Intervista a Valentina Turchetti, Web Content Specialist e Digital PR

valentina turchetti web content specialist digital PRNe L’arte della guerra, Sun Tzu scrive: “La strategia senza tattica è la strada più lenta alla vittoria. La tattica senza strategia è il rumore che precede la sconfitta”. Per quanto possa sembrare strano, queste parole valgono anche sul web. In effetti, non possiamo avere una presenza online efficace se non agiamo in modo strategico.

E proprio di strategie digitali parlerò oggi con Valentina Turchetti, esperta di new media e, in particolare, di digital PR, online advertising e content marketing. Valentina è anche l’autrice di un e-book che è stato pubblicato proprio in questi giorni: Social Media Marketing: Strategie per costruire e gestire efficacemente la tua comunicazione sui Social Media (lo trovi qui).

Andiamo dunque a sentire direttamente dalle parole di questa professionista del web quanto è importante la strategia affinché le aziende ottengano risultati online. Cerchiamo insomma di rubare a Valentina qualche segreto del mestiere, per poter essere più efficaci nella nostra comunicazione in Rete.

Ciao Valentina, e grazie della tua disponibilità. Ti va di iniziare questa nostra chiacchierata raccontandoci qualcosa di te? Per esempio, qual è la tua formazione?
Ciao Alessandro, certamente. La mia formazione è decisamente disomogenea, nel senso che la base comune è umanistica, ma il percorso di studi è stato variegato. Dopo il Liceo Classico a indirizzo Linguistico, ho scelto di frequentare all’Università Lingue e Letterature Straniere a Ferrara, per poi proseguire con la Laurea Specialistica in Lingue per il Commercio Internazionale a Verona. Proprio durante questi due anni ho incominciato a studiare (e ad appassionarmi) al marketing. Successivamente, ho frequentato il Master in Marketing Management de Il Sole 24 Ore presso l’Università di Parma.

Quando hai deciso che il web sarebbe stato il tuo lavoro?
Più che deciso, l’ho “sentito”. Hai presente quando senti dentro di te che forse hai finalmente trovato il tuo mestiere? Io me ne sono accorta quando, svegliandomi alla mattina, non mi sentivo a mio agio a recarmi in azienda (all’epoca era nel reparto Marketing e Comunicazione di una piccola-media impresa, e mi occupavo quasi del tutto praticamente di marketing tradizionale), perché sapevo che al di fuori di quelle mura esisteva un mondo di professionisti, brand, aziende che navigavano ogni giorno nel web marketing. Lì ho deciso che anch’io volevo farne parte.

ebook social media marketingSei autrice di un e-book pubblicato proprio in questi giorni. Che temi affronti nel tuo testo? E a chi è indirizzato?
Il mio e-book è indirizzato a un pubblico con conoscenze medie del web marketing. Non è un libro per principianti: non spiega, per capirci, come aprire una pagina Facebook. Questi aspetti vengono dati per scontati.
L’e-book si rivolge ad aspiranti professionisti del web, manager d’impresa, imprenditori, consulenti, tutti coloro che già lavorano in questo mondo (o che vorrebbero lavorarci) e che desiderano confrontarsi e conoscere le strategie di comunicazione digitali, studiando numerosi esempi pratici che vengono dalla mia esperienza professionale.

Sei un’esperta di strategie sul web. Puoi spiegarci perché avere una digital strategy è così importante per un’azienda?
Senza una strategia digitale non vai da nessuna parte. La strategia, per qualsiasi settore, azienda, brand, prodotto, è la base, il punto di partenza. Come fai, altrimenti, a sapere che quello che stai facendo è in linea con i tuoi obiettivi? Come fai a sapere che stai raggiungendo il giusto target? Scegliere la strategia significa scegliere di identificare noi stessi, chi siamo noi. E non è affatto semplice.

Nonostante ciò, spesso le aziende non hanno la minima idea di come progettare una strategia. Ecco, puoi darci qualche indicazione di massima, giusto per capire qual è il bandolo della matassa?
Purtroppo non è possibile parlare di strategia nello specifico perché ogni azienda ha la sua storia, i suoi punti di forza e di debolezza, la sua identità. Ogni azienda è un caso a sé. Ma si possono certamente individuare dei punti comuni per progettare una corretta strategia, come l’identificazione di:

  • obiettivi
  • budget a disposizione
  • analisi della concorrenza
  • target
  • canali di comunicazione
  • linguaggio e tone of voice
  • K.P.I.

Non è possibile parlare di digital strategy senza parlare di contenuti. Qual è la tua definizione di contenuti di qualità?
Mi piace definire contenuti di qualità quei contenuti che generano un reale valore aggiunto all’utente. Quei contenuti, cioè, che non solo sono interessanti per l’utente, ma soprattutto utili. Perché l’utente dovrebbe leggere i miei contenuti, altrimenti?!

Spostiamoci ora nel campo dei social network. Ammettiamo che io sia il direttore marketing di un brand che aprirà una fan page su Facebook. Mi daresti qualche consiglio sugli errori di gestione che devo assolutamente evitare?
Prima di tutto, aspetto banale ma mai scontato (ahimè!), non aprire un profilo personale, ma una pagina aziendale! Sei un’azienda, non una persona, quindi apri la pagina business.
Secondo punto: ricordati sempre che, nel momento in cui pubblichi sulla tua fan page, rappresenti (sei) l’azienda, non te stesso come individuo. Pensa, scrivi, commenta sempre in nome e per conto dell’azienda.
Terzo punto: crea una Social Media Policy ed una netiquette efficaci.

Facebook non è l’unico social network che può aiutare le aziende a fare social media marketing. Molto usato è anche Twitter. Facciamo finta che io sia ancora il direttore marketing di prima e che voglia stavolta aprire un account aziendale proprio su Twitter. Che suggerimenti mi daresti per sfruttarlo come si deve?
Twitter, a differenza di quello che possa sembrare, è un social network complesso da gestire in modo vincente lato azienda. Perché? Pensa solo che su Twitter:

  • i tweet sono caratterizzati da soltanto 140 caratteri, quindi (primo consiglio) assicurati di saper scrivere in modo efficace, chiaro ed esaustivo;
  • non è Facebook, quindi (secondo consiglio) non collegare la tua pagina Facebook al canale Twitter (al bando gli automatismi!);
  • si va solo se si hanno davvero tante ma tante cose da dire, quindi (terzo consiglio) non è detto che Twitter sia il social network adatto alla tua realtà.

A tuo giudizio, quali competenze in genere deve avere un bravo community manager?
Empatia, pazienza, professionalità, capacità di public relations, diplomazia.

Secondo te, le aziende italiane hanno finalmente compreso l’importanza di avere una presenza online adeguata oppure il concetto non è ancora passato?
Secondo me le aziende italiane stanno incominciando ora a capire più che altro le potenzialità che il web può offrire loro. Devono ancora capire, però, che ciò ha un costo, che è sicuramente inferiore a certe attività di comunicazione offline, ma non è gratis o quasi.

Siamo arrivati alla fine dell’intervista. Quali sono i tuoi progetti a breve termine? E quelli sul lungo periodo?
A breve termine vorrei trasformare la versione del mio e-book anche in cartaceo. A lungo termine, invece, la scrittura di un altro libro (cartaceo), di cui non posso ovviamente rivelare nulla, ma che credo sarà un argomento molto caldo per chi opera nel web (ho 29 anni, ma il sogno della scrittrice rimane sempre nel cassetto, stile “La signora in giallo” 🙂 ). Oltre ai miei progetti di consulenza e operatività e alla formazione, che mi regala, soprattutto umanamente parlando, sempre molte soddisfazioni.

Ringrazio Valentina per il tempo che è riuscita a dedicarmi. Potete continuare a seguirla sul suo profilo su Twitter e anche sulla fan page di SEO BUZZ.

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