“Come abbandonare il posto fisso e trasformare la propria passione in un lavoro online”: così recita il sottotitolo di Wwworkers, un interessante libro (lo trovi anche su Amazon) che spiega come mettersi in proprio per costruire un business sul web.
Colletti analizza decine di casi di persone che, stanche del proprio lavoro – a volte a tempo indeterminato e ben retribuito! – si sono licenziate e hanno aperto una loro attività sul web. Si tratta di persone che, per esempio, non ne potevano più della vita da dipendenti o che, nel precedente lavoro, sentivano di sfruttare solo una parte delle loro potenzialità. Più o meno tutti hanno deciso di mettersi in proprio per una questione di worklife balance. Cioè: per conciliare vita professionale e vita privata.
Wwworkers ci mostra che il denominatore comune tra tutte queste persone è un certo coraggio unito alla creatività e a un forte senso d’indipendenza. Questi uomini e queste donne hanno scommesso sulle proprie forze, inventandosi una professione online che valorizza le loro capacità e le loro conoscenze in un determinato ambito. Insomma: sono persone che hanno trasformato la loro passione in un lavoro sul web.
L’identikit di questo tipo di lavoratori è molto variegato. Una parte è certamente costituita da ventenni, ma tutte le età sono ben rappresentate. Alcune persone hanno addirittura un’età che è più o meno quella della pensione. Lo stipendio medio di un wwworker? Va dai 1.500 ai 3.000 euro al mese.
A mio giudizio, il libro è gradevole e interessante. Lo sforzo di Coletti di documentarsi sul fenomeno è evidente e notevole. Come detto, sono decine le testimonianze riportate. Probabilmente sono troppe: sarebbe stato meglio presentarne solo alcune, cosa che avrebbe consentito interviste in profondità. Così, invece, ogni wwworker è presentato in modo un po’ troppo veloce. Si tratta però di un difetto che non toglie validità e interesse al libro.