Ecco uno dei dubbi amletici di chi si occupa di content marketing: meglio scrivere contenuti testuali lunghi o brevi? Come è facilmente intuibile, non si può dare una risposta universalmente valida a questa domanda. Non esiste cioè una risposta che sia buona per ogni circostanza. In effetti, la risposta migliore è questa: dipende. Nonostante ciò, io consiglio di creare un contenuto lungo ogni volta che se ne ha la possibilità.
Perché consiglio i contenuti lunghi? Perché l’esperienza mi ha dimostrato che i contenuti lunghi si posizionano meglio su Google di quelli corti. E poi perché esistono più studi che testimoniano come gli utenti, in linea generale, preferiscano i contenuti lunghi a quelli corti.
Uno di questi studi è per esempio quello condotto da Buzzsumo e da Moz. Dall’indagine emergono un sacco di elementi interessanti, perciò vi consiglio di scaricarla e di leggerla per intero. Qui però voglio concentrarmi solo sugli evidenti benefici dei contenuti lunghi.
In sintesi, dall’analisi di circa mezzo milione di contenuti web, si è visto che:
- l’85,5% di essi contava meno di 1.000 parole
- il 12% di essi contava tra le 1.000 e le 2.000 parole
- l’1,7% di essi contava tra le 2.000 e le 3.000 parole
- lo 0,8% di essi contava tra le 3.000 e le 10.000 parole.
Questo è il campione su cui si è basata la ricerca. Il risultato dell’analisi ha poi condotto alla tabella riassuntiva sottostante:
I numeri danno un responso inequivocabile: esiste una proporzionalità diretta tra il numero di parole del contenuto e il numero di condivisioni e di backlink acquisiti dal contenuto stesso. (Anche se, per i contenuti che passano le 2.000 parole, la mediana rimane invariata).
Giustamente, nella presentazione della ricerca si sottolinea che esistono delle eccezioni: ci sono siti e blog che, pur pubblicando contenuti brevi, ottengono molti like e molti link in ingresso. Ma si tratta per l’appunto di eccezioni: la regola ha individuato una proporzionalità diretta nell’altro senso.
Un’ulteriore evidenza che proviene da questo studio: i contenuti che sono liste di consigli o di risorse ottengono più condivisioni e più backlink degli altri tipi di contenuti. E questo vale anche per i contenuti che sono dei video articoli. In pratica: vuoi sfruttare al massimo la possibilità di avere share e link in ingresso a un tuo contenuto? Bene, allora dagli la forma di un elenco di risorse utili per una determinata nicchia! In alternativa, pubblica il tuo contenuto sotto forma di video.
E tu, come la vedi? Sei per i contenuti lunghi o per quelli brevi? Hai un sito web o un blog e hai fatto qualche esperimento? Che cosa funziona di più nella tua nicchia? Come hai impostato di conseguenza la tua content strategy? Condividi con tutti noi la tua esperienza lasciando un commento qui sotto!
Questo post sul fatto che i contenuti lunghi attirino più condivisioni e più link in ingresso dei contenuti brevi è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da 19 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono autore di Scrivere per il web 2.0.
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