L’efficacia dell’inbound marketing è sempre più evidente, soprattutto se la rapportiamo all’inutilità di un certo tipo di outbound marketing scellerato – che purtroppo ancora troppe società si ostinano a fare online.
È indubbio che qualsiasi azienda – sia essa una minuscola PMI o un grande brand – debba prendere in considerazione di destinare una parte del budget di marketing alle azioni di inbound marketing. Se così non fosse, starebbe rinunciando a un valido supporto per il proprio business. Per poi magari scoprire che la concorrenza ha invece colto al volo quell’opportunità.
Su Visual.ly ho trovato un’ottima infografica – sopra a destra, clicca per ingrandirla – che riporta dieci statistiche sull’importanza al giorno d’oggi dell’inbound marketing – e del content marketing. Se stai pensando – o ripensando – la tua digital strategy, è dunque bene che tu focalizzi la tua attenzione anche sull’inbound marketing.
Ma entriamo nei dettagli di cui ci parla l’infografica. Andiamo cioè a esaminare quali sono le dieci statistiche per le quali, nel 2015, non ci possiamo assolutamente permettere il lusso di ignorare l’inbound marketing. (I dati sono tratti da ricerche pubblicate su autorevoli siti e blog).
- Le aziende che hanno un corporate blog e che lo gestiscono in maniera professionale hanno il 67% in più di risultati nella lead generation rispetto alle aziende che non fanno blogging. Per esempio, sappi che un fattore decisivo per il successo di un blog aziendale è la frequenza di pubblicazione dei post.
- 8 utenti web su 10 leggono uno o più blog. In media, gli utenti web passano il 25% del proprio tempo di navigazione sui social media.
- Se un’azienda ha un blog aziendale interno al suo sito istituzionale, quest’ultimo avrà il 434% in più di pagine indicizzate sui motori di ricerca e il 97% in più di link indicizzati rispetto ai siti web delle società che non gestiscono un blog aziendale.
- Circa l’80% degli utenti web ignorano gli annunci a pagamento di Google. In effetti, diversi studi mostrano che oramai si è diffuso in modo capillare il cosiddetto fenomeno della “cecità ai banner”. Ma la statistica citata in questo punto vuol dirci qualcosa in più: non solo vengono evitati i banner pubblicitari, ma proprio tutte le forme di advertising.
- Il 75% degli utenti web che fanno ricerche sui motori non va oltre la prima SERP. In altre parole, PMI e brand non possono assolutamente permettersi di ignorare la SEO. Se sei interessato al tema, ecco uno studio piuttosto recente sulla percentuale di clic che ricevono i dieci risultati organici della prima SERP di Google.
- I lead che provengono dall’inbound marketing hanno un costo di acquisizione inferiore del 60% rispetto ai lead che provengono dall’outbound marketing.
- Gli utenti web concedono solo 10 secondi a una home page per spiegargli qual è il tema del sito. Dopodiché, se il messaggio di marketing che l’azienda gli ha trasmesso non è chiaro – cioè non si capisce di che parla il sito – gli internauti fanno una cosa molto semplice: abbandonano la navigazione e vanno altrove. Diventa perciò indispensabile che tu sappia scrivere un buon testo di accoglienza per la tua home page.
- Il 61% dei responsabili di marketing indicano nei webinar lo strumento di marketing dei contenuti che è più efficace.
- Il 94% degli articoli web che hanno inserito un’immagine ottengono più visite di quelli che non ne hanno nemmeno una. Il 60% delle persone è di tipo “visivo”, quindi il loro canale di apprendimento preferenziale è quello visivo. Per saperne di più, prova a leggere anche questo mio post su come scegliere le immagini per il web.
- L’80% degli uomini d’affari preferisce avere informazioni attraverso la lettura di articoli anziché attraverso la pubblicità.
Che ne pensi di queste statistiche sull’inbound marketing? Le conoscevi già? Ne conosci altre che sono altrettanto importanti? In quest’ultimo caso, lascia un commento qui sotto e condividi con tutti noi i dati in tuo possesso!
Più in generale? Nella tua attività fai uso dell’inbound marketing e, in particolare, del content marketing? Se sì, come e con quale frequenza? Ma soprattutto: ti sta dando i risultati sperati?