Content marketing: sempre più contenuti nel marketing del futuro [RICERCA]

content marketingQuali sono le attuali sfide di content marketing che le agenzie devono affrontare? E come se la cavano le aziende che hanno deciso di fare da sole nella creazione di contenuti web? E i freelance che offrono servizi online di marketing dei contenuti, come se la passano? A queste domande risponde un’indagine di Copy Press.

Lo studio si è basato sulle interviste a 300 tra agenzie di marketing, aziende che fanno content marketing al loro intero e freelance specialisti in marketing dei contenuti. Tutti i soggetti rispondenti sono americani. Le risposte principali sono state riassunte in un’infografica (qui a destra, cliccaci sopra per ingrandirla).

Vediamo un po’ il quadro che la ricerca ha delineato, e che è sicuramente interessante anche per noi che stiamo oltre l’Atlantico.

  • L’84% delle agenzie di marketing prevedono che i contenuti web diventeranno sempre più importanti nel prossimo futuro.
  • Il 58% delle agenzie di marketing afferma che i loro clienti non sanno alcunché di content marketing. Ne sono totalmente digiuni. Solo il 5% dei clienti lo conosce bene.
  • L’82% delle agenzie di marketing dice che, in media, per ogni cliente, crea da 1 a 10 contenuti web al mese. Solo il 10% delle agenzie indica in più di 50 i contenuti online creati mensilmente per i clienti.
  • Il 92% delle agenzie di marketing crea post per blog aziendali, il 72% si occupa di web copywriting, il 45% crea video o contenuti interattivi, il 30% crea infografiche, il 16% crea illustrazioni.
  • Quali sono gli ostacoli principali che le agenzie di marketing incontrano nel loro lavoro? Per il 33% è comprendere e soddisfare i desideri dei clienti. Per il 15% è riuscire a rendere scalabile la propria produzione di contenuti. (A tal riguardo, consiglio la lettura del libro Prendi i soldi e scappa).
  • Il 74% delle aziende che fanno marketing dei contenuti internamente ha da 1 a 4 dipendenti che si occupano in modo specifico di content marketing. Il 17% ne ha più di 10.
  • Il 39% delle aziende che fanno content marketing internamente dice di non ottenere i risultati sperati dalle proprie azioni.
  • Il 35% delle aziende che fanno content marketing internamente lo fa per migliorare il posizionamento dei contenuti su Google  e quindi ottenere più visibilità. Il 13% lo fa per costruire e fidelizzare una community intorno al proprio brand. Il 43% lo fa per aumentare le vendite e il fatturato.
  • Il 26% delle aziende spende meno di 5.000 dollari l’anno in content marketing. Il 22% spende tra 5.000 e 15.000 dollari l’anno.
  • Il 64% dei freelance che lavorano nel marketing dei contenuti lo fa full time. Il 23% ha da 3 a 5 anni di esperienza sul campo. Il 24% ha più di 10 anni di esperienza. Il 13% ha un diploma, il 78% ha la laurea e il 28% ha fatto un master.
  • Il 60% dei freelance che lavorano nel content marketing ha un sito web o un blog personale. Il 40% lavora da 21 a 40 ore la settimana, mentre il 14% lavora di più. Il 6% dichiara di guadagnare oltre 90.000 dollari l’anno, mentre il 67% ne guadagna meno di 20.000.
  • Il 4% dei freelance che lavorano nel content marketing dice di creare infografiche o altri tipi di visual content. Il 94% afferma di creare contenuti testuali.
  • Il 27% dei freelance attivi nel content marketing dice di creare contenuti testuali che costano ai clienti dai 4 ai 7 centesimi a parola. Il 16% si fa pagare da 7 a 12 centesimi a parola. Il 12% si fa pagare meno di 3 centesimi a parola. Il 32% dei freelance è contento di quanto guadagna, mentre il 25% non lo è.
  • Il 47% dei freelance attivi nel marketing dei contenuti dice che i propri contenuti sono pubblicati a nome dell’azienda, senza citare il contributo del freelance. Cioè: non c’è attribuzione del lavoro a chi l’ha effettivamente svolto. Il 53% dei freelance intervistati dice che l’attribuzione all’autore influenza almeno un po’ il tempo e lo sforzo che si dedicano alla stesura dei contenuti per le aziende committenti.

 

Indicazioni interessanti, non trovi? La situazione in Italia è ovviamente peggiore, perché sono pochissime le aziende che hanno capito l’importanza del content marketing sul web e, in generale, dell’utilità dell’inbound marketing. Persino vendere online è ancora un tabù per tante imprese italiane. Magari questo mio blog, goccia dopo goccia, aiuterà qualche imprenditore e direttore marketing a capire che i contenuti web non sono un nemico, ma un solido aiuto per far decollare i business e fargli trovare nuovi clienti.  🙂

 

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content marketingQuesto post sulle attuali sfide di content marketing che devono affrontare le agenzie di marketing, le aziende che creano contenuti e i freelance che sono attivi nell’inbound marketing è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da più di 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, che raccoglie migliaia di visite al giorno. Sono autore del libro Scrivere per il web 2.0.
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