft skills che permettono di trovare lavoro – nel web come in altri settori – in questo 2014? Quali sono cioè le competenze trasversali che, unite alle competenze tecniche – dette hard skills –, fanno di noi un lavoratore appetibile per le aziende?
Andiamo con ordine. Ho deciso di scrivere questo post sulle soft skills per due motivi. Innanzitutto, perché ci stiamo avvicinando alla data del primo settembre, giorno in cui ripartirà ufficialmente tutto il carrozzone lavorativo. Immagino che molti di noi si trovino nella situazione di cercare un lavoro o di cambiare quello che hanno, perché la mansione svolta – o la retribuzione connessa – non li soddisfa. Ecco che un articolo come il presente, dedicato appunto alle soft skills, può essere di aiuto. O almeno: può dare qualche spunto di riflessione.
Il secondo motivo per cui ho deciso di scrivere di soft skills è che queste competenze trasversali contano sempre di più nel mondo del lavoro. Come vedremo dai risultati dell’indagine che commenterò sotto, sempre più datori di lavoro, manager e direttori del personale cercano nei candidati all’assunzione delle specifiche soft skills. Insomma: le soft skills hanno un peso che non è trascurabile nel far pendere la bilancia dalla nostra parte o da quella di un altro candidato all’assunzione.
Sembrano quindi finiti i tempi in cui, per cercare lavoro, si doveva scrivere un curriculum vitae – magari corredato da una bella lettera di presentazione – e poi sperare d’esser convocati al colloquio di lavoro. Oggi, viviamo in un mondo lavorativo profondamente mutato. Le cose sono più complesse di un tempo, e vanno ben oltre il creare un curriculum vitae e lo scrivere una lettera di accompagnamento. Le soft skills hanno un loro peso, che nessun candidato può permettersi il lusso di ignorare.
Quindi, focus sulle soft skills. E proprio a tal riguardo ho scovato sul web uno studio di Manpower Group, denominato Soft Skills for Talent. Si tratta di un’indagine condotta da questa società sulle competenze trasversali che risultano tra le più richieste nel mercato del lavoro. In effetti, le soft skills – cioè l’insieme delle qualità professionali di un candidato in termini di conoscenze, capacità, doti professionali e personali, atteggiamenti ecc. – rappresentano ai nostri giorni un vero e proprio valore aggiunto, un patrimonio che differenzia una persona dal resto dei candidati, facendola assumere e prospettandogli più possibilità di carriera lavorativa. Mica poco, vero?
Le domande sulle soft skills sono state poste a una campione di aziende che è stato inteso come rappresentativo del mercato del lavoro odierno. I risultati dell’indagine sono perciò molto utili a determinare quali siano le competenze trasversali che sono attualmente determinanti per trovare un lavoro e per mantenerlo. In altre parole: se siete candidati all’assunzione, tenete le orecchie dritte e fate la massima attenzione a ciò che state per leggere riguardo le soft skill più ricercate!
Nonostante lo studio sia piuttosto articolato, voglio parlarvi di due particolari risultati che sono emersi. Il primo riguarda le soft skills per i neo assunti e per gli impiegati già formati che entrano in una nuova azienda (gli intervistati potevano esprimere fino a cinque preferenze diverse).
- Collaborazione: 68%
- Risultato: 57%
- Apertura al nuovo: 47%
- Iniziativa: 44%
- Energia: 43%
- Accuratezza: 38%
- Comunicazione: 38%
- Analisi: 34%
- Sintesi: 30%
- Stabilità: 20%
- Consapevolezza di sé: 17%
- Supporto: 16%
- Autostima: 7%
Sei dunque un neo laureato oppure un impiegato che vuol mandare la propria autocandidatura a un brand o a una PMI? Bene, preoccupati soprattutto di saper lavorare in team, di essere efficace nel raggiungere gli obiettivi e di non aver paura di fare cose nuove e di aggiornarti! Ecco le tre principali soft skills che, in modo verosimile, ti saranno richieste dal tuo prossimo datore di lavoro!
In secondo luogo, mi ha colpito la parte della ricerca che esplora quali saranno le soft skills più richieste in futuro dalle aziende. Detto in altro modo: quali saranno le soft skills che dovranno possedere i lavoratori nelle PMI e nei brand nei prossimi anni affinché il loro profilo professionale sia in linea con le esigenze aziendali, e ciò gli consenta di fare una buona carriera lavorativa? Anche qui, gli intervistati potevano assegnare fino a cinque distinte preferenze a cinque distinte soft skills.
- Multitasking: 37,5%
- Etica professionale: 36,5%
- Pensiero ideativo: 36,3%
- Integrazione organizzativa: 34,9%
- Mentalità progettuale: 34,4%
- Gestione delle informazioni: 32,1%
- Diffusione dei saperi: 27,9%
- Mindfulness: 26,9%
- Propensione linguistica: 25,9%
- Interculturalità: 25,5%
- Intelligenza sociale: 25,4%
- Multidisciplinarietà: 25,1%
- Alfabetizzazione multimediale: 16,2%
- Collaborazione virtuale: 16,1%
- Intelligenza ecologica: 12%
- Pensiero elaborativo: 11,2%
- Sense-making: 5,8%
Dalla lettura di questi dati sulle soft skills del futuro, sembra proprio che ai lavoratori del domani sarà richiesta una maggiore autonomia decisionale e una certa polivalenza. Interessante anche il fatto che sia citata come competenza trasversale l’etica professionale, definita come l’agire responsabilmente valutando l’impatto che possono avere le proprie azioni sugli altri e nel pieno rispetto delle norme giuridiche, etiche e morali.
Ecco, queste sono le soft skills più ricercate da datori di lavoro e recruiter nell’attuale mercato del lavoro e quelle futuribili. A voi candidati fare un buon uso di queste informazioni!
A livello personale, mi sarebbe piaciuto vedere meglio esplicitate in queste due classifiche un paio di soft skills che invece non compaiono. La prima competenza trasversale è l’empatia – che è citata invece per i ruoli manageriali –, che giudico fondamentale per il successo lavorativo di un professionista, indipendentemente dal settore lavorativo in cui il lavoratore opera. La seconda abilità è la capacità di scrittura. Si tratta di una delle soft skills che io andrei senz’altro a valutare in un candidato, se fossi un responsabile del personale. Credo infatti che chi conosce bene la scrittura abbia notevoli vantaggi nella propria vita lavorativa.
Ad ogni modo, vi invito a leggere per intero il documento originale, che illustra la metodologia e i risultati completi dell’indagine, poiché è davvero interessante. D’altro canto, è già da molto tempo che si sente parlare di soft skills o competenze trasversali, ed è il caso di prestare la dovuta attenzione all’argomento, sia da parte dei candidati che cercano un nuovo lavoro che da parte delle aziende che pubblicano offerte di lavoro.
Prima di finire, una veloce presentazione delle soft skills nel mercato del lavoro negli USA. Come si può notare, le competenze trasversali richieste là coincidono in larga parte con quelle ricercate da brand e PMI italiani.
In conclusione, ti chiedo: conoscevi già le soft skills? Hai mai fatto il punto su quelle che sono le tue competenze trasversali e a come potresti spenderle nel mercato del lavoro di oggi? Più in generale, sei d’accordo con la lista di abilità che è elencata sopra e sul peso di ciascuna di esse? Per quella che è la tua esperienza professionale, quali sono le soft skills più utili per la nostra carriera lavorativa?