I blog aziendali nel 2022: funzionano ancora? [Le statistiche]

i business blog nel 2022

Che cosa dicono le statistiche recenti sui blog aziendali? Sono unanimi: avere un blog aziendale è, ancor oggi, uno dei modi migliori per generare traffico online verso il proprio business e aumentare le vendite. Findstack ha raggruppato un po’ di dati che vengono da ricerche sul business blogging. Sono numeri che riguardano perlopiù gli USA, ma che sono utilissimi anche a noi per capire che i blog continuano a godere di ottima salute. E che investire su questo mezzo proprietario è senza dubbio profittevole.

D’altronde, oggi come oggi, per un’azienda è impensabile non produrre contenuti. Per esempio, è oramai evidente che, se si vuole avere visibilità nelle SERP di Google, occorre essere un brand. In altri termini: Google dà visibilità ai progetti online che sono autorevoli. Se dunque il tuo sito o e-commerce diventano autorevoli, avranno più visibilità sul motore di ricerca.

Ma come si diventa autorevoli? Beh, chi crea contenuti autorevoli diventa autorevole agli occhi di Google. Diventa per l’appunto un brand, e il cerchio si chiude. E qual è lo strumento ideale per creare contenuti all’interno di un sito o di un e-commerce? Il blog aziendale.

Andiamo dunque a leggere un po’ di statistiche sul business blogging fotografate all’inizio di questo 2022.

Esistono oltre 500 milioni di blog nel mondo

Per quanto il numero esatto sia difficile da conteggiare, si stima che ci siano circa 1,7 miliardi di siti nel web. Tra questi, circa un terzo sono blog. Ogni mese, sui blog realizzati con WordPress, vengono pubblicati circa 70 milioni di post.

L’88% delle aziende si rivolgono a professionisti esterni per gestire il blog aziendale

Vogliamo dirla in termini diversi? Quasi tutte le aziende che chiedono una mano all’esterno per gestire il proprio digital marketing, si rivolge a qualcuno che le aiuti a fare anche content marketing. Quindi, le aziende preferiscono reclutare un consulente esterno per scrivere i contenuti del blog piuttosto che farlo fare al loro interno.

Il 38% dei blogger pubblica contenuti una volta alla settimana

La frequenza di pubblicazione più diffusa tra i blogger è di un post a settimana. Nella classifica, a sensibile distanza e più o meno sullo stesso piano, troviamo la pubblicazione di due post a settimana e quella di più di un post al mese. Frequenze di pubblicazione più fitte o più rade sono meno usuali. Chi pubblica più fitto ha probabilmente un team di content creator. Chi pubblica più rado è evidentemente da solo a scrivere.

Il 68,52% dei blogger è convinto che i blog aumentano l’attendibilità di un sito web

La qualità dei contenuti è fondamentale per la riuscita di un qualunque progetto online. I siti web e gli e-commerce che hanno al loro interno un blog diventano più autorevoli agli occhi dei potenziali clienti e dei clienti già acquisiti. Quando il blog c’è, la regolarità delle pubblicazioni è un altro fattore specifico di autorevolezza. Attenzione anche alle immagini: il 53% degli utenti web abbandona un sito in cui le immagini non si caricano o lo fanno troppo lentamente. Quindi, anche la velocità di caricamento delle pagine web – e questo è un fattore ormai noto – svolge un ruolo decisivo nel successo di un qualsiasi progetto online. Quindi anche in un business blog. Tra l’altro, la stragrande maggioranza dei consumatori e dei decisori nel B2B fa ricerche online prima di decidere un acquisto. È dunque necessario presentare ai loro occhi contenuti di qualità. E farlo in modo che siano fruibili senza problemi di navigazione.

Il 22% dei blogger impiega da 2 a 3 ore a scrivere e ottimizzare un post

Le statistiche dicono esattamente questo: il 6% dedica meno di un’ora alla scrittura di un post, il 17% dedica da una a due ore, il 22% da due a tre, il 20% da tre a quattro, il17% da quattro a sei e il 20% oltre sei ore. Questo fa comprendere come i business blogger puntino molto sul creare contenuti di qualità ottimizzati al meglio. In sostanza: chi ha un blog, si sforza generalmente di investire risorse per il suo successo. Del resto, le statistiche indicano che le aziende mettono a disposizione del content marketing sempre più budget rispetto al passato.

I contenuti lunghi ottengono in media il 77,2% di backlink in più

Post corti o lunghi? Più un blogger scrive lungo e più i suoi contenuti riceveranno backlink. Lo stesso discorso vale anche per le condivisioni sui social network. Oltre a questo, c’è da considerare che, storicamente, i post lunghi si posizionano in genere meglio di quelli corti nelle SERP di Google.

I post “how to” sono i post più popolari

Le statistiche sui post più popolari indicano esattamente questo: i post how-to al 77% di polpolarità, le news e i trend al 49%, guide e e-book al 47%, le opinioni al 44%, le interviste al 41%, gli studi e le ricerche al 35%, i contenuti premium al 32%, le infografiche al 30%, le raccolte di contenuti al 29%. In linea di massima, quando in un contenuto si citano fatti, dati concreti, fonti e cifre, il contenuto acquista maggior autorevolezza per il lettore. Questo fa anche salire il numero di backlink al post.

Come hai visto, nel 2022 i blog aziendali continuano ad avere un’importanza fondamentale. Aiutano concretamente un’azienda a diventare un brand e a vendere. Perciò, se l’argomento ti interessa e hai idea che creare contenuti su un blog possa essere utile al tuo business, contattami: mi occupo di business blogging da circa 15 anni. Posso darti una mano e farti ottenere risultati!

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business bloggingQuesto post che ti illustra le statistiche sui blog aziendali a inizio 2022 è stato scritto da Alessandro Scuratti, content specialist e business blogger.
Da oltre 20 anni mi occupo di comunicazione per le aziende, come business writer e come content marketer. Dal 2011, gestisco questo mio business blog, che raccoglie migliaia di visite al giorno. Sono autore di “Scrivere per il web 2.0”.
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