Come scrivere contenuti web che poi vengono condivisi dai lettori sui loro profili social? In altre parole: come riuscire a creare contenuti di qualità che, al tempo stesso, riescano anche a far venir voglia al tuo pubblico di condividerli su Facebook, su Twitter, su Google Plus, su LinkedIn e così via?
Un’interessante infografica di Buzzsumo (clicca sull’immagine a destra per vederla interamente) ci indica tre tipi di post che ottengono questo risultato, cioè che spingono gli utenti web che li leggono a condividerli sui loro profili social. La cosa bella è che questi tre suggerimenti non funzionano solo se operi nel campo del content marketing, della SEO e del digital marketing in generale. Funzionano proprio in qualsiasi settore!
Perciò, se hai creato il tuo blog personale e desideri che le persone che ti leggono ti aiutino a promuovere i tuoi contenuti sui social oppure sei un blogger che gestisce il corporate blog di un’azienda, alza le antenne: quello che sto per scrivere qui di seguito ti interesserà!
Metodo 1: scrivi contenuti how to
È stato detto: “Vendi qualcosa e avrai acquisito un cliente per un giorno. Aiuta qualcuno e avrai acquisito un cliente per la vita”. Insomma: risolvere problemi alle persone significa creare valore per esse.
D’altro canto, tre quarti degli utenti web sono estremamente motivati ad apprendere informazioni e nozioni attraverso i contenuti online, perché mosse dalla volontà di fare il proprio lavoro meglio e più velocemente.
Proprio per queste ragioni i post how to (come fare a… come riuscire a…) sono una delle forme di contenuto più condivise sui social. Buzzsumo ci spiega che questi tipi di contenuti vengono condivisi più spesso su Facebook e su Pinterest. Ma funzionano bene anche per attirare condivisioni su LinkedIn.
Metodo 2: pubblica quiz
Anche qui partiamo con le considerazioni da un aforisma: “Un grande quiz è come uno specchio: è difficile passarci davanti senza guardare la propria immagine riflessa”.
Non ci credete? Beh, nel 2014, 8 articoli su 10 tra i più condivisi sono stati quiz. Di più: sul New York Times online, il post più letto nel 2013 era anch’esso un quiz.
Metodo 3: crea contenuti con una sequenza di immagini
Una premessa: il 90% delle informazioni che arrivano al nostro cervello è di tipo visivo. D’altro canto, le immagini vengono processate dai nostri emisferi cerebrali circa 60.000 volte più in fretta dei testi.
Di conseguenza, i fatti lo dimostrano: i post di Facebook che contengono un’immagine vengono condivisi il doppio delle volte rispetto ai post senza immagini.
E ancora: i post che contengono una serie di immagini scelte con cura hanno un infinito numero di probabilità di diventare virali.
Un consiglio. Le liste di immagini in un contenuto ottengono il massimo dell’efficacia quando:
- raccontano una storia (storytelling)
- spiegano un procedimento, cioè come fare una cosa
- servono a fare un paragone (prima-dopo, sbagliato-corretto ecc.)
Ecco, questi erano i tre tipi di post che l’infografica ci suggerisce di tener presenti nella nostra content strategy, perché sono che incontrano maggiormente il favore del pubblico che condivide sui social network.
E tu, che cosa ne pensi a riguardo? Secondo te, esistono altri tipi di contenuti che possono piacere così tanto agli utenti web da attirare come una calamita le condivisioni sui social? Se sì, quali sono secondo te?
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Questo post sui tre tipi di contenuti che gli utenti web adorano condividere sui loro social network è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content creator. Dal 2011, gestisco questo mio blog personale, visitato da migliaia di persone ogni giorno. Sono anche l’autore del libro “Scrivere per il web 2.0”.
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