Elenchi puntati ed elenchi numerati: ecco come scriverli

elenchi puntati elenchi numeratiCome si scrivono gli elenchi? Cioè: quali sono le norme che consentono di strutturare correttamente gli elenchi puntati e gli elenchi numerati?

Partiamo da una prima osservazione di carattere generale. Gli elenchi puntati e numerati sono utilissimi per rendere più leggibili i tuoi contenuti web o i tuoi testi per la carta. Questo significa che inserire in un contenuto online o in un testo cartaceo un elenco puntato o numerato rende la tua comunicazione più efficace. Il che è solo un bene. Prova infatti a immaginare l’enorme guadagno che ne potresti trarre solo nel campo commerciale!

Detto ciò, tuffiamoci nelle regole che permettono di scrivere elenchi puntati e numerati in modo corretto. Per prima cosa, occorre dire che esistono due modi di fare un elenco per punti:

  1. L’elenco può esser fatto di seguito nel testo, cioè elencando tutti i suoi elementi di seguito, separandoli con una virgola. (Questa soluzione non è però il massimo in fatto di leggibilità).
  2. L’elenco può essere fatto andando a capo per ogni suo singolo punto, come nel caso di questo elenco puntato a due voci.

I singoli punti dell’elenco possono essere evidenziati a seconda dei casi (o delle preferenze della singola persona) con numeri oppure con lettere (queste ultime vanno preferibilmente indicate in corsivo e minuscole). In alternativa, è possibile usare anche uno dei simboli che di solito sono impiegati in questi casi: un pallino nero, una lineetta, un segno di spunta eccetera.

Negli elenchi puntati, i numeri e le lettere sono da preferire quando nel testo è previsto un richiamo a uno o più punti dell’elenco.

Tra il simbolo di apertura e l’inizio del testo, e ciò vale sia per gli elenchi puntati che per gli elenchi numerati, va lasciato uno spazio fisso (oppure una tabulazione). Questo per consentire che tutti i blocchetti dell’elenco comincino ben allineati. Le lettere e i numeri possono essere eventualmente seguiti da una parentesi tonda chiusa o da un punto.

Inoltre, è preferibile che le righe successive alla prima comincino con un rientro rispetto al margine del foglio o della pagina web, affinché ogni singolo punto dell’elenco risulti sufficientemente evidenziato.

Quale segno della punteggiatura bisogna usare alla fine di ogni blocchetto di un elenco puntato o numerato? Bisogna guardare alla punteggiatura usata al suo interno: se i blocchetti sono brevi e al loro interno non ci sono segni di punteggiatura, basta una virgola. Se invece all’interno dei blocchetti ci sono delle virgole, occorrerà usare almeno il punto e virgola. Infine, nel caso in cui i blocchetti degli elenchi siano particolarmente lunghi e abbiano al loro interno una punteggiatura complessa, è obbligatorio adoperare il punto.

Una cosa importante. Fondamentale è che il segno di punteggiatura finale sia lo stesso per tutti i blocchetti dell’elenco. Quando si usa il punto, ogni blocchetto, anche il primo, deve iniziare con la maiuscola.

In generale, specialmente se i punti sono molto brevi, magari di una sola parola, possono essere sufficienti a scandirli la loro disposizione spaziale all’interno della pagina e gli spazi bianchi che li circondano. Di conseguenza, si può usare il punto di chiusura solo per l’ultimo elemento della serie, lasciando i precedenti punti senza segni di punteggiatura.

Queste le regole per costruire elenchi puntati o elenchi numerati sulla carta e sul web. Tu le conoscevi e le usavi già? Di solito, come costruisci i tuoi elenchi puntati? E come crei i tuoi elenchi numerati? Lascia un commento per spiegarlo!

 

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elenchi puntati numeratiQuesto post sugli elenchi puntati e sugli elenchi numerati è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content creator. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, visitato da migliaia di persone ogni giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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