Oramai è assodato: sul web è iniziata l’era del content marketing. Questo è un bene, perché il marketing dei contenuti funziona, cioè aiuta realmente le aziende a fare affari, trovando nuovi clienti. E le aiuta proprio tutte, dai grandi brand alle più minuscole PMI, e indipendentemente dal settore in cui operano.
Pertanto, l’espressione content is king non sembra più solo uno slogan che si lascia ricordare facilmente, ma è diventata finalmente sinonimo di tattiche efficaci, su cui investire risorse. Già: investire risorse. Perché se abbiamo stabilito che i contenuti di qualità sono indispensabili per fare marketing sul web, è altrettanto vero che scrivere contenuti di grande valore non è così semplice.
Sulle difficoltà di creare contenuti – figuriamoci poi le difficoltà a crearne di qualità! –, vi consiglio di leggere due distinte ricerche pubblicate dal Content Marketing Institute: la prima riguarda le società del B2C e la seconda concerne invece le società del B2B. Entrambe le indagini si concentrano sulla situazione delle aziende del Nord America, ma di riflesso danno spunti anche a noi che siamo in Italia.
Dunque, vediamo un po’ quali sono le sfide che affrontano i content marketer nel 2015 quando si parla di marketing dei contenuti. Come vedremo, il punto dolente sta proprio nel creare i contenuti e poi nel monitorare il loro impatto sul ROI.
Le sfide affrontate dai marketer nel content marketing B2C:
- Misurare l’efficacia del content marketing, 51% (degli intervistati)
- Produrre contenuti capaci di generare engagement, 50%
- Mancanza di budget, 46%
- Produrre contenuti in modo regolare, 44%
- Produrre una buona varietà di contenuti, 40%
- Insufficienti competenze del team interno che produce contenuti, 38%
- Mancanza di dialogo con la divisione marketing interna, 34%
- Ricerca di esperti di content marketing da assumere, 32% (l’anno precedente era solo il 10%)
- Gap tecnologico, 29%
- I superiori non credono nell’efficacia del content marketing, 28%
Le sfide affrontate dai marketer nel content marketing B2B:
- Produrre contenuti che creano engagement, 54% (degli intervistati)
- Produrre contenuti regolarmente, 50%
- Misurare l’efficacia dei contenuti creati, 49%
- Produrre una buona varietà di contenuti, 42%
- Mancanza di budget, 41%
- Insufficienti competenze del team interno che produce contenuti, 34%
- Ricerca di esperti di content marketing da assumere, 32%
- Mancanza di dialogo con la divisione marketing interna, 30%
- I superiori non credono nell’efficacia del content marketing, 29%
- Gap tecnologico, 20%
Insomma: per quanto le aziende abbiano oramai capito l’importanza di fare content marketing, ci sono ancora diverse difficoltà nel farlo come si deve, vale a dire in maniera tale che produca risultati concreti e misurabili. Che il contenuto è re l’abbiamo proprio capito tutti, ma adesso a chi affidiamo la redazione di contenuti e la successiva misurazione della loro efficacia? 🙂
Riporto anche altre informazioni importanti che vengono dalle interviste dei marketer del B2C:
- Il 45% dei marketer del B2C ha a disposizione in azienda un team dedicato esclusivamente al content marketing.
- Il 69% delle aziende B2C intervistate sta creando più contenuti rispetto a un anno fa.
- Leggermente sceso l’uso dei corporate blog nell’ultimo anno (dal 72% al 67%). Però, sempre tra le tattiche di content marketing nel B2C, si registra un aumento tra gli strumenti che permettono di pubblicare branded content (da 37% a 47%).
- I marketer del B2C usano in media 7 piattaforme di social media. Un anno fa erano 6.
- Il sistema più efficace di fare promozione dei contenuti nel B2C è il search engine marketing (57%), anche se una buona parte dei marketer (71%) dice di sfruttare anche metodi di promozione offline (come la stampa). Ma solo il 46% dichiara di avere dei riscontri positivi da questi ultimi.
E ora altre informazioni importanti che vengono dalle interviste dei marketer del B2B:
- Il 70% dei marketer del B2B stanno creando più contenuti rispetto a un anno fa, e tra di essi troviamo anche quelli che dicono che il content marketing non è poi così efficace (58%) e quelli che non hanno pianificato alcun tipo di content strategy (56%).
- Solo il 21% dei marketer del B2B dichiara di misurare con efficacia il ROI del proprio content marketing. Aver messo una content strategy nero su bianco aiuta: il 35% dei content marketer del B2B che l’hanno pianificata misura efficacemente il ROI collegato alle proprie attività di content marketing.
- La tattica di content marketing più usata nel B2B è quella che sfrutta le infografiche (62%).
- Il 94% dei content marketing del B2B usa LinkedIn per distribuire i propri contenuti. Tra l’altro, LinkedIn si rivela per gli intervistati la piattaforma più efficace per la promozione dei contenuti creati in azienda.
- Il 58% dei marketer del B2B fa uso del search engine marketin, che si rivela la tattica “paid” più diffusa e più efficace per promuovere e distribuire contenuti.
Ecco, queste sono i dati statistici che emergono dall’indagine condotta dal Content Marketing Institute. Tu conosci altri studi sul marketing dei contenuti che siano altrettanto autorevoli e degni d’interesse? Lascia un commento qui sotto e condividi con noi quali sono!