Mi sono accorto che non avevo ancora scritto nulla sull’autorevole rapporto annuale B2B Content Marketing Benchmarks, Budgets and Trends del Content Marketing Institute e Marketing Profs. Quali sono le novità sul marketing dei contenuti per il 2022? Scopriamolo assieme!
I risultati del sondaggio confermano un futuro roseo per il content marketing. In effetti, questa fondamentale pratica del marketing ha visto aumentare il numero dei suoi estimatori all’interno delle aziende, nonostante i tempi difficili che si vivono sui mercati internazionali.
Nello specifico, queste sono le tendenze che più mi hanno colpito. (Ti consiglio ad ogni modo di scaricare e leggere per intero il documento).
I budget destinati al content marketing sono in continua crescita
Nonostante l’incertezza e le difficoltà che molte aziende hanno dovuto affrontare lo scorso anno, le imprese non hanno diminuito – anzi! – i loro investimenti nel marketing dei contenuti. Un tempo, questi investimenti erano considerati spese non strategiche, ma oggi sono oramai entrati da protagonisti nei budget aziendali.
Il 43% degli intervistati afferma infatti che il budget per il content marketing nel 2021 è aumentato rispetto a quello del 2020. E ancora: il 66% degli intervistati dice di aspettarsi per il 2022 un’ulteriore crescita del budget destinato al marketing dei contenuti. Pochissimi hanno visto diminuzioni degli investimenti quest’anno o se le aspettano per il prossimo futuro.
Quali tipi di contenuti stanno producendo le aziende?
Articoli e post sui blog continuano a essere di gran lunga il tipo di contenuto più comune, con il 90% dei marketer che fanno content marketing che ha affermato che li aveva previsti nel proprio piano editoriale nell’ultimo anno. I testi scritti sono seguiti da:
• Video (66%)
• Eventi virtuali, webinar, corsi online (64%)
• Casi di studio (61%)
E quali sono, tra questi, i contenuti che danno i maggiori risultati? Eventi virtuali, webinar e corsi online sono stati indicati dal 58% degli intervistati come i migliori sul piano dei risultati. Report e contenuti testuali si sono classificati al secondo posto, con il 48% delle preferenze.
Quali obiettivi di content marketing perseguono le aziende?
Proprio come l’anno scorso (e l’anno prima e l’anno prima), fare brand awareness è l’obiettivo più frequentemente raggiunto dai marketer B2B che fanno content marketing con successo. Ma c’è un distinguo da fare tra le aziende che ottengono un grande successo con i contenuti e quelle che ne ottengono di meno. E cioè? I marketer B2B che sono bravi a produrre e a far funzionare i loro contenuti si concentrano molto sul rafforzare le relazioni con i clienti e la loro fedeltà alla marca, invece di andare alla caccia disperata di nuovi lead (cosa che invece fanno i marketer che ancora non ottengono un grande riscontro con i propri contenuti). Evidentemente, le aziende più abili con il content marketing sanno bene che si fa meno fatica a vendere a chi ti conosce già piuttosto che andare alla disperata ricerca di nuovi clienti…
LinkedIn è la scelta numero uno quando si tratta di pubblicare contenuti organici o distribuire contenuti a pagamento
LinkedIn è la principale piattaforma social per distribuire contenuti B2B sia organici che a pagamento. Ed è stata giudicata dalle aziende che operano nel B2B e che hanno partecipato al sondaggio il social media più efficace in quanto a risultati. Nello specifico, quando si tratta di produrre risultati attraverso l’advertising a pagamento, LinkedIn è in vantaggio di 25 punti percentuali rispetto alla piattaforma al secondo posto, mentre per i risultati organici il divario è ancora più ampio (+40% su Facebook).
In conclusione…
Il content marketing non è morto, tutt’altro. D’altro canto, è una tattica di marketing che si usa da tantissimo tempo. Se un’azienda ha pazienza, nel medio e lungo termine, i risultati arrivano, sempre. I trend di questa autorevole indagine sono lì a dimostrare che sempre più aziende sfruttano il marketing dei contenuti. In particolare, quelle che hanno iniziato a farlo già da qualche anno hanno aumentato il budget da dedicare a tale pratica di marketing.
E tu? Hai un’azienda? Fate content marketing? Con quali risultati? Lascia un commento qui sotto pe condividere la tua opinione!
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Questo post che spiega che cos’è il referral marketing e perché è così importante per una PMI è stato scritto da Alessandro Scuratti, content marketing specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono anche l’autore di Scrivere per il web 2.0.
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