Interessante l’indagine pubblicata su Buzzsumo circa le condivisioni che ricevono i contenuti pubblicati sul web. Un dato su tutti è particolarmente impietoso: il 50% degli articoli e dei post analizzati – più di un milione in totale – ha ricevuto al massimo 8 condivisioni sui social. Inoltre, il 75% del campione in questione è arrivato al massimo a 39 interazioni. E ancora: il 75% dei contenuti non ha ricevuto alcun link in ingresso da altri siti web o blog.
Hai anche tu lo stesso problema? I contenuti che pubblichi sul tuo blog aziendale o sul tuo sito web istituzionale ricevono pochissime interazioni social e nessun link in ingresso da altri siti? (Ricordo che, se da un lato le condivisioni sui social fanno bene alla promozione dei tuoi contenuti, dall’altro ricevere backlink ha un grandissimo valore in chiave SEO).
Vediamo che cosa puoi fare per migliorare la situazione. Vediamo cioè come puoi fare in modo che i tuoi contenuti vengano apprezzati di più dalla tua nicchia. Nello specifico, ti propongo questi cinque interventi. Se davvero vuoi che i tuoi contenuti arrivino al tuo pubblico in modo più capillare, agisci subito!
1. Ricorda che fare content marketing significa intercettare i bisogni della tua nicchia
Stai creando effettivamente contenuti di qualità? In altre parole: stai realmente creando dei contenuti pertinenti e utili per il tuo pubblico? L’essenza del content marketing è appunto questa: dare soluzioni pratiche ed efficaci al tuo pubblico perché risolva i suoi problemi.
Forse è il caso che ti concentri maggiormente su questo: alzare l’asticella della qualità dei tuoi contenuti, andando a proporre al tuo pubblico le soluzioni che sta cercando. Altrimenti, rischi di produrre contenuti anonimi, che non emergono nel rumore di fondo creato dai mille altri contenuti tutti uguali che sono pubblicati dai concorrenti.
2. Scegli con cura i titoli dei tuoi contenuti
Creare i titoli dei contenuti è un’arte. No, non ti sto invitando a scendere anche tu a compromessi, cedendo alla tentazione di usare quei titoli “acchiappa clic” che leggiamo un po’ ovunque sul web. Non devi fare questo, altrimenti, a fronte di un aumento di lettori nel breve periodo, minerai la tua credibilità nel medio e lungo termine.
Quello che voglio dirti è invece questo: esistono tecniche per scegliere i titoli da dare ai contenuti che ti permettono di attirare l’attenzione dei tuoi visitatori. Ne ho parlato per esempio anche in questo post.
3. Stai usando i social giusti?
Su quali social network stai promuovendo i tuoi contenuti? Sei sicuro che siano davvero i social dove si ritrovano le persone della tua nicchia? Non è che usi Facebook mentre la tua nicchia sta su Twitter, solo per fare un esempio?
È un errore essere presente su un dato social network solo perché un po’ tutti sono lì. “Un po’ tutti” non significa alcunché, non è un target e, soprattutto, non è il tuo target. Devi essere presente solo sui social dove, dati alla mano, si ritrova il tuo pubblico. È solo lì che l’engagement nei confronti dei tuoi contenuti sarà massimo. È solo lì che il tuo social media marketing avrà l’effetto più consistente.
4. Stai facendo SEO?
La search engine optimization è, molto sinteticamente, l’arte di posizionare bene i tuoi contenuti su Google e sugli altri motori di ricerca. Senza la SEO hai sostanzialmente due sole strade per ottenere visibilità sul web. La prima: diventare un bravissimo community manager e creare intorno a te una community di migliaia di fan sui social network. La seconda: spendere un sacco di soldi in Facebook Ads e in Google AdWords.
La SEO ti consente di intercettare i tuoi potenziali clienti mentre sono in fase di ricerca, cioè mentre digitano le loro query su Google e sugli altri motori di ricerca. È quindi un mezzo potentissimo per ottenere visibilità in target. Non puoi ignorarla, se vuoi sul serio che i tuoi contenuti ottengano una diffusione maggiore.
Non sai da dove iniziare con la SEO? Da’ un’occhiata a questo mio post. E poi anche a quello in cui parlo delle tecniche di SEO copywriting.
5. Impara a fare un po’ di buon copywriting
Anche sul web, scrivere è sempre scrivere per vendere. Ma vendere che cosa? Un prodotto, un’idea, te stesso. Forse le persone non interagiscono con i tuoi contenuti proprio perché non sei bravo a fare copywriting, cioè non sei bravo a vendere ciò che scrivi.
La scrittura, se vuoi, è l’arte di trasferire per iscritto un messaggio a un destinatario. Non solo quel messaggio dev’essere interessante per il destinatario – vedi il primo punto di questa lista –, ma dev’essere anche raccontato in modo che attiri l’attenzione del destinatario. Puoi chiamare questa abilità come vuoi: scrittura persuasiva, storytelling, personal branding ecc. Il punto è che la devi padroneggiare.
Ci sono tante tecniche che ti possono dare una mano nel raggiungere i tuoi obiettivi di comunicazione. Ricorda comunque che la forma della tua scrittura è importante quanto la sua sostanza. Anzi: come spesso avrai fatto esperienza anche tu, non di rado il come scriviamo è addirittura più importante del messaggio che le nostre parole veicolano. Non ci credi? Allora guardati attorno: il mondo è pieno di persone che comunicano male messaggi che sono buoni, passando inosservate. D’altro canto, il mondo è pieno anche di individui senza scrupoli che comunicano bene messaggi cattivi, ottenendo una valanga di consensi.
In conclusione: se i tuoi contenuti web non ottengono riscontro sui social network, la colpa non è degli internauti ma della tua mancanza di efficacia comunicativa. La notizia buona è però che puoi correre ai ripari. Come? Seguendo per esempio le cinque indicazioni che ti ho dato sopra.
E tu, come la vedi? Hai lo stesso problema di scarse condivisioni e link earning praticamente nullo? Secondo te, quali sono i motivi di ciò? Ma soprattutto: che cosa fai per poter ovviare alla cosa ed essere più efficace nel creare engagement con il tuo pubblico? Ti aspetto nei commenti qui sotto per parlarne!
Questo post sul fatto che il 50% dei contenuti web ricevono al massimo 8 condivisioni sui social network è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da 19 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono autore di Scrivere per il web 2.0.
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