Come si scrive? Ecco una domanda che spesso ci facciamo, quando dobbiamo scrivere una parola o un’espressione e vogliamo essere certi di evitare gli errori ortografici!
Scrivere in italiano perfetto è oggi un obbligo, per chiunque di noi. In effetti, la nostra scrittura racconta parecchio di noi e della nostra professionalità e capacità di curare i dettagli. Un linguaggio sciatto – se non addirittura pieno di errori di ortografia – non ci fa certo fare bella figura con chi ci legge. D’altro canto, evitare gli errori più comuni nell’italiano scritto è oramai indispensabile anche quando si scrive per vendere.
La faccenda è davvero delicata, anche perché l’italiano è senza dubbio una lingua difficile. Cioè: anche per chi lo conosce in maniera profonda, gli errori ortografici sono sempre dietro l’angolo. Questo succede perché le regole che sono alla base della nostra lingua sono tante e prevedono ancor più numerose eccezioni. E anche perché c’è una forte differenza tra la lingua parlata e la lingua scritta. Sapere come si scrive ogni singola parola è un’impresa per i più.
Ecco allora che ho creato una piccola lista che raggruppa le incertezze più diffuse di chi scrive, quelle che portano a commettere gli errori ortografici più comuni.
Ovviamente, il nostro alleato più importante in caso di qualsiasi dubbio è e rimarrà sempre il dizionario della lingua italiana. Sarà lui, volta per volta, a indicarci come si scrive una parola, salvandoci dagli errori di ortografia e dalle conseguenti brutte figure con i lettori.
Ed ecco l’elenco di quelli che sono i principali dubbi ed errori ortografici nella lingua italiana.
Come si scrive: do
Do: nota musicale o anche prima persona singolare, presente indicativo, del verbo dare.
Come si scrive: ce o c’è?
Ce: pronome personale, pronome dimostrativo e anche avverbio.
C’è: espressione che significa esiste, si trova.
Come si scrive: di, dì o di’?
Di: preposizione semplice.
Dì: sostantivo che indica il giorno.
Di’: seconda persona singolare, imperativo, del verbo dire.
Come si scrive: da, dà o da’?
Da: preposizione semplice.
Dà: terza persona singolare, indicativo presente, del verbo dare.
Da’: seconda persona singolare, imperativo, del verbo dare.
Come si scrive: fa o fa’?
Fa: nota musicale o anche terza persona singolare, indicativo presente, del verbo fare.
Fa’: seconda persona singolare, imperativo, del verbo fare.
Come si scrive: li o lì?
Li: pronome personale e pronome dimostrativo maschile plurale.
Lì: avverbio.
Come si scrive: la o là?
La: articolo determinativo femminile singolare o anche nota musicale.
Là : avverbio.
Come si scrive: ne, né o n’è?
Ne: particella pronominale e anche avverbio.
Né: negazione.
N’è: particella pronominale unita alla terza persona singolare, indicativo presente, verbo essere.
Come si scrive: si o sì?
Si: pronome personale o nota musicale.
Sì: particella affermativa.
Come si scrive: se o sé?
Se: congiunzione.
Sé: pronome personale.
Come si scrive: sta o sta’?
Sta : terza persona singolare, indicativo presente, verbo stare.
Sta’: seconda persona singolare, imperativo, verbo stare.
Come si scrive: va o va’?
Va: terza persona singolare, indicativo presente, del verbo andare.
Va’: seconda persona singolare, imperativo, del verbo andare.
Come si scrive: te, tè o the?
Te: pronome personale o anche complemento o anche particella pronominale.
Tè: italianizzazione del termine inglese tea.
The: italianizzazione del termine inglese tea.
Come si scrive: monosillabi con l’accento
Vanno scritti con l’accento: ciò, cioè, dà, dì, è, già, giù, là, lì, né, può, più, sé, sì, tè. Per completezza d’informazione, vedi le regole sull’accento generali.
Come si scrive: monosillabi senza accento
L’ignoranza delle norme d’uso dell’accento dà luogo a molti errori ortografici.
Vanno scritti senza accento: da (preposizione), e (congiunzione), la (articolo), li (pronome), ne (pronome o avverbio), se (pronome o congiunzione), si (pronome) te (pronome), di (preposizione), blu, fra, tra, fu, ma, su, qui, qua, no, so, sa, tre. Per completezza d’informazione, vedi le regole generali sull’accento.
L’accento va sempre inserito sui composti di tre, re, su, blu, che e sulle parole tronche di due o più sillabe, come per esempio città, virtù, caffè, mezzodì.
Come si scrive: quando usare l’apostrofo?
Un’altra cosa che occorre conoscere perfettamente è l’uso dell’apostrofo nella lingua italiana scritta. Ciò evita gravi errori ortografici e conseguenti figure da mezzi somari. 🙂
Per avere una panoramica completa sul corretto uso dell’apostrofo nella nostra lingua, puoi consultare questo mio vecchio post: regole per usare l’apostrofo.
Come si scrive: parole da scrivere separate
a fianco
a proposito
al di là (a meno che non si tratti dell’aldilà, il regno dei morti)
al di sopra
al di sotto
all’incirca
d’accordo
d’altronde
in quanto
l’altr’anno
poc’anzi
quant’altro
senz’altro
tra l’altro
tutt’altro
tutt’e due
tutt’oggi
tutt’uno
Come si scrive: parole da scrivere unite
allorché
almeno
ancorché ancor che
benché
bensì
buonasera
buongiorno
chissà
dinanzi, dinnanzi
dopodomani
dovunque
ebbene
eppure
finché
finora
giacché
invano
laggiù
lassù
neanche
nemmeno
neppure
nonché
ossia
ovvero
ovverosia
perciò
perfino
pertanto
pressappoco
quaggiù
qualora
quassù
sebbene
sennonché
seppure
sicché
siccome
sissignore
soprattutto
sottosopra
talora
talvolta
tuttavia
tuttora
Come si scrive: parole che possono essere scritte unite o separate
ciò nonostante, ciononostante
fintanto che, fintantoché
gran che, granché
ogni qualvolta, ogniqualvolta
per lo meno; perlomeno
per lo più, perlopiù
quanto mai, quantomai
Nei casi sotto, la prima forma è preferibile all’uso della seconda:
amplissimo, ampissimo
caffellatte, caffelatte
cherosene, kerosene
kilogrammo, chilogrammo
dinanzi, dinnanzi
ebbrezza, ebrezza
intravedere, intravvedere
obiettivo, obbiettivo
pressappoco, pressapoco
psicoanalisi, psicanalisi
sennonché, senonché
shock, choc
soprattutto, sopratutto
succubo, succube
Ecco, questa è la mia lista dei come si scrive. Vuoi aggiungere qualche nota che evita di fare errori ortografici? Hai anche tu dei dubbi frequenti su come si scrive una parola o un’espressione? Lascia un commento qui sotto! 🙂
Questo post sui dubbi più comuni che riguardano il come si scrive una parola o un’espressione nella lingua italiana è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, che raccoglie migliaia di visite al giorno. Sono autore del libro Scrivere per il web 2.0.
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Ciao Alessandro,
credo si tratti di una svista ma le parole SOPRATTUTTO e PRESSAPPOCO sono riportate uguali nelle 2 forme…
Ciao e grazie della segnalazione!
In effetti, hai ragione: avevo ripetuto la stessa forma, che è poi quella più corretta da usare. Un caso di resistenza inconscia agli errori ortografici? 😉
Finalmente un pò di raffinatezza ortografica, spiegata in maniera esauriente, della Lingua Italiana.
La ringrazio, Lei è una persona gentile. Un augurio di buone cose.
🙂
fantastico vademecum, lo sto usando per il mio blog
http://youmightwannareadthis.wordpress.com
grazie
Grazie del complimento, Carmen, sei gentile. Un abbraccio.
come si scrive più che soddisfacente o piucchesoddisfacente?
La prima grafia è quella corretta.
non si può scrivere kilogrammo. Per chi mastica di fisica è orrendo.
come si scrive: per dipiù, per di più, perdipiù?
Io ritengo che la prima sia quella corretta.
Ciao Giuseppe,
L’argomento è poco trattato. Dunque, come si scrive? Sul dizionario della Treccani non c’è traccia di “perdipiù” né di “per dipiù”. Nel sito dell’Accademia della Crusca scrivono “per di più”. Io sarei dunque per usare quest’ultima forma.
Ciao!
Nelle parole da scrivere separate, ci aggiungerei ” a posto”.
In quelle da scrivere unite, ci aggiungerei “apposta”.
🙂
Ciao, bel lavoro!
Se hai tempo ti consiglierei anche di mettere delle frasi di esempio (ad es. per il CE, perchè forse non tutti sanno che cosa sia un avverbio o un pronome dimostrativo… 😉 ).
Ciao!
Buongiorno.
Ho sempre preferito obiettivo a obbiettivo, e psicoanalisi è una di quelle parole che mi ha indotto ad approfondire la dicitura corretta e la distinzione con psicanalisi. Faccio tesoro dell’elenco delle forme preferibili.
Grazie.
Bellissimo!!! E che dire di chi continua a scrivere “un pò”??? Glielo diciamo che si scrive “un po’ ” (con l’apostrofo, perchè è il troncamento di “poco”) o ci facciamo i fatti nostri????
Grazie, Stefania!
L’errore ortografico che hai segnalato tu stava per farmi digerire male la colazione! 🙂
Sono d’accordo con Stefania! Stavo per segnalare anche io questo terribile errore! Non se ne può più della gente che scrive “pò” così! Penso sia una delle prime cose che insegnano a scuola: si scrive po’ !
Grazie per i suggerimenti Alessandro, sono sempre utili!
Grazie del tuo contributo Luana!
Abbasso gli errori ortografici! 🙂
di fronte OPPURE difronte ?
per di più OPPURE per di più
Ciao!
“Di fronte” e “per di più”.
Questo articolo dovrebbe essere utilizzato in molte scuole italiane invece di far imparare a memoria stupide regole grammaticali senza un esempio completo. Questo articolo ha risolto e chiarificato mille dubbi che avevo dalla scuola pubblica. Questo la dice lunga sull’ efficacia dell’istruzione pubblica.
Ciao Alessandro,
Sono davvero contento che questo mio contributo sugli errori ortografici ti sia stato utile.
Il fatto che tu abbia trovato delle risposte efficaci in un blog (seppur molto seguito) anziché nella scuola pubblica lascia sgomenti. Purtroppo, non sei l’unico a pensarla così… :-/
Un abbraccio!
le lettere maiuscole per ragazzi che non sanno leggere e un po facile e un po difficile
Non è una grande cosa questo blog! Le definizioni delle parole le posso trovare su qualunque dizionario o da qualche libro o le danno in tutte le scuole. Quello che serviva davvero erano degli esempi dopo le definizione, vedere come si usano e applicano queste parole e così togliere dei dubbi.
Uno studente della terza media farebbe un articolo migliore.
Cordiali saluti
Ciao Harlen,
Mi dispiace che questo mio post su come evitare gli errori ortografici non ti sia piaciuto. Io ci ho messo tempo e impegno a scriverlo. A molti è piaciuto, a te no. Pazienza, non si può piacere a tutti.
Un saluto e un augurio di buona giornata!
Grazie Alessandro!!
consultare un dizionario, consultare il tuo blog, consultare appunti…
Consigliami, per cortesia un prontuario che sia tascabile, efficace, aggiornato e davvero utile per le quotidiane necessità di chi ha la mia età, non per lavoro con scrivanie ampie e libreria alle spalle , ma da tenere sempre nel taschino.
Complimenti mi sei sempre molto utile, purtroppo solo in casa davanti al notebook.
Elio
Prego Elio, sei gentile.
Manuali tascabili non ne conosco. Sulla buona scrittura posso però consigliarti il “Manuale di redazione” della Edigeo. Si tratta di una lettura molto utile, che riprende la grammatica e che approfondisce le regole della punteggiatura, che sono padroneggiate realmente da pochissimi.
Un saluto!
Sig. Alessandro,
ho un dubbio, si scrive: a te va la mia stima e simpatia oppure a te vanno la mia stima e simpatia?
Grazie mille!
Buongiorno Wally!
“Vanno”.
Salve, volevo chiederle se si può dire “la aggiorno” , nel senso di aggiorno la persona alla quale mi sto rivolgendo usando il lei oppure si può usare solo “l’aggiorno'”.
Grazie
Ciao Kitty, per me è completamente indifferente. Entrambe le forme sono corrette, va a gusti.
Buongiorno Alessandro,
si può scrivere GL’HO DETTO o è corretto solo GLI HO DETTO?
Grazie
Ciao Tamara. Quell’apostrofo lo vedo più da lingua parlata. Nella scritta non lo metterei.
Si può scrivere ce l’hai i ….. o ce l’hai le …..
In Internet ho trovato a esempio ce l’hai i soldi? o ce l’hai le …..?
Se possibile, resto in attesa.
Nicola Landini
Apostrofo si o apostrofo no?
Vi ringrazio per la v/s gentilezza