Gli articoli in italiano: le regole d’uso dell’articolo

articolo articoliPer padroneggiare la grammatica italiana occorre conoscere perfettamente anche l’uso degli articoli, sia i determinativi che gli indeterminativi. Sei pronto a un bel ripasso delle norme che regolano l’impiego dell’articolo nella nostra lingua? Bene, iniziamo, oggi si torna a scuola!  🙂

Per prima cosa, una precisazione. Può sembrare un po’ inutile scrivere un post – in realtà, come vedremo, saranno addirittura tre – sugli articoli nella lingua italiana. Però, così come un calciatore ha bisogno di fare continuamente esercizi di tecnica, così un web writer – o web copywriter o SEO copywriter che dir si voglia – ha regolarmente necessità di ripassare le basi della grammatica italiana.

Inoltre, vedo che i post che pubblico sulla grammatica italiana riscuotono generalmente un buon successo. C’è attenzione su questi argomenti, come testimoniano per esempio gli articoli scritti sugli errori ortografici, sugli errori grammaticali, sul congiuntivo e sulla punteggiatura.

Gli articoli, per quanto siano un elemento grammaticale tra i più comuni, hanno regole proprie, che talvolta si tende a scordare. Che c’è allora meglio di una bella rinfrescata alla memoria? Il compito del mio contributo grammaticale di oggi è proprio questo: richiamare le regole principali che riguardano l’utilizzo degli articoli in italiano.

Come accennavo in precedenza, questo mio articolo (!) è diviso in tre parti. Le altre due, dedicate agli articoli determinativi e agli articoli indeterminativi, le pubblicherò i prossimi due venerdì. Ho deciso di spezzare l’articolo in tre perché mi è sembrato più utile creare un primo post con le nozioni di base, seguito da due contributi specifici, rispettivamente sugli articoli determinativi e sugli articoli indeterminativi.

 

Gli articoli: che cosa sono e che ruolo hanno in grammatica

L’articolo è quella parte variabile del discorso che precede un nome con l’obiettivo di individuarlo e di inserirlo nel discorso. Per esempio, nella frase “Mario ha calciato il pallone” il termine il che anticipa il nome pallone è un articolo, cioè una parola che, presa di per sé, non ha alcun significato, ma che tolta dal contesto fa perdere chiarezza alla frase.

Un nome e il relativo articolo costituiscono un’unità grammaticale, il cosiddetto gruppo nominale. In effetti, come è evidente da quanto detto sopra, un articolo non può mai essere adoperato da solo. D’altro canto, un nome vuole sempre – tranne in limitati casi particolari – la presenza di un articolo.

Il termine articolo deriva dalla parola latina articulus – che è a sua volta il diminutivo di artus, “arto” –, che significa “piccolo arto”. Questo perché l’articolo è una piccola componente del discorso, cioè un piccolo elemento che, inserito all’interno di una frase, dà al nome un senso determinato o indeterminato – come vedremo quando parleremo di articoli determinativi e di articoli indeterminativi.

Oltre a individuare e introdurre i nomi, gli articoli svolgono alcune altre funzioni che vale la pena di ricordare:

  • Un articolo indica o ribadisce il genere e il numero del nome a cui è accompagnato. Li ribadisce quando il nome, attraverso la sua desinenza, rivela già sia il proprio numero che il proprio genere. Li indica quando invece un nome che è di genere comune o invariabile non ha desinenza per esprimere genere e numero, come per esempio il/la turista, il/la cantante, il/gli scimpanzé. Inoltre, un articolo permette di stabilire il significato di un nome che ne ha più di uno, come per esempio il fronte, la fronte.
  • Un articolo consente di stabilire se la persona o la cosa indicate dal nome siano da intendersi in senso preciso o generico. Facciamo anche qui un esempio. Se dico “A scuola ho parlato con il professore”, significa che conosco il professore con cui ho parlato. Se dico invece “A scuola ho parlato con un professore” significa che non conosco il professore con cui ho dialogato.
  • Un articolo serve inoltre a precisare se la persona o la cosa indicate dal nome cui è abbinato siano da intendere come entità singola, cioè come una singola persona o un singolo oggetto, o come un’intera classe di persone o di oggetti. Per esempio, nella frase “In grammatica, l’articolo è una parte fondamentale del discorso”, il gruppo nominale l’articolo indica tutti gli articoli, cioè la categoria dei termini che si chiamano articoli. Al contrario, nella frase “L’articolo nella prima frase del tema di Marco è sbagliato” il gruppo nominale l’articolo indica un articolo particolare, cioè uno specifico articolo tra i tanti articoli che si possono trovare nel tema in questione.
  •  Un articolo può sostantivare, cioè rendere nomi, tutte le parole a cui è posto davanti, facendogli addirittura cambiare la categoria grammaticale di appartenenza. Facciamo tre esempi per chiarire. I termini dire, perché e azzurri sono rispettivamente un verbo, un avverbio (ma anche congiunzione) e un aggettivo. Diventano nomi se gli si mette davanti un articolo, come nei seguenti casi: “Il dire e non dire fa parte del suo modo di esprimersi”, “Le piacerebbe conoscere il perché del tuo rifiuto”, “Gli Azzurri hanno vinto con due gol di scarto”.

 

Ecco, questo è quello che si può dire in linea generale sugli articoli e sul loro uso nella grammatica della lingua italiana. A questo punto, ti consiglio di leggere i prossimi due post, che saranno dedicati specificatamente agli articoli determinativi e agli articoli indeterminativi!

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