Oggi parlerò di marketing affrontando il tema da un punto di vista insolito. Forse questo stupirà molti. Teniamo però presente che è nella natura del marketing essere una disciplina complessa, trasversale, sfaccettata. Insomma: il marketing s’infila un po’ dappertutto, anche dove sembrerebbe non essere di casa.
Le mie osservazioni partono da qui: quand’ero adolescente, nessuna ragazza mi filava. Eppure non ero brutto. Andavo bene a scuola ed ero pure sportivo. Ero anche un ragazzo con cui si poteva ragionare un po’ di tutto. E allora? Come mai un gradimento nullo da parte delle ragazze? Beh, la risposta sta proprio nel marketing. Vediamo il perché.
Da adolescente, ero un tipo nella media, sotto ogni aspetto. Né bello né brutto, ero bravo nello studio come tanti altri, ero sportivo come molti, ero simpatico come un po’ tutti, ero educato come i più, vestivo come chiunque. Di conseguenza, ero perfettamente nella media. Questo significa che non mi distinguevo dagli altri. Vale a dire che non ero differente in nulla. Non spiccavo. Non ero particolare in nulla.
Purtroppo, le adolescenti notano solo chi è diverso, chi si differenzia dalla massa. Qualche esempio? Le ragazze così giovani notano chi è bello o chi ha una personalità ribelle. Notano chi ascolta musica insolita o chi si veste in modo inusuale. Insomma: le ragazze notano chi è fuori dagli schemi. Tutti gli altri ragazzini, quelli “normali”, non vengono considerati o quasi. O per meglio dire: vengono considerano come amici, ma non come possibili fidanzati.
Per me, a livello sentimentale, la situazione è migliorata dopo aver compiuto i vent’anni. Perché? Che cosa è cambiato? A vent’anni ho cominciato a vestirmi in modo più personale, ho cioè sviluppato un mio gusto nel vestire. Ho iniziato ad ascoltare musica di nicchia, cioè musica che non passava alla radio. Ho preso a frequentare persone e ambienti che non erano per tutti. Insomma: la maturità mi ha fatto diventare una persona particolare. Prima non ero né carne né pesce. Dopo sono diventato “un tipo”. E le ragazze se ne sono accorte.
Cerco di spiegarmi ancora meglio. Finché ero uno dei tanti, nessuna ragazza ha avuto motivo di notarmi. Perché ero anonimo, ero grigio, ero un numero. Quando però mi sono differenziato, ho acquisito un’identità specifica e sono emerso dalla massa. Quindi mi si è notato per forza. Ho attirato l’attenzione. Non ero più uno dei tanti, ma uno che esprimeva un carattere specifico. A tante ragazze non piacevo comunque – del resto, chi mai può piacere a tutti? –, ma quantomeno mi vedevano. Molte perfino mi guardavano. E – finalmente 😀 – un certo numero di loro mi ha considerato.
Che c’entra il mio racconto con il marketing? In realtà, è pertinentissimo. Perché quanto ho condiviso sulla mia storia personale vale anche per le aziende. Infatti, se la tua azienda non fa marketing, si trova nella mia stessa situazione da adolescente. Significa che la tua azienda è nella media, significa che somiglia alla gran massa dei concorrenti. È cioè indistinguibile dai competitor, perché non dà nessun motivo ai clienti per farsi preferire. Nel marketing, un’azienda così rappresenta una commodity. Il che significa che, così come le ragazze non mi filavano, anche la clientela non fila la tua azienda. Verosimilmente, per trovare clienti, devi fare sconti su sconti. Solo così riesci a vendere.
Come puoi attirare l’attenzione dei clienti? Come puoi farti preferire alla concorrenza? Devi fare marketing. Devi cioè dare una ragione alla clientela perché comperi da te invece che da un altro. E questo, per l’appunto, si ottiene con il marketing. Allo stesso modo, io ho smesso di essere sfigato con le ragazze proprio quando gli ho dato una ragione per farmi notare e farmi preferire. Prima ero invisibile, poi sono improvvisamente diventato visibile. Non posso dire che ho cominciato a fare marketing su me stesso – ai tempi non sapevo nemmeno che cosa fosse il marketing –, ma è come se lo avessi fatto.
E tu? Fai marketing nella tua azienda? Sei visibile agli occhi dei tuoi clienti? Ti notano oppure ti confondono con uno dei tuoi tanti concorrenti fatti con lo stampino? Hanno una ragione per comprare da te invece di andare altrove? Lascia un commento qui sotto per condividere la tua esperienza!
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Questo post che spiega perché fare marketing è come piacere alle ragazze è stato scritto da Alessandro Scuratti, consulente di marketing.
Da oltre 20 anni, mi occupo di branding e comunicazione per le aziende. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono anche l’autore del libro Scrivere per il web 2.0.
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