Più passa il tempo e più è chiaro a tutti: il futuro appartiene alle aziende che creano contenuti. Attenzione: non sto dicendo che le aziende che creano contenuti andranno un po’ meglio di quelle che non li creano affatto. Sono ancor più netto: a lungo andare, le aziende che creano contenuti saranno le uniche a rimanere sul mercato. Le altre spariranno.
Questa mia considerazione non vale solo per i grandi brand. Vale per tutte le imprese, anche per le piccole e medie. Insomma: oggi nessuno può ritenersi esonerato dal creare contenuti, online o offline. Fare content marketing è in pratica un obbligo per qualsiasi attività o business. Quindi anche per le PMI. E chi non si adegua andrà incontro a periodi difficili.
Quello che dico va ben oltre la famosa affermazione di Bill Gates, che tutti conosciamo bene: content is king. Il mio ragionamento è qualcosa di più profondo. Perché parte dell’osservazione di quello che sta succedendo nei mercati attuali.
Oggi come oggi, è sempre più difficile attirare l’attenzione dei propri clienti. In effetti, sia nel B2C che nel B2B, i consumatori e i decisori aziendali sono bombardati da stimoli commerciali. Bombardati è davvero il termine giusto, perché sono sotto un fuoco continuo di messaggi promozionali. Qualcuno ha addirittura provato a calcolare quanti sono. Senti qui: pare che, in una giornata, riceviamo fino a ventimila stimoli pubblicitari. Ventimila! Un numero che si commenta da solo.
In un’arena così competitiva, come può un’azienda farsi notare dal suo pubblico? In primo luogo, deve differenziarsi dai concorrenti. Ho già parlato di questo qui e qui. Ma una volta che si è differenziata, che altro deve fare? Deve comunicare al mercato quella differenza. E ciò si fa, per l’appunto, con i contenuti.
Lo schema è piuttosto chiaro: prima ci si differenza dai competitor e poi si comunica la propria differenza al target (fa’ molta attenzione al fatto che marketing e comunicazione non sono la stessa cosa!).
L’idea è semplice, quasi banale, vero? Eppure sono poche le aziende italiane che l’hanno messa in pratica. Per questo, se ti guardi intorno, vedi imprenditori e manager lamentarsi del fatto che fare business è sempre più difficile. È normale: se non dai ai clienti un motivo per preferirti agli altri brand che fanno prodotti o servizi simili ai tuoi e non comunichi le tue differenze, sei a tutti gli effetti una commodity. Sei cioè indistinguibile dai tuoi competitor. Quindi, perché i clienti dovrebbero scegliere te rispetto a chi produce beni sostanzialmente identici ai tuoi? Magari i beni delle altre aziende costano pure di meno!
Non voglio parlare troppo di marketing in questo post. L’ho già fatto negli articoli che ti ho segnalato sopra. Qui voglio concentrarmi sulla comunicazione. Cioè sul fatto che qualsiasi azienda deve oggi produrre contenuti. Già, ma che tipo di contenuti? Questo dipende dalle risorse a disposizione, ma ancor prima dal pubblico a cui ci si rivolge. In linea di massima, nessun tipo di contenuto è precluso: vanno bene sia gli articoli sul blog aziendale o quelli su LinkedIn, i video da postare su YouTube, le infografiche da pubblicare su Instagram o Pinterest, i podcast da condividere su Spreaker. Ho fatto solo alcuni esempi.
È dunque fondamentale creare contenuto. Meglio se dopo aver studiato una content strategy. Non è possibile fare diversamente: in pratica, le aziende che avranno un futuro sono quelle che faranno content marketing. Sono cioè quelle che riusciranno a creare contenuti di qualità per il proprio pubblico, facendosi percepire come affidabili e autorevoli.
Siamo oramai entrati in un’era che potremmo definire post pubblicitaria. Fare pubblicità oggi non basta più. Perché i mercati sono stracolmi di prodotti. In certi casi, l’offerta supera ampiamente la domanda. E allora? E allora occorre costruire un brand attorno alle proprie aziende e ai propri prodotti. Poi, bisogna comunicare quel brand al mercato, attraverso la produzione di contenuti.
E tu, come la vedi? La tua azienda crea contenuti per i clienti? Misuri il ritorno che hanno sul tuo business? Hai già sperimentato l’efficacia del content marketing? Oppure non hai ancora colto questa svolta epocale? Lascia un commento qui sotto per dire la tua opinione!
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Questo post che spiega che il futuro appartiene alle aziende che sapranno creare contenuti di valore per il proprio pubblico è stato scritto da Alessandro Scuratti, content marketing specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono anche l’autore di Scrivere per il web 2.0.
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