Diventare blogger: 24 domande prima d’iniziare (parte 3)

diventare bloggerTerza e ultima puntata – le prime due le trovi qui e qui – delle domande che un blogger esordiente dovrebbe farsi prima di buttarsi a capofitto nel blogging. In sostanza: questi sono gli interrogativi su cui dovrebbe focalizzarsi chiunque di noi intendesse aprire un blog.

Se vogliamo, questi ventiquattro punti sono utili per definire la propria strategia di blogging, cioè per delineare quali sono gli obiettivi che vogliamo raggiungere con il nostro progetto online. Di più: ci sono utili anche per valutare in che modo raggiungere quegli obiettivi, cioè per scegliere le tattiche e le tecniche che ci porteranno a centrare i nostri scopi di comunicazione.

Ecco dunque l’ultimo dei tre gruppi di domande che ogni neo autore dovrebbe porsi prima di creare un blog.

 

17. Sono un buon community manager?

Il community manager è, in estrema sintesi, l’esperto di comunicazione sui social network. Perché mai un blogger dovrebbe essere – almeno in parte – un buon community manager? Ma perché, oggi come oggi, è impensabile che un blog che ha obiettivi ambiziosi non abbia almeno una fan page su Facebook, un profilo Twitter o una pagina su Google Plus. Spesso, vengono gestiti tutti e tre questi canali assieme.
Avere una buona presenza sui social serve per promuovere i propri post, arrivando ancor più capillarmente al pubblico della nicchia. Ma è anche un altro modo per dimostrare la propria autorevolezza e capacità di reperire informazioni utili. In effetti, sui profili social non andrebbero condivisi esclusivamente i propri contenuti, ma anche gli articoli e i post di grande valore che sono stati scritti da altri.

 

18. Sono una persona aperta al dialogo?

In altre parole: sono una persona che ama scambiare idee e opinioni con gli altri? Una buona parte del lavoro di blogger dev’essere infatti dedicata alla creazione di relazioni sul web e alla cura di quelle che già sono state strette. Perché l’unione fa la forza anche nel blogsfera. E questo è vero anche se la stragrande maggioranza dei legami professionali e delle amicizie che nascono in Rete non si trasformeranno mai in rapporti reali, cioè che appartengono al mondo fisico, a causa della lontananza o degli impegni pressanti.
Eppure questi legami possono essere veramente forti, e utili. Per esempio, possono portare a guest post, allo scambio di informazioni ed esperienze, alla condivisioni dei reciproci contenuti sui social network ecc. Sono insomma molte le direzioni che possono prendere le relazioni che instauriamo online con altri blogger. Ecco perché è così importante che un blogger che vuol arrivare in alto sia una persona portata al contatto umano. Chiudersi nel proprio mondo, pensando solo al proprio blog, può far sfumare diverse opportunità o addirittura essere pericoloso, perché gli asociali vengono in genere evitati.

 

19. Ho una buona dose di fantasia?

La fantasia serve a trovare argomenti su cui scrivere nel blog. Ma serve anche ad applicare le tecniche di redazione più efficaci all’interno dei singoli post, rendendo così più efficaci i messaggi che si vogliono veicolare al pubblico della nicchia.
Fantasia è anche scegliere le immagini, i video e i disegni più adeguati per commentare visivamente il contenuto che si pubblica.
Fantasia è pure scegliere un titolo giusto, cioè che sia perfettamente riassuntivo del tema trattato nel post e che, allo stesso tempo, sia così accattivante da destare l’attenzione dei visitatori, invitandoli a tuffarsi nella lettura.

 

20. So scrivere in italiano corretto?

L’autorevolezza si manifesta anche attraverso la qualità della scrittura. In parole povere: hai mai provato a leggere dei blogger – che magiari scrivevano anche cose interessanti e utili – che non padroneggiavano l’ortografia e la grammatica? Come ti sei sentito in quei casi? Non era come se stessi leggendo una e-mail di phishing?
Purtroppo, gli errori di ortografia e quelli di grammatica sono un nemico giurato del blogger che vuol diventare autorevole nella propria nicchia. Non c’è molto altro da dire su questo. Quindi, massima concentrazione quando scrivi: un refuso di tanto in tanto è umano che ci scappi. Ma scrivere in italiano sciatto significa una cosa sola: allontanare i visitatori dl tuo blog.

 

21. Sono una persona paziente?

Il successo non si ottiene dalla sera alla mattina. E ciò è particolarmente vero per il blogging. Come detto in uno dei primissimi punti di questo elenco dedicato alle caratteristiche del blogger che ottiene risultati, solo i perseveranti riescono a centrare i loro obiettivi. Quindi, non ti aspettare che il tuo content marketing, il tuo personal branding, la tua search engine optimization e il tuo social media marketing diano risultati immediati. Come un po’ in tutte le cose, ci vuole tempo e lavoro. E di conseguenza occorre aspettare che il proprio blog metta insieme una “massa critica” di contenuti di qualità. Solo allora, se le cose sono state fatte come si deve, potrà esserci una buona visibilità e anche un eventuale ritorno economico.

 

22. Sono una persona coerente?

Se realizzi un blog che tratta un certo argomento, devi rimanere coerente con la tua linea editoriale. Devi cioè continuare a parlare di quello specifico argomento, andando ad approfondirlo in tutti i suoi aspetti.
Eppure ci sono blogger che, a un certo punto, vanno fuori tema, come può succedere agli studenti nei loro elaborati di italiano. Perché? Principalmente perché si fanno ingolosire da alcune keyword ad alto traffico di nicchie confinanti con la loro. Eppure, così facendo, non capiscono che stanno annacquando la qualità dei loro post in favore di un – presunto o reale, poco importa – incremento del traffico web verso il blog.
Il rischio che si corre è ovviamente quello di perdere autorevolezza sugli argomenti del blog, perché i tuttologi, cioè gli esperti di tutto, sono in realtà percepiti – e giustamente! – come esperti di un bel niente.  🙂
Per farla breve: un blogger non cambia improvvisamente il soggetto del proprio blog. Al limite quest’ultimo evolve, nel senso che aumenta la conoscenza da parte dell’autore degli argomenti, che vengono così raccontati con maggior ricchezza di dettagli e incisività.

 

23. Sono onesto e trasparente?

Un blogger di successo ha delle responsabilità nei confronti del proprio pubblico. Non può prendere in giro i propri lettori. Se mai tu diventassi un influencer all’interno della nicchia in cui bloggi, sarai tenuto a un comportamento irreprensibile. Prima di tutto, perché è giusto così. In secondo luogo perché, se i tuoi lettori scoprono che hai dei comportamenti che nascondono secondi fini o che sono palesemente disonesti, la tua immagine e la tua autorevolezza subiranno un grave colpo.
Faccio un esempio di comportamento non trasparente. Posso citare il fatto che il tuo blog pubblicizzi dei prodotti non perché tu li reputi soggettivamente validi, ma perché l’azienda che li produce ti paga per recensirli positivamente. Ecco, questo non si fa. Piuttosto, segnala con molta trasparenza che quelli che pubblichi sono articoli sponsorizzati.

 

24. Sono pronto a lavorare duro?

Da tutto quello che abbiamo detto fin qui emerge una verità assoluta: il blogging ad alto livello non è cosa per chi ha poco tempo o poca voglia. Se si desiderano ottenere risultati concreti nella blogsfera, occorre impegnarsi duramente.
Certo, i carichi di lavoro dipenderanno dagli obiettivi specifici che il blogger si è riproposto di raggiungere, quindi saranno variabili. Però, se si ha davvero una qualche ambizione, l’impegno dovrà essere notevole. Non tanto nella costruzione del blog, quanto nella sua gestione successiva. Pensa per esempio al lavoro di redazione dei contenuti di qualità. Pensa cioè a quanto lavoro ti prenderanno il reperimento delle informazioni da fonti sicure, la scrittura dei post, la loro ottimizzazione SEO, la loro promozione sui canali social ecc.
In altre parole: solo se sarai pronto ad assumerti tutte le responsabilità di un vero e proprio progetto imprenditoriale, allora potrai avere la possibilità di centrare il bersaglio con la comunicazione che fai attraverso i post del tuo blog.

 

Ecco, con questi ultimi otto punti si chiude il nostro cerchio: queste erano infatti le ultime otto domande che dovrebbe porsi chi ha intenzione di creare un blog.

Siamo così giunti al termine di questo nostro breve percorso a tappe. In conclusione, ti chiedo: che ne pensi di tutti questi elementi? Secondo te, sono davvero tutte le domande a cui deve dare risposta un blogger esordiente? Ce ne sono delle altre che sono altrettanto importanti, a tuo modo di vedere? Se sì, quali sono?

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