
comunicazione aziendale e luoghi comuni
Quando si comunica nel business, usare frasi fatte è sbagliato. Questo perché le aziende che parlano per stereotipi non comunicano in modo efficace. I luoghi comuni sono impersonali, oltre che poco originali. Talvolta sono perfino errati. Quindi non avvicinano i clienti all’azienda.
In questo articolo, ti indicherò alcune delle frasi che dovresti evitare nella tua comunicazione. Anche perché sono talmente inflazionate da rendere i tuoi messaggi anonimi. In pratica: se nel tuo sito scrivi così, non ti distingui dai concorrenti. Se nelle tue brochure scrivi così, sei uguale a tutti gli altri. Se nelle tue presentazioni scrivi così, risulti anonimo, grigio, mediocre. E ciò vale per qualunque piano di comunicazione, sia se operi nel B2C che nel B2B.
L’elenco delle frasi da eliminare è molto lungo. Qui ne ho riportate solo alcune. In linea di massima, tieni presente questa regola: per comunicare in modo davvero efficace con i clienti, occorre sviluppare un linguaggio semplice, chiaro e – se possibile – ben riconoscibile. Un linguaggio diverso da quello che usano tutti, che evidenzi gli elementi distintivi del proprio brand. Purtroppo, parlare per frasi fatte fa ottenere l’effetto contrario.
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“Siamo leader di mercato”
Ho appena cercato su Google la frase in questione. Il motore di ricerca restituisce ben 13,9 milioni di risultati. In pratica, tutti o quasi si dichiarano leader di mercato. Questo fatto è talmente inverosimile da strappare un sorriso. In alternativa, è una cosa che fa arrabbiare, perché scrivere di essere leader di mercato e non esserlo è scorretto. Tra l’altro, basta fare qualche ricerca per scoprire facilmente chi sono i reali protagonisti di un settore. Insomma: scrivere che si è leader di un mercato non è sbagliato a prescindere, a patto di essere davvero il numero uno di quella nicchia – o perlomeno uno dei player principali. E di poterlo testimoniare con qualche numero, così da mettere a tacere chi si spaccia per quello che non è. -
“Siamo esperti di settore”
Anche questa frase fa storcere il naso. In effetti, è scontato che un’azienda sia esperta del proprio settore. Perché dunque dirlo? Un conto è scrivere di essere specializzati in una determinata cosa. Questo ha un senso, soprattutto in chiave di marketing. Al contrario, scrivere genericamente di essere esperti di settore è superfluo. Esistono forse aziende che si propongono al marcato senza essere esperte di ciò che fanno? -
“Garantiamo la massima professionalità”
Come al punto precedente: ha senso dichiarare questo? Può forse esistere un’azienda che non sia professionale? Comprendo lo sforzo di farsi percepire come professionali. Però, non è questo il tipo di comunicazione che orienta la scelta dei clienti. -
“Siamo un’azienda giovane e dinamica”
Questa espressione è così abusata da essere diventata proverbiale in senso negativo. Se la trovi nel “Chi siamo” del suo sito, quell’azienda comunica in modo rivedibile. È perfino probabile che abbia qualche problema di marketing. Altrimenti, scriverebbe cose più utili a differenziarla dai concorrenti. Inoltre, che cosa significa essere un’azienda giovane e dinamica? L’intento è evidentemente quello di non sembrare dei dinosauri. Però, si può trasferire questa percezione usando parole meno scontate. -
“Abbiamo un’eccellente qualità/prezzo”
Questa è per me la frase peggiore di tutte. Mi spiego. In primo luogo, è un’espressione che usano in troppi. E si sa: quando una cosa è inflazionata, perde di valore. È come il termine “innovativo”: nessuno ci fa più caso, perché tutti si definiscono innovativi. L’abuso di un termine lo banalizza agli occhi dei clienti. Occorre quindi puntare su qualcosa di più originale per differenziarsi.
In secondo luogo, il marketing insegna che qualità e prezzo non sono due elementi differenzianti. Nemmeno quando vengono citati insieme nell’espressione qualità/prezzo. (Puoi approfondire il tema leggendo il bellissimo libro Differenziarsi o perire” di Jack Trout). -
“Mettiamo il cliente al centro”
La frase ha anche un’altra versione: “Siamo orientati al cliente”. Ecco, nemmeno queste espressioni vanno usate. Come mai? La ragione è che sono anch’esse scontate. In effetti, che un’azienda abbia cura dei clienti è sottinteso. Potrebbe mai esistere una società che trascura la clientela? Potrebbe mai prosperare una società senza un customer care almeno decente? No, non potrebbe. Inoltre, l’orientamento alla clientela non è un fattore di posizionamento nel marketing. Non è cioè utile a differenziare un’azienda dai concorrenti.
Comunicare bene è difficile. Soprattutto quando si fa business e l’obiettivo è vendere. Proprio per questo le aziende dovrebbero usare un linguaggio fresco, lontano dagli stereotipi. Costa fatica non copiare gli altri e scegliere l’originalità? Sì, certo. È però vero che scrivere in modo personale aiuta a farsi notare. Essere semplici, diretti e personali: questa è senz’altro una ricetta che aiuterebbe tante aziende a comunicare al pubblico in maniera più efficace. Il che avrebbe un impatto molto positivo sui profitti.
E la tua azienda? Come comunica? Usa le stesse frasi fatte che adoperano i concorrenti? Oppure è riuscita a distinguersi anche nel linguaggio con cui parla ai clienti? Lascia un commento qui sotto per dire la tua!
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Questo post che spiega perché una qualunque azienda, indipendentemente dal mercato in cui opera e dalle sue dimensioni, deve evitare di comunicare attraverso i luoghi comuni è stato scritto da Alessandro Scuratti, content marketing specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio blog, che raccoglie migliaia di visite ogni giorno. Sono anche l’autore di Scrivere per il web 2.0.
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